Ebook comunicare la disabilità

L'Ordine dei Giornalisti ha creato un ebook dal titolo "comunicare la disabilità" che può rivelarsi un ottimo strumento per gli infermieri che vogliono acquisire o ampliare le proprie conoscenze sull'argomento ed essere più inclusivi nella comunicazione della disabilità.

L'ebook è formato da diversi sottocapitoli per un totale di 68 pagine rendendola una lettura veloce e piacevole.

Introduzione

Perché una Guida per la comunicazione sulla disabilità? Perché, come scritto sin dalle prime righe, le persone con disabilità rappresentano “la più grande minoranza sociale al mondo”.

Il 20% della popolazione globale si confronta infatti con la disabilità. In Italia sono quasi 13 milioni di persone.

Una famiglia su 10 ha al proprio interno un componente con disabilità, che sia un anziano non autosufficiente, un bambino, un ragazzo, o un adulto bisognoso di assistenza e attenzioni quotidiane.

Si tratta quindi di un aspetto vasto, che attraversa tutti i settori della società e dove la comunicazione svolge un ruolo determinante nell’aiutare, o nell’ostacolare, la vita delle persone con disabilità.

La Guida è uno strumento prezioso per i giornalisti, per tutti gli operatori di settore e sviluppa quanto asserito nell’articolo 6 del Testo Unico dei doveri del giornalista: “Il giornalista rispetta diritti e la dignità̀ delle persone malate o con disabilità, siano esse portatrici di menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali”.

In questo caso il “rispetto” si esprime soprattutto con la terminologia adeguata.

Come in tanti altri settori non esiste un linguaggio “assoluto” sulla disabilità, ma l’evoluzione dei tempi ci porta man mano ad adeguare le parole giuste al giusto significato, come occorre fare per i migranti, per i casi di violenza sessuale, per i minori.

Basti pensare che siamo partiti, nel tempo, da “Impedito”, “handicappato”, “invalido”, “ritardato”, “menomato”, per arrivare prima a “diversamente abile” e, oggi, a una definizione che ha lo spessore della conquista, perché mette al centro la persona, con i suoi diritti soggettivi e le libertà fondamentali, non una delle sue molteplici caratteristiche: persona con disabilità. 

Indice:

  • T.U. dei doveri del giornalista - Art.6
  • La persona è il fulcro Carlo Bartoli
  • Il linguaggio abbatte muri e crea ponti Elisabetta Cosci Margherita Agata
  • La più vasta minoranza sociale al mondo Il conflitto delle cifre
  • Il viaggio di una parola Lessico in progress
  • Alieni nella storia La disabilità nei secoli
  • Donne e disabilità La discriminazione multipla*
  • Le abilità in prospettiva Valorizzare le diversità
  • La svolta paralimpica Lo sport semina cultura
  • La campagna mondiale Al bando “ritardo” e “ritardato”
  • Person first vs Identity first La persona, o la sua identità?
  • La narrazione neutra Per immagini, video, voce
  • A tu per tu con la disabilità Regole generali e suggerimenti
  • La ragionevole normalità Né pietismo, né eroismo
  • FOCUS La questione dei titoli Mai il sostantivo “disabile”
  • La disabilità come insulto Tra pregiudizi e stereotipi
  • FOCUS Dai social ai media, il contagio della violenza
  • Disabilità intellettiva La comunicazione inclusiva
  • FOCUS “Dopo di noi” e vita indipendente
  • GLOSSARIO Sindrome di Down La realtà distorta
  • FOCUS Il caso dell’inspiration porn
  • LE COSE DA SAPERE
  • Obiettivi dell’Agenda 2030-Disabilità e sviluppo sostenibile
  • FOCUS Forum europeo delle disabilità (EDF) contributo di GiULiA Giornaliste Sardegna/Gruppo Carta di Olbia

 

"I giornalisti, in genere, sono spesso insofferenti rispetto alle terminologie corrette, che nascono dal movimento culturale e dall’evoluzione dei tempi. Non si pongono volentieri il problema della “connotazione” e dello “stigma”, preferiscono la semplicità e la coloritura forte di un termine ad effetto, immaginando che possa incontrare il favore del lettore, o dello spettatore. Ma in tal modo contribuiscono non poco ad una errata percezione della realtà esistenziale delle persone con disabilità."

Franco Bomprezzi, giornalista (1952-2014)

 

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