Iniezione sottocute di eparina, in quanto tempo deve scendere?

iniezione eparina tempoL'iniezione sottocute di eparina, nelle diverse formulazioni, può provocare bruciore, petecchie, ematomi più o meno grandi, online c'è una recente revisione sistematica Cochrane che cerca di comprendere se il tempo dell'iniezione ha un effetto sulla comparsa delle complicanze di un iniezione sottocutanea.

L'iniezione è detta sottocutanea perchè l'ago deve superare il derma ed entrare nell'ipoderma, ovvero l'ago supera la cute ed entra nello strato grasso.

L'angolazione tipica è a 90 gradi, questo perchè l'ago è piccolo adottare un angolazione può essere necessario quando lo strato adiposo è ridotto al limite.

In alternativa inclinare l'ago in chi ha un buon pannicolo adiposo può far si che l'ago liberi l'eparina a contatto con la base della cute che è ricca di capillari e in questo caso vedere un ematoma è molto più frequente.

La revisione realizzata dalla Cochrane collaboration ha per titolo "Slow versus fast subcutaneous heparin injections for prevention of bruising and site pain intensity", il titolo rende l'idea che si sta confrontando due velocità una slow e una fast, ma attenzione, la velocità fast è di 10 secondi.

I tempi utilizzati negli studi vanno da un tempo fast di 10 secondi a un tempo slow di 30.

A questo punto ho un problema dato che non capisco come hanno fatto.

L'iniezione sottocutanea richiede di essere ragionevolmente lenta, per consentire l'espansione dei tessuti e quindi consentire alla soluzione di distribuirsi lentamente senza creare una pressione eccessiva sui capillari.

L'iniezione intramuscolare ha come tempo ottimale, almeno quello che uso e che ho letto essere ragionevole, di 10 secondi per ogni ml, negli studi hanno usato tempi detti Fast di 10 secondi per un iniezione sc di 0,4ml, io ci ho provato ma se arrivo a 5-6 secondi vado pianissimo.

La velocità slow è poi di 30 secondi, una velocità di iniezione veramente slow.

L'iniezione sottocutanea di eparina, nelle sue varie formulazioni, è una delle iniezioni più diffuse nei paesi occidentali e ha come piccoli effetti collaterali:

  • dolore/bruciore all'iniezione,
  • piccole petecchie attorno al foro o veri e propri ematomi

Per cui capire se c'è una soluzione tecnica validata da analisi statistiche è un aspetto interessate ma che forse anche per la sola variabilità nella manualità di chi fa l'iniezione può portare al persistere delle piccole complicanze.

L'iniezione sottocutanea è poi sempre più demandata ad autosomministrazione o a somministrazione da parte di parenti o amici che si offrono e se va bene ricevono una breve spiegazione pochi minuiti prima della dimissione.

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