Lesioni da pressione, un'analisi grafica, una riflessione

Il termine "analisi grafica" potrebbe essere sbagliato, ma non so se c'è un termine giusto ed è il rischio quando si propone qualcosa di nuovo.

Le lesioni da pressione sono studiate da un punto di vista cellulare, (le reazioni che avvengono nei processi riparativi), da un punto di vista tissutale, (i vari stadi ecc..) da un punto di vista epidemiologico, (quante lesioni dove ecc..). Però tempo fa in un corso ho visto dei grafici in un contesto riferito alle cure palliative, ma quei grafici possono essere trasferiti in una riflessione sulle lesioni da pressione.

I grafici sono riferiti al contesto delle cure palliative e vogliono mostrare qual è il declino fisico nella storia del paziente che accede alle cure palliative e vengono analizzate 3 situazioni, il paziente con cancro, con malattie croniche con deficit d'organo, come bpco o cardiologiche ed infine malattie come ictus e demenza.

lesioni da pressione analisi grafica

Figura tratta da White Paper Living Well at the End of Life, pag.11 a2003 Rand.org LINK 

L'analisi grafica è interessante non credo che nessuno abbia mai comparato la comparsa di Lesioni da pressione con un grafico del decadimento fisico nel paziente cronico, ma vediamo nel dettaglio questi grafici:

Il primo grafico è riferito all'andamento dei pazienti affetti da cancro, la terapia mantiene una buona autonomia, le funzioni vitali sono buone poi c'è un declino improvviso.

Il secondo grafico è riferito ai pazienti cardiologici, polmonari o che hanno problemi organosistemici, che hanno una fragilità che riduce le capacità generali ma che hanno dei picchi che spesso corrispondono alla necessità di un ricovero ed infatti i pazienti con bpco o cardiologici hanno ricoveri ripetuti.

Il terzo grafico riporta la situazione di pazienti affetti da stroke o encefalopatie che hanno un decadimento delle funzioni vitali prolungato nel tempo prima del decesso.

Ora ipotizzando che nel grafico il termine funzioni corrispondano le funzioni vitali l'autonomia, l'autosufficenza ecc..

Nel primo grafico quando potrebbe comparire una lesione da pressione, sarebbe logico che un paziente con un cancro in fase avanzata potrebbe arrivare ad essere allettato e che sviluppi lesioni alla fine della vita.

La domanda che sorge spontanea; esiste un punto, una soglia in cui le funzioni vitali decadono è la comparsa della lesione è un evento collaterale inevitabile?

Durante la mia esperienza in oncologia mi era rimasto impresso un caso (era un periodo di formazione sulle lesioni da pressione dell'asl) ma il paziente era immobile a letto su un nimbus un signor materasso a pressione e lo si muoveva appena per le cure igeniche, tutto bene fino a quando pochi giorni prima del decesso sviluppo una estesa lesione nera al sacro.

Quindi se qualcuno riuscisse ad identificare un punto soglia, potrebbe essere utile anche per comprendere quale assistenza fare. 

Nel secondo grafico il paziente con cardiopatia o pneumopatia è stabile ma ad un certo punto c'è una crisi le condizioni decadono, c'è il primo ricovero urgente, poi il secondo, poi il terzo, poi...

Il familiare, il caregiver spesso vengono portati a concentrarsi sulle condizioni di criticità gli esami e le terapie per i problemi respiratori o polmonari, ma se è vero che esiste un punto soglia di allarme per i pazienti con cancro il fase terminale può esistere un punto anche per questi pazienti?

Se questo momento di decadimento delle funzioni vitali porta ad una lesione da pressione, per il paziente con cancro e l'attesa è il decesso ma nel paziente con malattia cardiopolmonare è atteso un recupero, ma se è presente una lesione il recupero sarà più lento?

Nel grafico del paziente con fragilità e demenza non ci sono cali sulle funzioni, che invece sono immediatamente a valori bassi. Quindi l'assistito è sempre in condizioni critiche ed a rischio lesioni da pressione. 

Quindi qual'è il senso di fare regolarmente una scala di valutazione se non per "infermieristica difensiva".

Il motivo è che non so se esiste uno studio osservazionale che compara il decadimento delle funzioni vitali con la comparsa di lesioni, sarebbe molto utile per semplificare l'assistenza infermieristica e avere più infermieri sul campo piuttosto che alla scrivania.

La distinzione fra lesioni da pressione e lesioni cutanee legate alle condizioni del fine vita è un argomento poco discusso. Un articolo del 2019 (Riesame della letteratura sulle ulcere terminali, SCALE, insufficienza cutanea e lesioni da pressione inevitabili) presenta una documentazione su molte lesioni che sono subito gravi e legate ad un insufficienza cutanea importante e mostra molte immagini che sicuramente un'infermiere ha visto più volte LINK.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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