L'infezione da Papillomavirus Umano (HPV) rappresenta una realtà clinica di elevatissima diffusione e una delle principali cause di morbilità a livello globale.
Questo approfondimento, basato sulle evidenze scientifiche e sulle raccomandazioni di enti autorevoli (come AOGOI e Ministero della Salute), offre una guida completa per la comunicazione, lo screening e la gestione ottimale dell'infezione.
Counselling efficace e comunicazione sull'HPV
Una comunicazione chiara e non allarmistica è il fondamento della gestione dell'HPV. È cruciale inquadrare l'HPV come un'infezione a trasmissione sessuale estremamente comune e spesso asintomatica.
- Destinatari: Il counselling deve idealmente essere esteso alla coppia. È fondamentale eliminare il senso di colpa, chiarendo che la trasmissione virale è bidirezionale e il virus può rimanere latente per anni prima di riattivarsi.
- Rischio Cancro: Rassicurare la paziente che, sebbene l'infezione sia diffusa, la progressione a cancro HPV-correlato è un'evenienza rara grazie ai programmi di screening.
- Partner Maschile: In assenza di sintomatologia, lo screening di routine sul partner maschile non è raccomandato poiché la clearance virale (eliminazione) è generalmente più rapida negli uomini. Fanno eccezione gli Uomini che hanno Rapporti Sessuali con altri Uomini (MSM), per i quali è necessario uno screening mirato per lesioni del cavo orale e anale.
Epidemiologia, rischio e persistenza virale
Il carcinoma della cervice uterina è causato dall'infezione persistente da ceppi di HPV ad alto rischio (HR-HPV).
- Impatto in Italia: Si registrano circa 2.400 nuovi casi all’anno (circa il 1.3% dei tumori femminili), che lo rendono la quinta neoplasia più frequente nelle donne sotto i 50 anni.
- Fattori di rischio per la persistenza: la progressione delle lesioni è fortemente influenzata da:
- Inizio precoce dell'attività sessuale (prima dei 14 anni).
- Elevato numero di partner.
- Fumo di tabacco (che ostacola la risoluzione spontanea dell'infezione).
- Uso prolungato di contraccettivi ormonali (da valutare).
- Co-infezioni (es. HIV).
Linee guida di screening e gestione delle lesioni
Lo screening serve a identificare le lesioni precancerose (CIN/SIL) prima che degenerino in cancro invasivo.
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Screening e Test
- Screening primario: L'HPV Test è raccomandato come test primario per le donne dopo i 30 anni (in Italia, fino ai 25 anni è raccomandato il Pap-test). Nelle giovani, l'infezione è frequente ma ha un'alta probabilità di regressione spontanea; sottoporle a HPV Test provocherebbe un sovraccarico diagnostico.
- Condilomi: Causati da HPV a basso rischio (soprattutto 6 e 11), non sono considerati un precursore del cancro. Se riscontrati in donne sotto i 25 anni, si consiglia una colposcopia per escludere co-infezioni con ceppi ad alto rischio.
- Stop screening: Lo screening può essere interrotto dopo i 65 anni se la storia pregressa è negativa per HPV e lesioni. Se c'è storia di positività, i controlli devono continuare.
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Gestione delle lesioni precancerose
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Lesione (Classificazione Citologica) |
Grado Istologico (CIN) |
Condotta raccomandata |
Follow-up |
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L-SIL (Lesione Squamosa Intraepiteliale di Basso Grado) |
CIN 1 |
Alto tasso di regressione spontanea (60-80%). Si raccomanda Colposcopia. |
Se Colposcopia negativa per lesioni più gravi, co-testing (citologia + HR-HPV test) a 12 mesi. |
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H-SIL (Lesione Squamosa Intraepiteliale di Alto Grado) |
CIN 2/3 |
Bassa probabilità di regressione spontanea del CIN 3. Si raccomanda biopsia di conferma e successiva escissione chirurgica (conizzazione). |
In caso di margini positivi post-conizzazione, follow-up intensivo con citologia e colposcopia a 3 mesi. |
Strategie di vaccinazione e prevenzione
La vaccinazione anti-HPV, in particolare con il vaccino nonavalente (9-valente), garantisce la protezione più ampia contro 7 ceppi oncogeni (HR) e 2 ceppi a basso rischio (LR), con una durata prolungata.
Schedula vaccinale
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Fascia d'età |
Numero di dosi |
note |
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11 – 15 anni |
2 dosi |
Schedula standard per l'offerta gratuita. |
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Da 15 anni in poi |
3 dosi |
Da completare nell'arco di un anno. |
Raccomandazioni specifiche
- Dopo trattamento: è fortemente raccomandato vaccinare le donne già trattate con escissione (CIN2/3) per ridurre drasticamente il rischio di recidive e di infezione da altri ceppi.
- Uomini: la vaccinazione è indicata per contribuire alla riduzione della condilomatosi e prevenire i tumori HPV-correlati (pene, orofaringe, anale – specialmente negli MSM).
- Gravidanza e allattamento: la vaccinazione deve essere rimandata fino al termine della gravidanza (per cautela, sebbene non siano stati riportati rischi). È invece consentita durante l'allattamento al seno.
Bibliografia
- AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani): Linee Guida sulla gestione e prevenzione dell’infezione da HPV e delle patologie correlate. (Spesso aggiornate e consultabili sui canali ufficiali).
- Ministero della Salute: Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) e specifiche raccomandazioni per lo screening e la vaccinazione anti-HPV (consultare la sezione Prevenzione e Vaccinazioni).
- GiSCi (Società Italiana di Colposcopia e Patologia Cervico-Vaginale): Linee Guida per la gestione del Pap-test anormale e delle lesioni HPV-correlate.
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC) – USA: HPV Vaccine Recommendations. (Per dati aggiornati su efficacia e sicurezza).
