Che fare quando l'infermiere da le dimissioni dall'azienda pubblica e le ferie non vengono pagate?

Quando sento da amiche e colleghe infermiere che, dopo aver dato le dimissioni, le loro ferie non verranno pagate, mi sorgono spontanee delle domande e la necessità di documentarmi a fondo. Le ferie sono un diritto che matura in base al lavoro svolto e, come noto, dovrebbero essere usufruite entro l'anno di maturazione o nei primi mesi successivi.

Non riesco a comprendere come possa accadere che non vengano retribuite. Inizio la mia ricerca online e scopro che quanto mi viene riferito è, a dir poco, incredibile. Decido quindi di approfondire, cercando su Google con la chiave di ricerca "infermiere dimissioni ospedale pubblico e ferie pagate".

La risposta fornita dall'intelligenza artificiale di Google, pur essendo una sintesi, potrebbe non essere sempre affidabile. Per questo, leggo con attenzione il primo articolo che appare, datato 2024 e pubblicato da Nurse24, intitolato"Bocciato il divieto di monetizzare le ferie non godute".

Inoltre, il CCNL Sanità, all'articolo specifico sulle ferie, comma 11, riporta chiaramente:

Le ferie maturate e non godute per esigenze di servizio sono monetizzabili solo all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, nei limiti delle vigenti norme di legge e delle relative disposizioni applicative.

Quando si presentano le dimissioni, sia tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) o con un modulo precompilato dall'Azienda, è fondamentale prestare la massima attenzione. Se nel testo è presente una dicitura come "rinuncio alle ferie" o simile, è assolutamente necessario cancellare quella riga prima di firmare o inviare, altrimenti si perde ogni diritto alla monetizzazione delle ferie accumulate.

Non capisco, dunque, come alcune amiche che lavorano da diversi anni possano trovarsi in una situazione simile, ignorando un diritto così esplicito. È sempre consigliabile chiedere conferma ai sindacati e confrontare le risposte ricevute, scegliendo poi chi tuteli al meglio i propri diritti.

Nel caso in cui non si trovi un sindacato disposto a tutelare il diritto alla monetizzazione delle ferie, è possibile rivolgersi a un avvocato. Tuttavia, è importante ricordare che i professionisti legali possono applicare tariffe molto diverse, per cui è indispensabile richiedere un preventivo dettagliato prima di avviare qualsiasi azione legale.

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