tastiera pc

Le normali tastiere per computer non sono costruttivamente idonee ad un utilizzo medico e quindi possono facilmente veicolare batteri nocivi, soprattutto quando sono connesse a postazioni PC condivise da più operatori.

La maggior parte delle attrezzature mediche sono fabbricate con tecniche ed accorgimenti che permettono una facile pulizia e disinfezione.

Le infezioni ospedaliere, che sembravano debellate dopo la scoperta degli antibiotici 40 anni fa, rappresentano ancora oggi uno dei problemi più gravi per la Sanità Pubblica.

 

Gli interventi chirurgici effettuati con l’ausilio di apparecchiature ed attrezzature non ben sterilizzate e/o disinfettate e in alcuni casi addirittura non idonee per un utilizzo in sala operatoria, aumentano notevolmente il rischio di infezioni.

Sotto questo aspetto sono molto importanti le forme e le geometrie, che non devono presentare spigoli, fessure ed anfratti dove può annidarsi lo sporco. Per le stesse ragioni i materiali devono essere lisci, non porosi e devono consentire l’utilizzo di detergenti e disinfettanti in modo efficace.

La rivista del Regno Unito a tutela dei consumatori "Which? Computing " ha chiesto ad un biologo di esaminare al microscopio una trentina di tastiere per PC negli  uffici di una azienda di Londra. Nella maggior parte sono risultate estremamente sporche ed alcune “cinque volte più sudicie di una tavoletta del water”.

Il rischio di veicolazione di malattie è evidentemente molto elevato.

Stesso risultato è stato conseguito da studiosi di un sito tecnologico dell’Oregon CBT Nuggets che hanno analizzato alcuni accessori tecnologici negli uffici, tra cui anche tastiere e mouse.
Dei ricercatori dell'ospedale Hacettepe di Ankara, in Turchia, autori di uno studio presentato al Congresso Europeo di Microbiologia 

Clinica e Malattie Infettive (Eccmid) a Milano, hanno esaminato 156 tastiere in varie zone del loro ospedale, sia nei reparti sia negli uffici come la segreteria o l'accettazione.
Il risultato è stato l’individuazione di ben 24 ceppi inquinanti, soprattutto Staphilococcus aureus, enterobatteri ed Escherichia coli.

I germi si concentravano principalmente nei tasti più utilizzati, come la barra spaziatrice, il tasto di invio e le lettere più presenti nella lingua turca.
Lo studio ha portato i ricercatori a sensibilizzare maggiormente tutto il personale ospedaliero alla pulizia molto accurata delle mani, sia prima sia dopo l’utilizzo dei terminali.
Un documento emesso dalla Regione Emilia Romagna del 2017 “prevenzione delle infezioni del sito chirurgico” – dossier 261-2017, classifica tastiera, mouse e schermo del computer come “oggetti/superfici ad alto rischio” sotto il profilo della trasmissione di agenti patogeni.

 Il problema delle contaminazione microbica delle tastiere è presente anche fuori degli ambiti ospedalieri: alcuni studiosi dell’Università degli Studi di Siena nel 012 in una Casa di Cura toscana hanno effettuato un’analisi della carica batterica presente su alcuni strumenti tra i più diffusi nella clinica: cornette telefoniche,  tetoscopi e tastiere. Queste ultime sono risultate – come prevedibile - le più contaminate.

Sono state poi attuate per prova le normali procedure di abbattimento della carica batterica su tutti i dispositivi analizzati e le tastiere sono risultate le più complicate da disinfettare in modo sicuro ed efficace.

La cura dell’igiene degli operatori ai terminali è importante ma non è sufficiente per la prevenzione delle infezioni: le tastiere classiche dei PC sono progettate secondo criteri di estetica, funzionalità ed economia che nulla hanno a che vedere con la facilità di pulizia o di disinfezione, per non parlare della totale impossibilità di sterilizzazione.


Ad esempio la leggera ruvidità della plastica dei tasti (che ha lo scopo di non creare riflessi di luce) concorre all’accumulo dello sporcizia. Gli spazi sotto ai tasti, dove sono presenti i meccanismi per il movimento, sono totalmente inaccessibili per la pulizia. Molto spesso sul contenitore plastico sono presenti fessure dovute alla giunzione tra le parti o semplicemente con funzioni estetiche, in cui lo sporco si accumula nel tempo.

E’ consuetudine proteggere la tastiera con la pellicola trasparente utilizzata in cucina per proteggere i cibi (Domopak), nel tentativo di renderla più idonea ad un utilizzo medico. Questo metodo crea altrettante fessure tra i vari stati di avvolgimento e la sostituzione tra un utilizzo ed il seguente spesso non viene effettuata perché scomoda e laboriosa.

tastiera nel domopak

Il rimedio ottimale è la tastiera medicale.

La società, G.P. Tecno Srl, di Torino con oltre 30 anni di presenza sul mercato italiano, offre una ampia gamma di tastiere medicali, con costi poco più elevati di quelli delle migliori tastiere da computer, ma con vantaggi indiscutibilmente superiori.

tastiera medicale

Le tastiere medicali della Tecno Srl hanno un rivestimento integrale in silicone (materiale neutro per la totalità delle sostanze disinfettanti e detergenti utilizzate negli  spedali) completamente privo di spigoli e di anfratti.

tastiera medicale igienica

In alcuni modelli il silicone può essere asportato dopo l’utilizzo per l’igienizzazione, o per la sterilizzazione in autoclave fino a 134° C .
In altri è saldato al corpo della tastiera in modo da renderla totalmente stagna e quindi facilmente igienizzabile, disinfettabile o lavabile anche in macchine lava-strumenti, con cicli in acqua calda fino a 65°C.

L’utilizzo delle tastiere e mouse medicali non dovrebbe essere limitato alle sale operatorie, dove necessiterebbe l’obbligatorietà, ma dovrebbe essere esteso a tutte le altre postazioni PC ospedaliere che in qualche modo, direttamente od indirettamente, possono veicolare agenti patogeni verso i pazienti.

mouse medicale

Particolare attenzione andrebbe rivolta a quei terminali dove, per turnazione del personale, accedono più operatori; ad esempio negli uffici, in reception, nei reparti di degenza, nelle postazioni di sorveglianza …

L’accurata pulizia delle mani prima e dopo l’utilizzo di una tastiera e di un mouse è senza dubbio una corretta procedura che andrebbe sempre seguita, ma non sufficiente a garantire la trasmissione batterica se l’attrezzatura utilizzata non è conseguentemente adeguata.

La tastiera medicale è senz’altro la giusta soluzione.

 

Per ulteriori informazioni:

ing. Gian Luca Giachino, Amministratore Delegato di G.P. Tecno srl

G.P. TECNO S.R.L.

Via Albenga, 20
10134 Torino, Italia

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