Un tema centrale emerso nel corso teorico-pratico per personale di sala operatoria sulla chirurgia vertebrale tenutosi presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna il 16 e 17 maggio 2025 è l'importanza cruciale del consenso informato attivo nel percorso chirurgico.
La corretta informazione al paziente e l'acquisizione della sua autorizzazione consapevole dovrebbero avvenire attraverso una sorta di percorso di formazione per i pazienti (Patient Educational Program) che punti a massimizzare la partecipazione attiva e l’apprendimento di tutte le informazioni relative al proprio percorso di cura.
La letteratura scientifica evidenzia una sfida significativa perchè è stato osservato come la comprensione da parte dei pazienti degli elementi chiave del consenso sia frequentemente scarsa e le informazioni tendono a deteriorarsi rapidamente nel tempo.
Di fronte a questa problematica, il corso ha posto l'accento sull'importanza di sostutuire alla firma fine a sè stessa, un semplice quiz di apprendimento con le informazioni chiave e creare materiali e strumenti informativi innovativi per migliorare l'efficacia della comunicazione con i pazienti. Questi strumenti, progettati per essere fruibili sia in ospedale che a domicilio, mirano a informare i pazienti in modo più efficace, ottimizzando la loro comprensione e soddisfazione rispetto al percorso di cura.
Tra gli strumenti presentati, figurano:
- Schede informative dettagliate e pillole video, materiali facilmente accessibili che forniscono spiegazioni chiare e concise sulla patologia, l'intervento chirurgico e il percorso post-operatorio.
- Colloquio approfondito con ausilio di modellini 3D, l'utilizzo di rappresentazioni tridimensionali della colonna vertebrale e delle procedure chirurgiche può facilitare la visualizzazione e la comprensione da parte del paziente.
- Piattaforma web e area riservata dedicata, un portale online che permette ai pazienti arruolati nello studio di accedere a informazioni dettagliate sulla propria patologia e sulle opzioni terapeutiche correlate. Questa piattaforma offre anche la possibilità di discutere, domandare e approfondire le notizie apprese durante l'incontro con il medico.
Un aspetto metodologico significativo discusso durante il corso riguarda uno studio clinico randomizzato (CIA21) volto a valutare l'impatto di un Patient Educational Program (PEP) sul percorso pre-ricovero. La metodologia dello studio prevede diverse fasi, dalla reclutazione e randomizzazione dei pazienti a un gruppo sperimentale e un gruppo di controllo, fino alla somministrazione del PEP al gruppo sperimentale (attraverso area riservata, formazione sui materiali e colloquio con il chirurgo). Il percorso include anche la chirurgia o il trattamento conservativo e la rivalutazione dei questionari a diversi intervalli temporali (Dimissioni/Follow up (T1), 4-6 Settimane (T2), 6 mesi (T3)).
I risultati preliminari presentati durante il corso hanno evidenziato un impatto positivo del programma educativo sulla soddisfazione dei pazienti. Nel gruppo sperimentale, si è osservato un aumento tendenzialmente più alto dei valori di soddisfazione a 2 mesi rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, l'intervento educativo sembra aumentare la comprensione e può modificare l'esperienza soggettiva, rendendola inizialmente più critica ma potenzialmente più soddisfacente nel medio termine.
Per quanto riguarda gli effetti sulla comprensione, l'analisi multivariata ha rivelato che nei pazienti con minore istruzione, la comprensione tende ad essere più bassa senza intervento educativo. Tuttavia, l'intervento sperimentale ha compensato il divario culturale già da T0, mantenendo questo effetto nel tempo. Nei gruppi sperimentali, le differenze legate al titolo di studio si riducono progressivamente, fino a scomparire completamente a 2 mesi, suggerendo che l'intervento educativo preoperatorio è particolarmente efficace nei pazienti con basso livello di istruzione, riducendo le disuguaglianze iniziali nella comprensione.
Le conclusioni del corso hanno sottolineato come l'intervento sperimentale si dimostri efficace nel:
- Ridurre i livelli iniziali di ansia.
- Migliorare la comprensione del percorso terapeutico.
La comprensione è stata identificata come una variabile chiave, con il dato più solido e ripetuto che evidenzia il netto miglioramento della comprensione del percorso terapeutico nel gruppo sperimentale.
Questo risultato supporta l'efficacia del programma educativo nell'attivare risorse cognitive e metacognitive, potenziando la consapevolezza e la capacità di anticipare le fasi critiche del trattamento.
In sintesi, il corso al Rizzoli ha evidenziato l'importanza di un approccio centrato sul paziente nella chirurgia vertebrale, con un focus particolare sul miglioramento del processo di consenso informato attraverso l'implementazione di strumenti educativi innovativi e personalizzati.
I risultati presentati suggeriscono che tali interventi possono portare a una maggiore soddisfazione e comprensione da parte dei pazienti, contribuendo a un percorso di cura più consapevole e partecipativo.
