Il documento dal titolo "Protocollo di gestione degli accessi vascolari nei pazienti adulti" è un lavoro realizzato da numerosi professionisti.
Il risultato è un documento tecnico sugli accessi vascolari completo e dettagliato che si pone l'obiettivo di uniformare le basi tecnico scientifiche per infermieri e medici.
Le complicanze degli accessi vascolari per poche che siano sono sempre troppe a causa dei rischi che comportano e dell'elevato numero di accessi vascolari che sono utilizzati.
Il documento lo puoi scaricare direttamente:
Il documento inizia subito con gli acronimi e il glossario utilizzati nel mondo degli accessi vascolari se questi termini ti sono poco familiari allora il documento merita una lettura e una rilettura.
Il mio parere è che la scrittura di un documento che spiega come fare e perchè fare determinate scelte ha inevitabilmente dei limiti, che oggi si possono superare grazie a dei video, che possono essere sempre disponibili e condivisi facilmente.
Il documento è ben fatto e presenta anche la dimensione del problema presentando dei dati di utilizzo degli accessi vascolari ed entra appieno nei passaggi tecnici che la gestione degli accessi venosi richiede.
Questo documento conferma che la terapia infusionale incluso il posizionamento e la gestione, è una tecnica complessa che ha dei rischi importanti e che l'infermiere ogni giorno contribuisce ad evitare.
Acronimi
- AVG Fistola Artero-Venosa Protesica
- CICC Centrally Inserted Central Catheter
- CLABSI Central Line Associated Bloodstream Infection
- CRBSI Catheter Related Bloodstream Infection
- CRT Catheter Related Thrombosis
- CVC Catetere Venoso Centrale
- CVP Catetere Venoso Periferico
- DIVA Difficult Intravenous Access
- DPI Dispositivi di Protezione Individuale
- DTTP Differential time to positivity
- EPA U.S. Environmental Protection Agency
- FAV Fistola Artero-Venosa
- FICC Femorally Inserted Central Catheter
- LL Luer-Lock
- MARSI Medical Adhesive Related Skin Injuries
- NFC Needle Free Connectors
- NPT Nutrizione Parenterale Totale
- PICC Peripherally Inserted Central Catheter
- PSI Pound Square Inch
- PVC Pressione Venosa Centrale
- PWO Persistent Withdrawal Occlusion
- VIP Infusion Phlebitis Score
- TAV Team Accessi Vascolari
- TVP Trombosi Venosa Profonda
- VAD Vascular Access Device, ricomprendono sia CVC che CVP
Glossario
Ago di Huber
L’ago di Huber è un ago “non carotante” il cui bisello è posto a 90 ° ed è utilizzato per l’accesso in asepsi a sistemi totalmente impiantabili quali Port toracici, Port femorali o PICCPort.
La punta consente di attraversare più agevolmente il setto di silicone della camera senza danneggiarla. Possono avere lunghezza e calibro variabile e sono dotati di alette di stabilizzazione per consentire una medicazione tale da limitarne i movimenti e prevenire dislocazioni.
L’ago di Huber può essere integrato ad una prolunga dotata di clamp e raccordo luer lock (Gripper), consentendo una gestione più agevole.
Posizionato in condizioni di sterilità, può rimanere in sede fino a 7 giorni.
Antisepsi
Definita come la distruzione o l'inibizione dei microrganismi sui tessuti viventi, limitando o prevenendo i risultati dannosi dell’infezione.
Asepsi
Definita come l’assenza di organismi patogeni in quantità tale da determinare un processo infettivo ed è ottenuta con applicazione di tecniche asettiche.
Antisettico
Sostanza che impedisce o arresta la crescita o l'azione dei microrganismi inibendone l'attività o distruggendoli. Il termine è usato soprattutto per le preparazioni applicate per via topica sui tessuti viventi.
Batteriemia correlata al catetere, CLABSI e CRBSI:
– Per definire una batteriemia correlata al catetere vengono utilizzati due acronimi, CLABSI e CRBSI:
La CLABSI è una definizione epidemiologica e viene identificata come un’infezione primaria del circolo sanguigno (batteriemia) in pazienti cui un catetere venoso centrale è stato applicato più di 48 ore prima dell’insorgenza dell’infezione e che si trovava in situ nel giorno dell’infezione o in quello precedente.
La CRBSI è la definizione clinica di batteriemia catetere correlata, si identifica quando, oltre all’emocoltura positiva si riscontrano contemporaneamente delle colture quantitative positive dell’estremità del catetere per lo stesso patogeno con lo stesso profilo di resistenza, oppure quando oltre all’emocoltura positiva si ha un «differential time to positivity - DTTP» (ovvero una differenza nel tempo che intercorre fra il prelievo e la positivizzazione delle emocolture prelevate dal catetere centrale e quelle prelevate dalle vie periferiche) uguale o superiore a 2 ore. Va inoltre specificato che il criterio delle 2 ore di DTTP non è considerato affidabile per Stafilococco Aureus e Candida spp.
Catetere Venoso Centrale (CVC)
Si definisce centrale il dispositivo vascolare la cui punta è situata in una vena centrale (vena cava superiore o inferiore) o in atrio destro (giunzione atrio-cavale), o che viene inserito nella vena femorale (FICC) e giunge con la punta in vena cava inferiore o alla giunzione atrio/vena cava inferiore.
Generalmente, la giunzione atrio-cavale rappresenta il target di posizionamento di CICC e PICC la cui punta è localizzata in vena cava superiore/atrio.
Sono cateteri venosi centrali i CICC, i PICC e i FICC quando questi ultimi presentano una lunghezza tale da garantire che la punta del VAD raggiunga la vena cava inferiore.
AMCLI ETS. Percorso Diagnostico " titolo PD" - Rif. 2023-15, rev. 2023"
Catetere venoso periferico (CVP)
Un catetere venoso, posizionato in una vena periferica superficiale o profonda la cui punta non arriva in vena cava superiore/ inferiore o in atrio destro.
Sono cateteri venosi periferici le agocannule, le cannule periferiche lunghe (o mini-Midline) ed i Midline.
Disinfettante
Si definisce disinfettate solitamente ad un agente chimico (ma talvolta anche un agente fisico) che distrugge gli agenti patogeni che causano malattie o altri microrganismi dannosi, ma potrebbe non uccidere le spore batteriche. Si riferisce a sostanze applicate a oggetti inanimati.
L'EPA2 raggruppa i disinfettanti in base alle indicazioni riportate sull'etichetta del prodotto:
"disinfezione limitata", "generale" o "ospedaliera".
Disinfezione
Distruzione termica o chimica di microrganismi patogeni e di altro tipo. La disinfezione è meno letale della sterilizzazione perché distrugge la maggior parte dei microrganismi patogeni riconosciuti, ma non necessariamente tutte le forme microbiche (ad esempio, le spore batteriche, o il Clostridium).
Dispositivi di protezione individuale
Sono definiti come qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e mantenuta dal lavoratore a scopo di protezione contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
DTTP
Differential time to positivity, ovvero la differenza temporale che intercorre fra il momento del prelievo e la positivizzazione delle emocolture.
EXIT-SITE
Sito di emergenza (sito d’uscita del catetere dalla cute), non sempre corrisponde al sito di puntura e incannulamento della vena (vedi tunnellizzazione).
Fistola artero-venosa per dialisi
È una struttura vascolare ottenuta chirurgicamente creando una anastomosi tra vena ed arteria.
La maturazione della fistola è un processo dinamico chiamato arterializzazione venosa in cui il rimodellamento strutturale e funzionale della parete venosa è facilitato dal rilascio di protossido d'azoto e dalla rottura dell'elastina per consentire l'allargamento della vena di deflusso.
Fistola artero-venosa protesica
Si tratta di un tipo di accesso utilizzato per l'emodialisi e rappresenta una connessione tra un'arteria e una vena che viene creata interponendo materiale di innesto definito graft, cioè una struttura vascolare ottenuta chirurgicamente interponendo materiale sintetico tra arteria e vena.
Flushing
È la procedura di irrigazione dell’accesso vascolare mediante la somministrazione di soluzione fisiologica con tecnica pulsata.
Lock
È la procedura di chiusura dell’accesso vascolare.
Infezioni correlate al catetere vascolare
Infezioni derivanti dall'uso di cateteri inseriti nel letto vascolare.
Midline
È un catetere venoso periferico, lungo circa 20 cm. inserito generalmente a livello della vena basilica, cefalica o brachiale, con posizionamento della prossimità distale in vena ascellare o in vena succlavia.
Nutrizione parenterale totale
La somministrazione endovenosa di soluzioni che possono includere proteine, carboidrati, grassi, elettroliti, vitamine ed oligoelementi, in pazienti incapaci di alimentarsi o assorbire nutrienti in quantità sufficienti a mantenere un adeguato stato nutrizionale.
Persistent Withdrawal Occlusion
Caso particolare di occlusione parziale, si può verificare ad esempio a causa della formazione della guaina fibroblastica che ricoprendo il catetere crea una falsa via per la soluzione infusionale, il rischio è quello di uno stravaso dall’exit-site.
PICC
È l'acronimo di catetere centrale ad inserzione periferica. Si tratta di un accesso vascolare centrale inserito a mezzo di eco-guida in una vena profonda del braccio e la cui punta si colloca nel terzo distale della vena cava superiore o alla giunzione cavo-atriale.
Pressione venosa centrale
È la pressione rilevabile a livello della vena cava superiore nel suo terzo distale o alla giunzione cavo-atriale. In ambito intensivologico può essere utilizzata per valutare l’assetto volemico del paziente e la funzionalità cardiaca unitamente ad altri parametri emodinamici.
Skin tear
È una lesione cutanea acuta che si forma soprattutto in persone con cute sottile e fragile a causa di traumi accidentali dati, ad esempio, dalla rimozione di un cerotto, da una forza di taglio, da uno sfregamento o trauma contusivo che provoca la separazione degli strati dermo-epidermici della cute lacerandola.
Trombosi correlata al catetere
Fenomeno trombotico associato alla presenza di un catetere nel distretto venoso superficiale o profondo. Mentre le trombosi e flebiti superficiali sono fenomeni autolimitantisi, le trombosi venose profonde possono associarsi ad un aumentato rischio di embolia polmonare.
Lo sviluppo di trombosi peri-catetere ha genesi multifattoriale e può svilupparsi sulla punta, per una porzione di VAD o per l’intera lunghezza del device.
Il calibro del vaso, la reazione endoteliale, l’ipercoagulabilità, il materiale del device e la posizione della punta sono fattori che condizionano l’insorgenza di trombosi associata a catetere.
Tunnellizzazione
Procedura con cui si ottiene un exit site ottimizzato rispetto al sito di venipuntura, facendo decorrere nel sottocute, al momento dell’inserimento, un tratto di catetere, prima che questo faccia il suo ingresso nel vaso.
UpToDate3
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