Si definisce dolore toracico una sensazione anomala che il paziente avverte come una sgradevole sofferenza a livello della regione toracica.
Tale sensazione è classificata come acuta se si manifesta improvvisamente o se è di recente insorgenza. Il dolore toracico è un sintomo che richiede un approccio tempestivo e competente da parte degli infermieri nell'ambito dell'emergenza.
Introduzione
In Italia, il dolore toracico è il sintomo più comune che porta le persone a cercare assistenza presso il Pronto Soccorso, rappresentando il 5-7% dei casi.
Inoltre, costituisce uno dei motivi principali per l'attivazione dei servizi di emergenza medica, e la sua mancata diagnosi o una dimissione inappropriata possono comportare un rischio non trascurabile per la vita del paziente.
Gli infermieri rivestono un ruolo cruciale nella gestione del dolore toracico, poiché spesso sono i primi a interagire con l'assistito.
Questo articolo offre una guida dettagliata per gli infermieri sulla gestione del dolore toracico, includendo una valutazione completa, una diagnosi differenziale accurata e gli interventi appropriati da mettere in atto.
Valutazione Iniziale del Paziente
La valutazione iniziale del paziente con dolore toracico rappresenta una fase cruciale nella gestione dell'emergenza.
Gli infermieri devono stabilire un rapporto empatico con il paziente e raccogliere informazioni dettagliate sulla natura del dolore.
Questa valutazione iniziale dovrebbe comprendere:
1. Descrizione approfondita del dolore (ad es. tipo, intensità, localizzazione);
2. Insorgenza del dolore e fattori scatenanti o allevianti;
3. Eventuali sintomi associati, come dispnea, sudorazione e nausea;
4. Raccolta di dati accurati e pertinenti riguardanti il paziente, come le condizioni mediche preesistenti, le terapie in atto e la storia clinica inclusi i fattori di rischio cardiovascolare. Queste informazioni sono fondamentali per stabilire la gravità del problema e guidare la diagnosi e la pianificazione del trattamento.
Diagnostica Differenziale
Il dolore toracico può derivare da diverse cause, alcune delle quali richiedono un'azione immediata.
Gli infermieri devono essere preparati a considerare i seguenti principali differenziali diagnostici, ricordando inoltre che il dolore toracico potrebbe avere cause non cardiache.
- Sindrome coronarica acuta: Questa è una delle cause più gravi di dolore toracico ed è spesso associata all'infarto miocardico. Gli infermieri devono essere in grado di riconoscere i segni e i sintomi dell'infarto, come il dolore retrosternale, la sudorazione fredda e l'irradiazione al braccio sinistro.
- Embolia polmonare: potrebbe manifestarsi con dolore toracico acuto, dispnea e tosse.
- Dissezione aortica: definita come la causa di dolore toracico ad elevata mortalità.
- Disturbi gastrointestinali: ulcere o reflusso acido potrebbero causare una sintomatologia simile al dolore toracico che quindi risulta essere non cardiaco.
- Pericardite: da confermare attraverso TC o risonanza magnetica.
Particolare attenzione dovrà essere mostrata, però, in caso di dolore toracico associato al riscontro di:
- sudorazione profusa;
- insorgenza del dolore durante e dopo sforzo fisico con successiva regressione a riposo;
- irradiazione a braccia, spalle, collo, mandibola, posteriormente e in zona retroscapolare;
- alterazioni ECG;
- insorgenza improvvisa e primo evento in assoluto;
- intossicazione acuta;
- differente pressione arteriosa maggiore di 10 mmHg misurata a livello delle due braccia.
- Quindi, per una diagnosi ottimale bisognerà effettuare la determinazione di:
- Enzimi cardiaci: da effettuare entro un’ora dall’arrivo del paziente in PS;
- D-dimeri;
- EGA;
- Elettroliti;
- ECG a 12 derivazioni;
- Ecocolordoppler;
- RX torace;
- TAC torace.
Trattamento
Successivamente, in maniera molto rapida si procederà alla pianificazione del trattamento in base ai sintomi del paziente e alla possibile causa del dolore toracico.
Questo comprenderà:
- attivazione immediata di un mezzo di soccorso ALS in caso di sospetta sindrome coronarica acuta se l’intervento viene effettuato sul territorio;
- somministrazione di ossigenoterapia a basso flusso (2 o 3 l/min);
- somministrazione di ossigenoterapia ad alto flusso (12 - 15 l/min) se presente grave dispnea;
- monitoraggio continuo dei parametri vitali per rilevare qualsiasi cambiamento nelle condizioni cliniche del paziente;
- somministrazione di farmaci quali nitroderivati per alleviare il dolore dopo opportuna autorizzazione del medico.
In conclusione, la gestione competente del dolore toracico in situazioni di emergenza è un aspetto cruciale dell'assistenza infermieristica.
La capacità di effettuare una valutazione accurata, una diagnosi differenziale attenta e una pianificazione di trattamento mirata sono fondamentali per assicurare il miglior esito possibile per il paziente nelle situazioni critiche.
Al tempo stesso la formazione continua e l'aggiornamento sulle procedure e le linee guida più recenti sono essenziali per mantenere e migliorare gli standard di eccellenza nella gestione del dolore toracico in emergenza, proteggendo la salute e la vita dei pazienti.
