Il trauma cranico è una delle emergenze mediche più critiche poiché richiedono un intervento tempestivo ed efficace.
In quest'articolo, esploreremo in dettaglio l'approccio dell'infermiere 118 a un paziente con trauma cranico, concentrandoci sulle diverse fasi del soccorso e sui presidi medici utilizzati, quali ad esempio il collare cervicale e la tavola spinale.
Le 4 fasi per gestire un paziente con trauma cranico:
Fase 1: Valutazione Iniziale
La prima fase dell'approccio dell'infermiere 118 a un paziente con trauma cranico è la valutazione iniziale.
Questa fase risulta indispensabile per stabilire il livello di gravità del trauma e stabilizzare il paziente.
Alcuni passaggi chiave in questa fase includono:
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Valutazione delle Vie Aeree
L'infermiere deve assicurarsi che le vie aeree del paziente siano pervie e libere da ostacoli.
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Controllo dell’attività respiratoria
Garantire una SpO2 maggiore del 93% attraverso la somministrazione di ossigeno ad alti flussi.
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Valutazione del Livello di Coscienza
L'infermiere utilizza la scala di Glasgow per misurare il livello di coscienza del paziente.
Il punteggio della GCS è compreso in un range che va da 3 a 15. Un punteggio più basso può essere un segno di un trauma cranico grave.
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Controllo delle Lesioni Esterne
Si vanno a cercare segni di lesioni esterne al cranio, come emorragie, tagli o deformità.
Queste lesioni possono indicare la presenza di un trauma cranico significativo.
- Continuo controllo delle Funzioni Vitali
Il monitoraggio delle funzioni vitali è fondamentale e viene effettuato mediante la misurazione della pressione arteriosa, il polso, la frequenza cardiaca e la saturazione.
La valutazione iniziale è inoltre essenziale poiché, se ben fatta, permette all’infermiere di comunicare in maniera efficace con la centrale operativa (C.O.) ed eventualmente richiedere il supporto di un mezzo ALS attraverso un’ambulanza Mike, un’automedica o, in casi estremamente gravi, dell’elisoccorso. (Per saperne di più consulta l'articolo "Panoramica dei emzzi di soccorso utilizzati in Italia").
Fase 2: Stabilizzazione del Paziente
Una volta completata la valutazione iniziale, l'infermiere passa alla fase di stabilizzazione del paziente.
Questa fase comprende la gestione delle lesioni gravi e il controllo del dolore.
Alcuni aspetti importanti includono:
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Collare Cervicale
L'infermiere applica un collare cervicale per immobilizzare il collo del paziente. Questo presidio è fondamentale per prevenire ulteriori danni alla colonna vertebrale cervicale.
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Tavola Spinale
In aggiunta al collare cervicale, l'infermiere può utilizzare una tavola spinale per stabilizzare la colonna vertebrale del paziente.
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Ragno
L’applicazione di questo dispositivo aiuta a prevenire movimenti e lesioni aggiuntive.
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Gestione del Dolore
Il dolore associato al trauma cranico può essere intenso. Gli infermieri, in accordo con la C.O. somministrano farmaci per alleviare il dolore, ma devono farlo con cautela per evitare di compromettere il livello di coscienza del paziente
- Controllo delle emorragie
Le emorragie esterne devono essere controllate prontamente attraverso l’applicazione di bendaggi compressivi.
Fase 3: Monitoraggio Continuo
La terza fase dell'approccio dell'infermiere 118 a un paziente con trauma cranico è il monitoraggio costante.
Questo coinvolge l'osservazione continua delle condizioni del paziente e la registrazione delle variazioni nei parametri vitali.
Gli infermieri devono prestare particolare attenzione a:
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Monitoraggio Neurologico
Questo include il controllo delle pupille, la risposta verbale e la risposta motoria del paziente.
Qualsiasi cambiamento può essere un segno di deterioramento delle condizioni neurologiche.
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Valutazione Costante del Livello di Coscienza
Il livello di coscienza del paziente è un indicatore critico del suo stato, difatti, ogni cambiamento deve essere registrato e comunicato al personale medico e alla C.O. per una gestione del soccorso più appropriato.
Fase 4: Trasferimento in Ospedale
Una volta che il paziente è stato stabilizzato e il suo stato è sotto controllo, l'infermiere 118, unitamente alla sua equipe, è responsabile del trasferimento nell’ospedale più vicino che deve essere effettuato con la massima attenzione per evitare ulteriori lesioni o complicazioni.
Questa fase richiede:
- una preparazione adeguata del paziente per il trasporto,
- il mantenimento delle migliori condizioni di stabilità,
- la comunicazione efficace con la C.O. e di conseguenza con il personale ospedaliero.
Conclusioni
In conclusione, l'approccio dell'infermiere 118 a un paziente con trauma cranico è un processo altamente specializzato che richiede competenza clinica, rapidità di pensiero e la capacità di mantenere la calma sotto pressione.
Durante le fasi di valutazione, stabilizzazione, monitoraggio e trasferimento, difatti, gli infermieri giocano un ruolo vitale nella gestione del paziente e nel miglioramento delle prospettive di recupero.
Foto di Paolo Ghedini da Pixabay