Gli errori in terapia farmacologica rappresentano un problema significativo per la sicurezza dei pazienti, soprattutto nei momenti di transizione di cura, come il ricovero, la dimissione o il trasferimento tra reparti. Per affrontare questa criticità, il Ministero della Salute ha pubblicato la Raccomandazione n. 17, dedicata alla "Riconciliazione della terapia farmacologica".
Cosa significa "riconciliazione della terapia farmacologica"?
La riconciliazione della terapia farmacologica è un processo formale che consente di raccogliere informazioni accurate e complete sulla terapia farmacologica del paziente, inclusi farmaci prescritti, farmaci da banco e integratori. Questo processo permette al medico di valutare attentamente la terapia in corso e di prendere decisioni informate sulla sua prosecuzione, modifica o interruzione, riducendo il rischio di errori e garantendo la continuità terapeutica.
A chi si rivolge la Raccomandazione n. 17?
La Raccomandazione n. 17 si rivolge a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel processo di cura, inclusi medici, infermieri e farmacisti, e alle Direzioni aziendali delle strutture sanitarie pubbliche e private. Le linee guida si applicano in diversi contesti assistenziali, dagli ospedali per acuti e post-acuti alle strutture territoriali, compresi gli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia.
Quali sono gli obiettivi della Raccomandazione?
L'obiettivo principale della Raccomandazione è la prevenzione degli errori in terapia farmacologica nei momenti di transizione di cura. Questi errori, spesso causati da informazioni incomplete o inaccurate sulla terapia del paziente, possono portare a gravi conseguenze, come:
- Danni al paziente
- Prolungamento della degenza ospedaliera
- Ricoveri ripetuti
- Aumento dei costi sanitari
Come implementare la Raccomandazione?
La Raccomandazione n. 17 sottolinea l'importanza di un impegno a livello dirigenziale per la sua corretta implementazione. Le Direzioni sanitarie e i Direttori di dipartimento e di struttura devono:
- Monitorare costantemente l'applicazione della Raccomandazione attraverso indicatori specifici e audit.
- Fornire una formazione periodica agli operatori sanitari sulla sicurezza dei pazienti e sulla riconciliazione della terapia farmacologica.
- Incoraggiare la segnalazione e l'analisi degli eventi avversi collegati ad errori in terapia.
- Prevedere specifiche istruzioni per ottimizzare la riconciliazione della terapia farmacologica nei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) per pazienti cronici e oncologici.
Il ruolo degli infermieri
Gli infermieri svolgono un ruolo cruciale nella riconciliazione della terapia farmacologica. Sono spesso i primi a raccogliere informazioni sulla terapia del paziente al momento del ricovero o del trasferimento e possono contribuire attivamente alla prevenzione degli errori, collaborando con medici e farmacisti.
Conclusioni
La Raccomandazione n. 17 rappresenta un importante passo avanti verso la standardizzazione e il miglioramento della sicurezza nella gestione della terapia farmacologica. L'impegno di tutti gli operatori sanitari, e in particolare degli infermieri, è fondamentale per garantire la corretta applicazione di queste linee guida e tutelare la salute dei pazienti.
Glossario
- Riconciliazione della terapia farmacologica: processo di raccolta e verifica delle informazioni sulla terapia farmacologica del paziente per garantire la continuità terapeutica e prevenire errori.
- Transizione di cura: passaggio del paziente da un contesto assistenziale a un altro (es. ricovero, dimissione, trasferimento).
- Evento avverso: qualsiasi evento sfavorevole o non intenzionale che si verifica in seguito alla somministrazione di un farmaco.
- PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale): percorso che definisce le fasi del processo assistenziale per una specifica patologia o condizione.
Raccomandazione n. 17 - Riconciliazione farmacologica (PDF 0.51 Mb)
Foto di Steve Buissinne da Pixabay
