Addio a Marisa Cantarelli, pioniera dell'assistenza infermieristica italiana

Marisa Cantarelli

Il mondo dell'assistenza infermieristica e della sanità italiana saluta Marisa Cantarelli, scomparsa all'età di 94 anni.

Marisa Cantarelli non è stata solo una figura di spicco nel panorama sanitario, ma la prima teorica italiana dell'assistenza infermieristica, una donna che ha dedicato la sua vita a migliorare il ruolo e la professionalità degli infermieri, contribuendo a plasmare il modo in cui oggi concepiamo la professione infermieristica in Italia.

La vita e la carriera 

Marisa Cantarelli nacque il 3 luglio del 1930 a Milano, dove ha sempre vissuto, ad eccezione di una breve permanenza a Roma e a Pozzuoli a inizio carriera. Si formò a Roma presso la Scuola della Croce Rossa Italiana Agnelli, dove nel 1950 consegue il diploma di Infermiera Professionale e nel 1953 quello di Assistente Sanitaria.

Iniziò la sua attività professionale a Roma presso l’Ospedale San Camillo che proseguì presso il Preventorio Vigilato della CRI di Pozzuoli, quindi presso il Consorzio Provinciale Antitubercolare di Milano.

Nel 1969 apre e dirige fino al 1975 la Scuola per Infermieri Professionali dell’Ospedale G. Fornaroli di Magenta; dal 1975 e fino 1999 è Vicedirettrice della Scuola Universitaria di Discipline Infermieristiche dell’Università degli Studi di Milano, dove svolge anche attività di Professore a contratto, mantenendo dal 1983 la qualifica dirigenziale nei ruoli della Regione Lombardia.

Nel 1995 in occasione dell’anniversario dell’istituzione della Scuola Universitaria di Discipline Infermieristiche (SUDI), nella presentazione del Quaderno numero 9 della SUDI “1975-1995 I primi venti anni della Scuola Universitaria di Discipline Infermieristiche” ha tracciato il percorso fatto dalla Scuola nel periodo della sua direzione fino al 1995.

Ha svolto un’intensa attività di docenza, tra cui figura quella presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, presso la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Istituto di Igiene dell’Università degli Studi di Milano e presso il Centro di Formazione e di Ricerca Abbiccì, del quale è stata altresì Direttore Responsabile.

Attraverso la sua attività di insegnamento, ricerca e scrittura, ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo teorico e metodologico dell'infermieristica italiana.

La sua carriera iniziò in un periodo in cui la professione infermieristica era spesso vista come una mansione subordinata, priva del riconoscimento e della dignità professionale che meritava. 

Tuttavia, la sua visione andava oltre i limiti tradizionali: Cantarelli vedeva nell'infermieristica una disciplina complessa e fondamentale per la salute pubblica, e ha lavorato instancabilmente per portare questa consapevolezza al centro del dibattito sanitario. 

La sua opera più influente, la "Teoria del modello delle prestazioni infermieristiche", è stata un punto di riferimento per generazioni di infermieri e accademici. Cantarelli ha sottolineato l'importanza della relazione terapeutica tra infermiere e paziente, mettendo al centro la persona, e non solo la malattia, nel processo di cura.

Una vita dedicata agli altri

La dedizione di Marisa Cantarelli alla sua professione era accompagnata da una profonda umanità. Le persone che l'hanno conosciuta raccontano di una donna generosa, sempre pronta a sostenere i giovani professionisti e a incoraggiare l'innovazione nel campo della salute.

La sua leadership era caratterizzata dalla convinzione che ogni infermiere, attraverso la cura e l'attenzione verso gli altri, potesse fare una differenza concreta nella vita dei pazienti.

Nel corso della sua lunga carriera, Cantarelli ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo straordinario, ma la sua più grande soddisfazione è stata vedere il cambiamento tangibile nel ruolo e nel valore riconosciuto agli infermieri in Italia.

Il suo insegnamento è continuato fino ai giorni nostri con le interviste di Nurse24.it che ha portato la sua parola a tutti noi.

Un'eredità senza tempo

L'eredità di Marisa Cantarelli va ben oltre i suoi scritti e il suo insegnamento. Grazie a lei, la professione infermieristica ha guadagnato un'importanza riconosciuta anche a livello accademico, con l'istituzione di corsi di laurea.

Fu una delle prime a sostenere che l'infermiere non dovesse essere visto come una mera estensione del medico, ma come un professionista autonomo, con competenze e responsabilità proprie.

Cantarelli credeva che la preparazione infermieristica dovesse comprendere non solo la pratica clinica, ma anche la comprensione profonda delle dinamiche emotive e sociali che influenzano la vita dei pazienti. Questo approccio olistico ha aperto una strada innovativa nel mondo della sanità.

Le sue idee, i suoi insegnamenti e la sua passione per la professione hanno ispirato e continueranno a ispirare generazioni di infermieri.

Oggi salutiamo una donna che ha cambiato per sempre il volto dell'assistenza infermieristica in Italia, una pioniera che ha aperto la strada a migliaia di professionisti e che ha contribuito a rendere il sistema sanitario italiano più umano ed efficiente.

A lei va la nostra più profonda gratitudine, per tutto ciò che ha fatto e per tutto ciò che continuerà a rappresentare per il mondo dell'infermieristica.

Approfondimenti:

Immagine tratta dal sito ufficiale di Marisa Cantarelli 

Articolo FNOPI "Addio a Marisa Cantarelli, prima teorica italiana dell’assistenza infermieristica"

 

 

 

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