Il report vaccini del Governo ci indica la Campania come regione più virtuosa e all'opposto Liguria e Calabria che hanno utilizzato meno vaccino di quello consegnato.
Al 31 gennaio sono state somministrate le dosi a 1.900.000 persone, i dati del 1 mese non mi sembra che siano così entusiasmanti, perchè di questo passo dopo 1 anno sarà vaccinata meno della metà della popolazione, serve un'accelerazione?
I numeri ci dicono che sono state somministrate 2.315.235 dosi dal 31 dicembre 2020, il numero è diverso dal numero delle persone vaccinate perchè 564.490 hanno completato la vaccinazione.
La vaccinazione richiede due somministrazioni a distanza di 24 giorni.
Il vaccino è in una fase di produzione e vista l'importanza non è disponibile per l'acquisto dai privati, tutte le dosi sono somministrate gratuitamente sulla base di un piano nazionale per avere la massima efficacia.
La consegna del vaccino procede e in molte regioni viene somministrato immediatamente, per questo i ritardi hanno causato molte preoccupazioni.
I dati rilevati e mostrati al 31 gennaio 2021 nella pagina report vaccini del Governo, riportano un utilizzo del vaccino molto diverso per ogni regione:
La percentuale delle dosi somministrate sulle dosi consegnate fa della Campania la regione più virtuosa che riesce a ricevere il vaccino e lo utilizza quasi tutto. Nelle ultime posizioni Liguria e Calabria
- Campania 93%
- Marche 90%
- Piemonte 88%
- Toscana 88%
- Puglia 87%
- Umbria 87%
- Veneto 86%
- P.A. Bolzano 84%
- Emilia-Romagna 84%
- Aosta 84%
- Lazio 79%
- Basilicata 79%
- Friuli-Venezia Giulia 78%
- Sicilia 76%
- Lombardia 76%
- P.A. Trento 75%
- Sardegna 74%
- Abruzzo 72%
- Molise 71%
- Liguria 66%
- Calabria 66%
Se adesso ci sono problemi organizzativi devono essere risolti e le regioni migliori dovrebbero condividere i modelli con le regioni peggiori.
Vedendo la percentuale mi sarei aspettato un utilizzo migliore da parte della Lombardia, che in realtà ha vaccinato più di tutti, 290.000 dosi somministrate, ma ha anche ricevuto più vaccini di tutti e non li ha utilizzati, perchè risultano 90.000 dosi in giacenza.
Gli annunci che a febbraio arriveranno 4.000.000 di dosi e possono far pensare ad un ritmo mensile di 2.000.000 di vaccinati al mese.
La campagna vaccinale è imponente, ma non sembra ancora sufficente, l'ingresso di AstraZeneca come fornitore di vaccini potrebbe dare un'ulteriore spinta.
Come ogni farmaco di nuova introduzione l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) svolge un'attività intensa di farmacovigilanza, ovvero quell’insieme di attività che hanno lo scopo di raccogliere continuamente tutti i dati di sicurezza e le informazioni disponibili sull’uso dei prodotti medicinali (farmaci e vaccini).
La farmacovigilanza di AIFA rileva continuamente la presenza di eventi avversi, reazioni avverse ed effetti indesiderati in modo da poter rispondere tempestivamente ed offrire un farmaco o come in questo caso un vaccino sicuro
Immagini tratte dal sito, in data 31/12/2021 https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/
Vedi anche domande e risposte: Farmacovigilanza su vaccini COVID-19 per saperne di più sulla farmacovigilanza dei vaccini.
Definizioni:
- L'evento avverso è un qualsiasi episodio sfavorevole che si verifica dopo la somministrazione di un farmaco o di un vaccino, ma che non è necessariamente causato dall'assunzione del farmaco o dall’aver ricevuto la vaccinazione.
- Una reazione avversa, invece, è una risposta nociva e non intenzionale a un farmaco o a una vaccinazione per la quale è possibile stabilire una relazione causale con il farmaco o la vaccinazione stessa. Per distinguere, quindi, se siamo di fronte a un evento avverso o a una reazione avversa, dobbiamo valutare se è possibile risalire a una causa legata al prodotto medicinale. Non è sufficiente che l’evento si sia verificato a breve distanza dalla vaccinazione o dall’assunzione del farmaco.
- Un effetto indesiderato è un effetto non intenzionale connesso alle proprietà del farmaco o del vaccino, che non è necessariamente nocivo ed è stato osservato in un certo numero di persone. Si tratta quindi di un possibile effetto noto, verificatosi nel corso del tempo e considerato accettabile.