NON SONO INFERMIERI...

NON SONO INFERMIERI: gli OTA, gli OSS (operatori socio sanitari che ricevono dagli Infermieri le attribuzioni per quelle attività che non possono svolgere in autonomia), le CROCEROSSINE (dette impropriamente "infermiere volontarie" ma equiparate agli OSS/S, vedi Legge 108/09), le badanti, gli ausiliari, gli accompagnatori, i volontari e il resto del mondo.

ATTENZIOE! Ognuna delle qualifiche citate merita rispetto e tutti svolgono attività preziose in più settori; ciò non vuol dire che qualcuno possa attribuire loro la qualifica di INFERMIERE, né funzioni e responsabilità proprie di questo professionista sanitario.

Inoltre, sono ancora in servizio alcune migliaia di infermieri generici, una figura ad esaurimento da decenni, che viene considerata equivalente ad un operatore socio sanitario specializzato (sono a livello analogo nel CCNL sanità). Non può operare senza la presenza di un responsabile dell'assistenza che è, vedi il DM Sanità n° 739 del 14.9.1994 solo l'INFERMIERE.

Tratto dall'home page del sito IPASVI La Spezia LINK

Complimenti al collegio IPASVI La Spezia che mette in evidenza il suo impegno nell' avere buoni rapporti con la stampa.

La scelta del collegio è ammirevole dato che è molto impegnativa, sicuramente gli sarebbe stato più facile restare sulle sue e mandare lettere di protesta ogni volta che viene citato impropriamente un infermiere al posto di un OTA un OSS o un ausiliario.

La scelta di collaborare per una comunicazione corretta deve essere sicuramente apprezzata anche dai giornalisti che finalmente riusciranno a scrivere un articolo con dei dati giusti.

Se siete a conoscenza di altri collegi che hanno un impegno e una vigilanza così stretta sull'informazioni corrette che circolano, potete aggiungerli nel text box sotto.

La scelta di comunicare con la stampa ha un risvolto di tipo economico per ogni notizia che danneggia la nostra professione inutilmente, quanti soldi in pubblicità sono stati bruciati?

Tanti.

Sarebbe sicuramente utile un impegno di tutti i collegi che uniti in rete si scambino esperienze e idee in modo da avere una sorveglianza delle informazioni che impropriamente vengono divulgate per sapere chi contattare e metterlo sulla giusta strada per un'informazione corretta.

Lo so, forse è utopistico. 

 

 

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