Hai prenotato un viaggio, magari in anticipo, e per tutto il tempo che intercorre da quel momento fino al fatidico giorno della partenza ti senti felice come non mai.
Al solo pensiero di poter rimettere piede su un aereo o su qualsiasi altro mezzo ti porti verso la tua destinazione ti riempie il cuore di gioia, gioia che si fa sempre più palpabile nell'attimo esatto in cui prepari la valigia.
Tutto questo non ti risulta nuovo, vero?
Il motivo è semplice: viaggiare e l'idea di farlo ci rende effettivamente e obiettivamente felici.
E a dimostrarlo ci sono diversi studi.
Perché viaggiare ci rende felici
Secondo uno studio intitolato A wonderful life: experiential consumption and the pursuit of happiness il viaggio, o comunque tutti quegli acquisti esperienziali, può farci davvero sentire più appagati e soddisfatti rispetto a qualsiasi altro acquisto materiale, persino ancora prima dell'acquisto vero e proprio.
In altre parole: regalarci una vacanza ha un impatto enorme sul nostro benessere fisico e mentale, e tende a far perdurare a lungo quella meravigliosa sensazione di piacere.
Questo perché a un bene materiale ci abituiamo velocemente, consumando di conseguenza quel senso di gratificazione.
Quando parliamo di viaggi o altre esperienze, invece, la storia cambia: la gratificazione inizia ancora prima di vivere l'esperienza vera e propria, e i suoi effetti rimarranno parte di noi per il resto della nostra vita. Ma ci sono anche diversi altri benefici che il viaggio comporta.
Riduce lo stress
Il viaggio ci allontana dalla routine quotidiana, dandoci la possibilità di prenderci una pausa dalle responsabilità lavorative e dalle pressioni. Questo ci aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.
Un ambiente nuovo e stimolante può quindi di gran lunga migliorare il nostro umore e il nostro benessere generale.
Migliora la salute cardiovascolare
Esplorare nuove destinazioni spesso implica camminare di più e fare attività fisica, che sono essenziali per la salute del cuore.
Studi dimostrano che le persone che viaggiano regolarmente hanno un rischio inferiore di malattie cardiovascolari: questo anche perché il viaggio - come anticipato - limita lo stress e favorisce il recupero del benessere psicologico fondamentali per la salute del cuore.
Aumenta la creatività
Quando ci troviamo immersi in nuove culture e ci troviamo di fronte a nuovi paesaggi, siamo esposti a stimoli diversi dal solito. Questo può espandere il nostro modo di pensare e aumentare la nostra capacità di problem-solving.
La diversità delle esperienze vissute durante i viaggi può infatti potenziare la nostra creatività e favorire il pensiero laterale.
Ci aiuta a superare le nostre paure
Affrontare situazioni sconosciute e uscire dalla nostra zona di comfort può rafforzare la nostra resilienza e fiducia in noi stessi.
Superare piccoli ostacoli quotidiani in un ambiente nuovo ci insegna ad affrontare con più sicurezza anche le sfide della vita di tutti i giorni, ci aiuta a metterci in discussione e a confrontarci con il mondo esterno.
Ci rende persone migliori
Interagire con persone di culture diverse, infine, aumenta la nostra empatia e comprensione del mondo.
Viaggiare ci insegna ad apprezzare le diversità e a essere più aperti mentalmente.
Questo può renderci più tolleranti, rispettosi e propositivi verso nuove esperienze, contribuendo così alla nostra crescita personale.
Viaggi e lavoro: quando non riuscire a staccare è un segnale d'allarme
Non riuscire, invece, a staccare dalla vita quotidiana e a prendersi una pausa dal lavoro è sintomo che qualcosa non funziona.
Spesso le persone che non riescono a farlo soffrono letteralmente di stress cronico che le rende incapaci di rilassarsi e godersi il tempo libero.
Si tratta di persone eccessivamente dipendenti dal lavoro, che sentono il bisogno costante di essere produttivi.
Questo porta inevitabilmente all’insoddisfazione e a una mancanza di quel work-life balance necessario per il benessere fisico e mentale e a un senso di insoddisfazione e malessere generale.
Molto spesso dietro a tutto questo si nasconde anche un ambiente di lavoro tossico, che non valorizza il benessere dei dipendenti e che spinge sempre più al sovraccarico di lavoro.
In questo caso, le azioni da fare per combattere tutto questo sono diverse:
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Stabilire confini chiari, definendo orari di lavoro precisi da rispettare
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Pianificare pause regolari, tenendo in considerazione brevi periodi di riposo
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Praticare la mindfulness e il Niksen, per provare a ridurre lo stress
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Coltivare le proprie passioni, per distrarsi dal lavoro e trovare l’equilibrio giusto
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Imparare a dire di no, accettando il fatto di non poter sempre fare tutto
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Riflettere sulle proprie priorità, cercando di capire cosa è effettivamente più importante. La risposta dovrebbe sempre essere la propria salute mentale.
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Considerare di cambiare aria, se la cultura aziendale dove ci si trova è estremamente tossica. Trovare un contesto più salutare può fare una grande differenza.
