contratto lavoro

Già durante la fine del terzo anno, prima della Laurea è possibile fare colloqui di lavoro.

Il primo step fondamentale per prepararsi è quello di scrivere un buon curriculum, che riepiloghi in modo chiaro e sintetico chi siete, i vostri obiettivi, reparti in cui avete fatto tirocinio e inserendo magari qualche competenza acquisita (ad esempio: gestione del monitor multi-parametrico).

Come cercare lavoro

Per cercare lavoro io ho utilizzato due strategie, la prima è stata quella di iscrivermi su Alma Laurea, un database che l’Università di Bologna mette a disposizione degli studenti di modo che siano le aziende sanitarie a contattarli.

Un piccolo consiglio che mi sento di dare a chi, come me, è residente al sud Italia ma fisicamente vive nella città in cui studia, è quello di inserire il proprio domicilio, ad esempio Bologna nel mio caso, di modo che gli ospedali del territorio bolognese capissero che fisicamente io vivevo già lì sul posto.

In seconda battuta, consiglio di iscriversi su Linkedin, una piattaforma che consente di creare un profilo e di cercare lavoro (in contesti ospedalieri privati); tramite questo sito ho ricevuto la maggior parte delle offerte di lavoro.

Fissarsi degli obiettivi

Dopo aver fatto tutto ciò bisogna pensare effettivamente a dove si desidera lavorare, di modo che la vostra ricerca sia mirata quanto più possibile; io, ad esempio, ho risposto ad annunci su Linkedin che cercavano figure infermieristiche in contesti di tipo ospedaliero, escludendo le RSA, nel territorio dell’Emilia-Romagna e Milano.

Dopo qualche giorno, o talvolta dopo qualche ora, dall’invio della candidatura sarà l’azienda sanitaria a contattare telefonicamente il candidato, chiedendo in prima battuta di fissare un colloquio di approfondimento, per via telematica o in presenza.

Il colloquio in 3 step

Quasi tutti i colloqui da me affrontati sono stati effettuati in modalità telematica e generalmente si parte sempre con un momento dedicato al laureando per presentarsi; le domande più gettonate sono:

  • Perché hai scelto di fare l’infermiere?
  • Perché hai scelto di spostarti per studiare?
  • Saresti disposto a spostarti per lavorare (sia inteso la città che con l’auto)?
  • Perché vorresti lavorare da noi?
  • Parlami un po' dei tuoi tirocini…
  • Quale reparto ti è piaciuto di più, e quale di meno?
  • In quale reparto ti piacerebbe lavorare?

Lo scopo di questa prima fase di colloquio è quella di conoscere un po' il candidato, per cui il mio suggerimento è quello di essere tranquilli e sinceri rispetto a ciò che si vuole.

Generalmente, dopo questa prima fase, l’addetto alla selezione del personale dà una spiegazione generale della struttura, di cosa si occupano, numero di posti letto, organizzazione della turnazione di lavoro, presenza di mensa aziendale e di possibilità di alloggio gratuito temporaneo (3-4 mesi) per lavoratori residenti fuori regione.

In seguito, si passa all’effettiva proposta contrattuale, spiegando se il lavoro sarà a tempo determinato o indeterminato, lo stipendio lordo (annuale o mensile), eventuali bonus, tipo di contratto, livello di fascia con cui si inizia (per i neolaureati è livello D).

Dopo ci sarà lo spazio per eventuali dubbi, o curiosità da parte del candidato.

Durante il corso del colloquio è possibile che vengano poste delle domande di pertinenza infermieristica, per cui è bene essere pronti a questa evenienza, ma non è mai nulla di troppo specifico.

Alcuni esempi sono: parlami di cosa faresti se un paziente ha una reazione allergica ad un farmaco, oppure, cosa faresti se un paziente va intubato.     

Lo scopo di questo non è quello di “dare un voto” al candidato, ma di analizzarne le capacità di giudizio e ragionamento di fronte a possibili emergenze sul campo, per cui non è importante ripetere tutto come da manuale, ma dimostrare che si saprebbe affrontare nel modo corretto la situazione.

 

Foto di aymane jdidi da Pixabay