Infermiera si punge e contrae l'HIV

La notizia è dell'1 agosto, ma riguarda un infortunio sul lavoro che può accadere a tutti...

La notizia l'ho letta sul Resto del Carlino di Bologna ma online ci sono altre fonti che riportano tutti le stesse notizie.

In sintesi riportano:

  • l'infermiera si punge,
  • si reca al PS i giorni seguenti  
  • non può effettuare la profilassi perchè si è recata tardi al PS
  • non vengono fatti gli accertamenti immediatamente sul paziente (solo dopo 13 giorni)
  • l'infermiera è negativa al primo controllo, poi positiva ai successivi....

Accade alla terapia intensiva neonatale dell'Ospedale Maggiore di Bologna.

Conosco la realtà Ospedaliera del Bellaria-Maggiore e le procedure in caso di esposizione sono chiare, c'è il servizio preposto oppure il PS; il Maggiore è un palazzone e basta prendere l'ascensore per arrivare al PS.

Alla nostra collega è successo, è diventata positiva all'HIV, un evento drammatico.

Quanti di noi si sono punti e subito a guardare la cartella?

Chi non l'ha fatto almeno una volta? Be fortunati quei pochi che non ne hanno avuto bisogno.

Ma a quei pochi a cui non è ancora successo di pungersi e ai tanti che si sono già punti e a cui potrebbe ricpitare, leggiamo l'accaduto alla nostra collega come un monito per tutti:

La puntura di un ago usato comporta l'esposizione ad un agente biologico potenzialmente mortale, si devono obbligatoriamente attivare tutte le procedure presenti in Azienda.

Se lavoriamo in casa di cura o ambulatori o altro la procedura più semplice è una: andare il prima possibile al Pronto Soccorso.

 

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