La comparsa dei tumori sta avvenendo sempre di più in età giovanile il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato importanti novità durante un talk show sulla prevenzione oncologica da Casa Sanremo, sottolineando l'impegno del Ministero nell'adattare le strategie di screening e diagnosi precoce a questa nuova realtà.
Il cancro colorettale (CRC) è una delle principali cause di mortalità per cancro in tutto il mondo e tradizionalmente si riteneva una malattia che colpiva principalmente gli anziani, negli ultimi anni si è assistito a un allarmante aumento dei casi di cancro colorettale a esordio precoce (EO-CRC), diagnosticato in individui di età inferiore ai 50 anni.
Il monitoraggio dei casi di tumore e l'analisi epidemiologica conferma lo sviluppo sempre più precoce dei tumori.
Questo fenomeno rappresenta una sfida significativa per la comunità medica, in quanto le strategie di screening e diagnosi precoce attualmente in uso sono principalmente rivolte alla popolazione di età superiore ai 50 anni.
Lo screening è l'esecuzione di test semplici che consentono di avere un indizio sulla presenza del tumore e quindi la necessità di approfondimenti per rilevarlo precocemente e avere maggiori possibilità di cura.
Per quanto riguarda il tumore alla mammella il Ministero sta lavorando per allargare la fascia di età da sottoporre a screening, abbassando l'età minima e ampliando quella massima. Questa decisione è motivata dalla necessità di intercettare precocemente i tumori che si sviluppano in donne sempre più giovani e con malattie che hanno una maggiore aggressibvità.
Stesso discorso vale per il tumore al polmone, un altro "big killer" che spesso viene diagnosticato in fase avanzata. La diagnosi precoce con lo screening, in questo caso, può fare la differenza, offrendo ai pazienti la possibilità di interventi chirurgici risolutivi.
EO-CRC: caratteristiche e sfide
L'EO-CRC (cancro colorettale a esordio precoce) presenta caratteristiche cliniche e biologiche distinte rispetto al CRC a esordio standard (SO-CRC), diagnosticato in individui di età superiore ai 50 anni. Gli EO-CRC tendono a svilupparsi nel colon sinistro o nel retto, mostrano un'istologia più aggressiva e hanno una maggiore probabilità di metastatizzare.
Le cause di questo aumento dell'incidenza di EO-CRC sono ancora in gran parte sconosciute, ma si ipotizza che fattori ambientali, come la dieta occidentale, l'inattività fisica e l'abuso di alcol, possano svolgere un ruolo significativo.
Una delle principali sfide nella gestione dell'EO-CRC è la diagnosi tardiva. Poiché i sintomi spesso non si manifestano fino a quando la malattia non è in uno stadio avanzato, la maggior parte dei pazienti viene diagnosticata quando il tumore si è già diffuso ad altri organi, compromettendo la prognosi e la qualità della vita.
L'importanza dello screening personalizzato
Per affrontare l'epidemia di EO-CRC, è fondamentale sviluppare strategie di screening personalizzate che tengano conto dei fattori di rischio specifici per i giovani adulti. Abbassare l'età di screening a 45 anni, come raccomandato dall'American Cancer Society, potrebbe non essere sufficiente per identificare i casi di EO-CRC che si sviluppano in individui ancora più giovani.
La ricerca di nuovi biomarcatori e la comprensione dei meccanismi biologici alla base dell'EO-CRC sono cruciali per identificare gli individui a rischio e sviluppare strumenti di screening non invasivi ed efficaci.
Un aspetto fondamentale da considerare è l'"età" del tumore, ovvero il tempo trascorso dalla prima cellula neoplastica all'invasione o alla formazione di metastasi a distanza.
Mentre nel SO-CRC si stima che questo processo richieda in media 5-10 anni, nei casi di EO-CRC diagnosticati in individui molto giovani, è possibile che lo sviluppo del tumore sia più rapido.
La definizione dell'"età" del tumore negli EO-CRC potrebbe fornire informazioni preziose sulla biologia e l'aggressività della malattia, aiutando a personalizzare le strategie di screening e trattamento.
Il Ministro Schillaci ha lanciato un appello alla popolazione, sottolineando l'importanza di superare le barriere culturali e la paura che spesso frenano le persone dal sottoporsi agli screening. "Non bisogna avere paura di fare uno screening: se lo scopriamo in tempo evitiamo di avere una malattia più grave", ha dichiarato il Ministro.
Per concludere
L'aumento dell'incidenza di EO-CRC rappresenta una sfida urgente per la salute pubblica. Le nuove strategie di screening e diagnosi precoce sono supportate da una crescente attenzione alla ricerca scientifica e all'innovazione tecnologica.
In particolare, lo studio delle caratteristiche biologiche dei tumori a esordio precoce, come il cancro colorettale, e l'identificazione di nuovi biomarcatori, sono fondamentali per sviluppare strumenti diagnostici sempre più precoci e personalizzati.
La lotta contro il cancro richiede un approccio integrato, che coinvolga non solo le istituzioni e i professionisti sanitari, ma anche i cittadini. La consapevolezza, la prevenzione e la diagnosi precoce sono le armi più efficaci per sconfiggere questa malattia.
Approfondimento:
- Articolo di Cell: “Età” del tumore nel cancro colorettale ad esordio precoce
