Che viaggiare ci fa stare bene non è più una novità. Per questo non c'è da meravigliarsi se, anno dopo anno, le nuove tendenze travel hanno sempre più che fare anche con il benessere fisico e mentale. Se lo scorso anno si parlava di Sleep Tourism, tra le tendenze più chiacchierate del 2025 c’è lo Yogking, un’attività che fonde due pratiche apparentemente lontane tra loro: lo yoga e il trekking.
Ciò che viene fuori da questa mescolanza è un’esperienza di movimento consapevole nella natura capace di rigenerare corpo e mente, abbracciando il concetto di slow travel che tanto piace alle nuove generazioni. Vediamo allora di cosa si tratta.
Cos'è lo Yogking e perché va di moda
Già alla fine del 2024 lo Yogking era una delle tendenze 2025 chiacchierate e previste per il nuovo anno.
Al cambiare dei tempi, infatti, cambiano anche le priorità delle persone e il modo in cui i viaggiatori e le viaggiatrici intendono il viaggio stesso. Ciò che si va cercando sempre di più sono le esperienze autentiche, dove per autenticità si intende vivere un posto in modo genuino e senza troppi fronzoli, goderselo a fondo per generare ricordi significativi e non solo foto da postare sui social.
É così che nasce lo Yogking, una pratica tutta nuova che mette insieme l'attività fisica tipica del trekking con la meditazione dello yoga. Il risultato? Uno sport (se così si può chiamare) che ha a cuore sia la salute fisica sia quella mentale.
Avventura e introspezione, natura ed ego, scoperta e crescita: questi sono tutti elementi che caratterizzano una sessione di Yogking. Molto semplicemente, seguire questo trend significa andare alla ricerca di destinazioni dove fare trekking su sentieri immersi nella natura incontaminata e alternare la camminata escursionistica a sessioni di yoga all'aria aperta.
Parlare di trekking con qualche esercizio di stretching nel mezzo sarebbe però un errore. Si tratta infatti di un’esperienza pensata per abbinare i benefici del camminare in natura a quelli legati alla consapevolezza del respiro e del movimento. Il fine ultimo è sempre lo stesso: riconnettersi con sé stessi.
Perché tutti vogliono provare lo Yogking
La ragione di tanto interesse, specie tra la Gen Z, è semplice e ha a che fare con due delle tendenze più forti degli ultimi tempi.
Abbiamo infatti da un lato il bisogno di stare nella natura e rallentare in un mondo che va sempre più veloce, e dall’altro la voglia di provare esperienze che uniscano attività fisica e benessere mentale.
Lo Yogking risponde a tutto questo. Per di più, parliamo anche di un’attività facilmente adattabile e accessibile: si può praticare in gruppo, da soli o con una guida, ad alta o bassa intensità, e non servono attrezzature particolari, se non abbigliamento comodo e tappetino da portare con sé.
È poi anche un modo diverso per riscoprire il nostro territorio con occhi nuovi, e dare nuovo significato a scorci e sentieri già conosciuti.
Quali sono i benefici dello Yogking
Quello che rende lo Yogking così interessante è, come anticipato, il miscuglio dei benefici di yoga e trekking, che si amplificano a vicenda. Questi sono i principali.
Rinforzare il corpo
Il trekking aiuta a tonificare gambe, glutei e schiena. Lo yoga, dal suo canto, distende i muscoli e favorisce elasticità e postura.
Il risultato è un’attività completa ma gentile, adatta anche alle persone non particolarmente allenate.
Ridurre ansia e stress
Camminare in natura abbassa i livelli di cortisolo. Lo yoga stimola il sistema parasimpatico, quello del rilassamento.
L’unione delle due pratiche rende quindi questa esperienza un vero antidoto naturale contro ansia, tensioni e stanchezza mentale.
Migliorare la respirazione e la concentrazione
Nel trekking spesso si cammina senza pensare a come si respira. Lo Yogking, invece, porta attenzione al respiro durante il movimento, aiutando a sincronizzarlo con i propri passi, migliorando ossigenazione e concentrazione.
Nelle pause di yoga, poi, gli esercizi di respirazione mirati possono potenziare ancora di più questo effetto.
Favorire la connessione con la natura
Praticare yoga su un prato o al cospetto di una montagna cambia completamente la percezione dell’esperienza.
Ci spinge infatti a osservare ciò che ci circonda, a fermarci sul serio e a riconoscere i segnali del nostro corpo in relazione all’ambiente naturale.
Rendere il trekking più sostenibile
Fare Yogking significa poi anche camminare con consapevolezza, rispettare i luoghi attraversati e adottare uno stile di viaggio più responsabile, anche se ci troviamo praticamente dietro casa. In poche parole, ci riporta al concetto di sostenibilità.
Dove fare Yogking in Italia
Lo Yogking si può praticare davvero dappertutto, o comunque ovunque ci sia un sentiero da percorrere e uno spazio per potersi fermare e stendere il proprio tappetino. Vanno quindi bene boschi, parchi naturali e ogni location di montagna. In Italia, di questi luoghi straordinari in natura di certo non ne mancano.
Se vuoi quindi provare ad abbracciare anche tu questo trend, puoi farlo ovunque tu sia.
Qualche consiglio su dove iniziare? Eccotene qui 3.
Dolomiti: tra laghi alpini e cime Patrimonio UNESCO
Le Dolomiti sono il paradiso per tutte le persone che amano l’escursionismo in natura e le attività all’aria aperta. Anche lo Yogking, quindi, può trovare da queste parti la sua location perfetta.
Il sentiero che porta al Lago di Braies o quelli che conducono alle Tre Cime di Lavaredo, ad esempio, sono tutti ottimi luoghi per chi cerca percorsi panoramici e dagli scorci ineguagliabili.
Appennino Tosco-Emiliano: tra verde e tranquillità
Per chi ama i luoghi particolarmente ameni, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano offre itinerari tra boschi e praterie d’alta quota.
In particolare, i dintorni del Lago Santo Modenese sono perfetti per una pausa yoga sulle sue sponde.
Etna e Madonie: nel bel mezzo della natura siciliana
Spostandoci in Sicilia, anche qui i posti dove fare Yogking non mancano. In particolare, potrai trovare due location spettacolari dove coniugare natura e spiritualità. Il primo è l’Etna, dove tra antiche colate laviche e boschi meravigliosi non ti sarà difficile riconnetterti con il mondo naturale. Il secondo è il Parco delle Madonie, un altro posto ricco di sentieri panoramici alcuni dei quali ancora poco battuti.
A questo punto, hai tutte le informazioni necessarie per approfondire l’argomento o provare da te questa esperienza. Non devi far altro che scegliere da dove iniziare!
