Affrontare le difficoltà e le sfide che ogni giorno possono presentarsi è una questione di forza di volontà, di coraggio. In Finlandia tutto ciò prende il nome di Sisu, un termine che non trova corrispondenza in altre lingue del mondo e che possiamo definire come una specie di grinta che spinge ad agire.
Vediamo insieme di cosa si tratta e come applicare questo concetto nella quotidianità.
Cos'è la Sisu: significato e origine storica della parola
Il termine Sisu pare abbia radici molto antiche. Secondo alcune fonti, nel 1745 un vescovo finlandese l'avrebbe usata per indicare la parte del nostro corpo dove si originano i sentimenti più forti. Poi, durante la Guerra d'Inverno tra Unione Sovietica e Finlandia, questa parola trovò applicazione proprio per sottolineare la forza d'animo del popolo finlandese, forza con la quale si esortavano i combattenti ad agire nel nome del loro onore.
La Sisu, come scrisse allora una rivista statunitense, è "un insieme di spavalderia e coraggio, di ferocia e tenacia, una capacità di continuare a lottare quando la maggior parte della gente si sarebbe già arresa, e di lottare con la volontà di vincere".
La Sisu, dunque, è qualcosa che vive nelle viscere, in ciò che ci tiene in piedi quando tutto il resto crolla. Non ha una vera traduzione in italiano: potremmo avvicinarla a concetti come tenacia, perseveranza o resilienza, ma nessuno di questi le farebbe giustizia.
Questo termine significa andare avanti nonostante tutto, senza garanzie, senza conforto, solo perché è giusto così. Quando durante la Guerra d'Inverno del 1939 i finlandesi vinsero lo fecero anche se in minoranza e con minori risorse, semplicemente resistendo con la volontà di non lasciarsi schiacciare.
La Sisu è stata il loro carburante, e oggi, anche se non siamo in trincea, può essere anche il nostro nell’affrontare le nostre piccole o grandi battaglie quotidiane.
Allenare la Sisu per migliorare la propria forza di volontà
Parlare di forza di volontà e resilienza oggi può sembrare banale e superficiale, visto che soprattutto il concetto di resilienza è sbandierato in ogni dove e anche in modo poco appropriato.
Tra Sisu e resilienza, però, c’è una differenza sottilissima. La resilienza è la capacità di tornare in piedi dopo una caduta. Sisu invece vuol dire andare avanti anche quando sei già a terra, senza sapere se ti rialzerai. È uno scatto di coraggio che viene direttamente dallo stomaco, una scelta che fai quando non hai più motivi razionali per farla. E proprio per questo ha un valore profondo ed è sempre vincente.
Come esercitare la Sisu nel quotidiano, dalle piccole azioni alla crescita personale
Esercitare la Sisu nel nostro quotidiano può aiutarci ad affrontare e vincere le nostre piccole o grandi battaglie, sia al lavoro sia nella vita privata.
Allenarla, infatti, ci aiuta a spingerci oltre i nostri limiti e a superarli, a prendere decisioni difficili, a mantenere il focus sui nostri obiettivi senza mai perdere la fiducia o credere di non essere abbastanza.
Tutto questo, in un'epoca come la nostra dove ogni incertezza ed emozione è amplificata dal mondo digitale e dalla società delle performance, è dannatamente necessario.
Ecco allora qualche esercizio pratico per migliorare giorno dopo giorno la nostra forza di volontà e riconfermare la nostra ragione d'essere, il nostro ikigai.
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Scegliamo una piccola scomodità, ogni giorno
I finlandesi allenano la Sisu con l’avantouinti, il nuoto invernale nei laghi ghiacciati. Questo serve per concentrarsi sul qui e ora e per fortificare corpo e mente. Se non abbiamo voglia di fare una doccia gelata, tuttavia, possiamo comunque fare qualcosa che consideriamo più scomodo o difficile e che spesso evitiamo.
Potrebbe essere svegliarsi molto presto oppure uscire a correre anche quando non abbiamo voglia.
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Affrontiamo le cose invece di evitarle
La procrastinazione è la nemica della Sisu. Ogni volta che evitiamo un compito è come se stessimo dubitando della nostra possibilità di riuscita o stessimo cedendo alla pigrizia, accantonando la nostra forza di volontà.
Agendo, invece, possiamo renderci conto di quanto sia semplice fare qualsiasi cosa grazie a impegno e determinazione.
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Abbracciamo la difficoltà, non solo il risultato
Il bello del viaggio non è solo la destinazione, ma anche il percorso che porta fino a lì. La stessa cosa vale per la Sisu. Allenandola, saremo capaci di apprezzare ogni attimo che ci porta al raggiungimento del nostro obiettivo, anche quando alla fine non c’è nessun premio.
L’obiettivo infatti è spesso trovare senso nello sforzo e non solo nel traguardo.
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Circondiamoci di silenzio e natura
I finlandesi, si sa, hanno un rapporto molto forte con la natura e con il silenzio. Anche questo fa parte della Sisu. Camminare in un bosco, spegnere le notifiche senza paura di rimanere sconnessi, stare mezz’ora senza parlare: tutto questo ci aiuta a educare la mente a restare presente.
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Impariamo a convivere con le emozioni
Sisu non è negare la fatica o il dolore, ma convivere e accettare tutte le emozioni senza fuggire. L’accettazione è qualcosa di potentissimo, e ci aiuta ad andare avanti nonostante tutto.
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Facciamo ciò che ci piace senza raccontarlo a nessuno
In un mondo dove tutto viene condiviso, fare qualcosa solo per sé è un atto rivoluzionario.
La Sisu è silenziosa, non cerca like. Allenarla significa imparare ad agire per sé, senza bisogno di applausi esterni o approvazione.
Il coraggio silenzioso della Sisu
Viviamo in un tempo in cui tutto deve essere facile, veloce, piacevole, performante. E invece dovremmo imparare a capire che ci sono momenti in cui solo la fatica può salvarci e in cui la determinazione è più forte di ogni altra cosa.
Allenare la Sisu può aiutarci a scoprire o riscoprire una parte di noi, quella che può aiutarci a superare ogni difficoltà anche quando tutto sembra vacillare. Ogni persona possiede questa parte, basta solo sapere come tirarla fuori.
