Gestione delle urinocolture per prevenire l'uso eccessivo di antibiotici

L'uso eccessivo e inappropriato di antibiotici è un problema crescente in ambito sanitario, con conseguenze potenzialmente gravi per i pazienti. Un esempio significativo è rappresentato dalla gestione delle infezioni del tratto urinario (UTI) in pazienti con catetere vescicale a permanenza.

Questo articolo illustra un approccio multidisciplinare alla gestione delle urinocolture, volto a ottimizzare l'uso degli antibiotici e a migliorare la sicurezza del paziente.

Cateteri urinari a permanenza e colonizzazione batterica

Un catetere urinario a permanenza è un dispositivo medico utilizzato per drenare l'urina dalla vescica. Tuttavia, la sua presenza favorisce la colonizzazione batterica del tratto urinario, i quali aderiscono alla superficie del catetere formando biofilm, una struttura microbiotica che protegge il batterio rendendoli resistenti agli antibiotici.

La colonizzazione batterica può portare alla batteriuria, ovvero la presenza di batteri nelle urine. Distinguere tra batteriuria asintomatica (CA-ASB) e infezione del tratto urinario (CA-UTI) è fondamentale per evitare l'uso inappropriato di antibiotici.

CA-ASB vs CA-UTI

La CA-ASB è una condizione comune nei pazienti con catetere, spesso non accompagnata da sintomi. Al contrario, la CA-UTI si manifesta con sintomi specifici e richiede un trattamento antibiotico.

Trattare la CA-ASB con antibiotici è generalmente inappropriato e può comportare rischi significativi per il paziente, tra cui:

  • Infezioni da Clostridioides difficile
  • Sviluppo di resistenze antibiotiche
  • Effetti collaterali dei farmaci

Raccolta del campione di urina da catetere permanente

Per garantire la qualità del campione di urina e l'accuratezza dei risultati diagnostici, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni riportate di seguito:

Procedura:

  1. Igiene delle mani: Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, asciugarle con un asciugamano pulito e indossare guanti monouso sterili.
  2. Preparazione del catetere:
    • Chiudere il flusso di urina dal catetere utilizzando un clamp sterile per circa 30 minuti.
    • Disinfettare accuratamente la superficie del catetere con una soluzione antisettica.
    • Utilizzando una siringa sterile, pungere il catetere e aspirare la quantità di urina necessaria.
    • Se il catetere è dotato di un hub per il prelievo, utilizzare una siringa sterile per aspirare l'urina direttamente dall'hub.
    • Importante: Non prelevare l'urina dalla sacca di raccolta e non disconnettere il catetere dalla sacca.
  3. Trasferimento nel contenitore:
    • Aprire il contenitore sterile evitando di toccare l'interno, trasferire l'urina dalla siringa al contenitore sterile.
    • Chiudere il contenitore avvitando saldamente il tappo, evitando di toccare l'interno.
  4. Riempimento della provetta:
    • Se necessario, sollevare la copertura adesiva presente sul tappo del contenitore e inserire la provetta con il tappo rivolto verso il basso.
    • Esercitare una leggera pressione sulla provetta per consentire l'aspirazione automatica dell'urina.
    • Una volta riempita, rimuovere la provetta dal contenitore.
  5. Identificazione del campione:
    • Applicare un'etichetta sulla provetta e scrivere in modo chiaro e leggibile nome, cognome e data di nascita del paziente.
    • Se è stata richiesta sia l'urinocoltura che l'esame urine completo, ripetere i punti 4 e 5 con la seconda provetta.
  6. Consegna del campione entro 2 ore dalla raccolta.

Vantaggi di un approccio multidisciplinare

Un programma di gestione delle urinocolture mira a:

  • Ottimizzare l'esecuzione delle urinocolture, eseguire il test solo in presenza di indicazioni cliniche appropriate.
  • Prevenire la contaminazione, raccogliendo, conservando e processando i campioni di urina in modo da minimizzare il rischio di contaminazione.

L'implementazione di tali programmi ha dimostrato di ridurre significativamente il numero di urinocolture inappropriate, il trattamento eccessivo della CA-ASB e l'incidenza di CA-UTI, senza compromettere la sicurezza del paziente.

Elementi chiave di un programma di gestione delle urinocolture

  • Analisi delle pratiche attuali, valutare l'appropriatezza delle richieste di urinocoltura e l'aderenza alle linee guida.
  • Formazione del personale, educare medici, infermieri e altro personale sanitario sull'importanza della corretta gestione delle urinocolture.
  • Definizione di criteri chiari, stabilire criteri specifici per l'esecuzione delle urinocolture e l'interpretazione dei risultati.
  • Monitoraggio continuo, valutare l'efficacia del programma e apportare modifiche se necessario.

Un approccio multidisciplinare alla gestione delle urinocolture è essenziale per promuovere l'uso appropriato degli antibiotici, ridurre le resistenze e migliorare la cura del paziente.

Sitografia:

 

  Foto di Mikhail Nilov

 

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