Le Ferite Traumatiche e il Ruolo dell'Infermiere

Le ferite traumatiche rappresentano un vasto e complesso campo di intervento nell'ambito dell'assistenza sanitaria, richiedendo un'approfondita comprensione delle diverse tipologie di lesioni, dei relativi trattamenti e delle attività dell'infermiere coinvolto nella gestione di tali casi.

Quando le ferite traumatiche vengono trattate in modo rapido e accurato, la morbilità e i costi possono essere significativamente ridotti. 

Cosa sono esattamente le ferite traumatiche?

Le ferite traumatiche rappresentano una realtà dolorosa e spesso imprevista che può colpire chiunque, in qualsiasi momento. Queste lesioni possono derivare da incidenti stradali, cadute, lesioni sportive o situazioni violente, e possono avere un impatto significativo sulla vita di una persona.

In termini semplici, si tratta di danni o lesioni che si verificano sulla pelle, sui tessuti o sugli organi del corpo a seguito di un evento traumatico.

Questi eventi possono essere causati da forze esterne che superano la capacità di resistenza del nostro corpo, provocando danni fisici.

Diversi fattori, come il ritardo tra la lesione e il trattamento, il grado di contaminazione, l'estensione e la profondità della ferita e il meccanismo della lesione, influenzano il trattamento e la prognosi e sottolineano l'importanza di un approccio specifico per il paziente. (1)

È importante sottolineare che la gestione delle ferite traumatiche richiede spesso un approccio multidisciplinare, difatti, gli infermieri collaborano con medici, chirurghi, radiologi e altri professionisti sanitari per garantire una valutazione completa e una pianificazione di cura adeguata.

In molti casi, il trattamento può richiedere interventi chirurgici o procedure diagnostiche avanzate, come la tomografia computerizzata o l'ecografia.

La Classificazione delle Ferite Traumatiche

La corretta classificazione delle ferite traumatiche è essenziale per la pianificazione e l'attuazione di un trattamento efficace.

Prima di effettuare un’analgesia o un’anestesia va effettuata una valutazione completa, compresa quella della funzionalità neuro vascolare.

L’ispezione visiva accurata della profondità e della lunghezza della ferita e la palpazione minimizzeranno il rischio di non riconoscere la presenza di corpi estranei o di lesioni tendinee o nervose. (2)

Le ferite traumatiche possono essere suddivise in tre diverse categorie principali in base alla gravità, alla natura della lesione e al tipo di trauma:

1. Ferite Aperte

Le ferite aperte coinvolgono una rottura della superficie cutanea, consentendo la comunicazione tra l'ambiente esterno e i tessuti interni.

Queste ferite possono variare in gravità e tipologia:

  • semplici escoriazioni,
  • ferite da taglio,
  • ferite da arma da fuoco.

La gestione di tali ferite richiede un'attenzione particolare per evitare infezioni e promuovere la guarigione.

L'esplorazione di una ferita traumatica è necessaria se c'è un sospetto di danno ai vasi sanguigni o ai nervi, con attenzione alle fratture e allo sbrigliamento del tessuto devascolarizzato e alla rimozione di materiale estraneo. (3)

2. Ferite Chiuse

Le ferite chiuse, invece, non coinvolgono una rottura visibile della pelle, ma possono comunque causare danni ai tessuti sottostanti.

Queste lesioni possono manifestarsi come:

  • ematomi,
  • contusioni,
  • lesioni muscolari.

La valutazione accurata di ferite chiuse è fondamentale per escludere lesioni sottostanti più gravi e pianificare il trattamento adeguato.

3. Ferite Penetranti

Le ferite penetranti coinvolgono la penetrazione di un oggetto estraneo nei tessuti corporei.

Queste ferite possono derivare da:

  • traumi da punta (come coltelli o spilli),
  • proiettili,
  • schegge.

La gestione di ferite penetranti richiede competenze specifiche, in quanto possono comportare danni ai tessuti profondi e ai visceri.

L'Approccio dell'Infermiere nella Gestione delle Ferite Traumatiche

Gli infermieri sono spesso i primi operatori sanitari a stabilire un contatto con i pazienti affetti da ferite traumatiche. Il loro ruolo è cruciale in ogni fase del processo di gestione, che può essere suddiviso in una serie di passaggi chiave:

1. Valutazione Iniziale

La valutazione iniziale è il punto di partenza nella gestione di una ferita traumatica.

Gli infermieri devono infatti stabilire il meccanismo del trauma e valutare la gravità del sanguinamento.

Inoltre, è importante raccogliere informazioni sull'anamnesi del paziente, inclusi eventuali problemi medici preesistenti e farmaci in uso.

La valutazione iniziale dovrebbe essere condotta con calma per ridurre l'ansia del paziente e fornire un'immagine chiara del quadro clinico.

2. Controllo del Sanguinamento

Il controllo del sanguinamento è una priorità immediata.

Il sanguinamento arterioso è facile da riconoscere a condizione che sia evidente, difatti, se è nascosto alla vista può portare a un profondo shock emorragico inaspettato. In questo caso può essere necessaria l’esplorazione precoce. (3)

Gli infermieri devono essere preparati a gestire il sanguinamento attivo mediante la compressione diretta della ferita, l'applicazione di bendaggi emostatici o, in casi estremi, la pressione digitale su un punto di pressione.

La rapidità e l'efficacia dell'intervento possono fare la differenza tra la vita e la morte in alcune situazioni.

3. Pulizia e Preparazione della Ferita

Dopo il controllo del sanguinamento, è essenziale procedere alla pulizia e alla preparazione della ferita. Questo passo è fondamentale per prevenire l'infezione e promuovere la guarigione.

Il rischio di infezione nelle ferite traumatiche è ridotto da un'adeguata pulizia e sbrigliamento delle ferite con rimozione di qualsiasi tessuto devitalizzato e materiale estraneo. (3)

Si prosegue poi con il lavaggio attraverso una soluzione fisiologica sterile e l'applicazione di un antisettico. Difatti, l'uso di tecniche asettiche è cruciale per ridurre al minimo il rischio di contaminazione.

4. Copertura e Protezione

Una volta pulita, la ferita deve essere medicata e coperta con un bendaggio sterile. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria la sutura o la chirurgia per chiudere la ferita in modo adeguato.

La scelta del tipo di bendaggio dipenderà dalla tipologia di ferita e dalla presenza o meno di corpo estraneo.

Sebbene non ci siano chiare evidenze che la profilassi antibiotica prevenga le infezioni di ferita nella maggior parte dei pazienti in pronto soccorso, questa potrebbe avere un ruolo rilevante in una popolazione selezionata di pazienti e in caso di ferite ad alto rischio.

Questa, dovrebbe essere somministrata per 3-5 giorni e se utilizzata, la profilassi antibiotica dovrebbe iniziare prima della manipolazione tissutale, essere efficace contro i patogeni probabilmente coinvolti ed essere somministrata attraverso vie che consentono di raggiungere rapidamente un adeguato livello ematico. (2)

N.B. se è presente una grave contaminazione, è indicata la profilassi antibiotica ad ampio spettro e la profilassi del tetano. (3)

5. Monitoraggio Continuo

Il monitoraggio continuo è essenziale per valutare la risposta del paziente al trattamento e rilevare tempestivamente eventuali complicanze.

Gli infermieri devono osservare i segni vitali del paziente, controllare la circolazione nella zona interessata e valutare la sensibilità. Ogni segno di deterioramento deve essere affrontato con immediatezza.

Ferite Traumatiche Specifiche

Ogni tipo di ferita traumatica presenta sfide e considerazioni specifiche. Alcune delle situazioni più comuni in cui gli infermieri possono trovarsi coinvolti sono:

Ferite da Taglio

Le ferite da taglio possono variare in profondità e lunghezza. La gestione di tali ferite può richiedere la sutura o il ricorso a colla chirurgica.

È importante eseguire una valutazione accurata per determinare la necessità di punti di sutura e per minimizzare le cicatrici. Gli infermieri devono anche monitorare attentamente tali ferite per prevenire infezioni.

Ferite da Proiettile

Le ferite da proiettile, spesso associate a traumi da arma da fuoco, possono causare danni estesi ai tessuti sia interni che esterni. Gli infermieri, in questo caso, dovranno stabilire il percorso del proiettile e valutare l'estensione dei danni.

Queste ferite richiedono una gestione chirurgica accurata e una valutazione dei danni viscerali associati.

Ferite da Bruciature

Le ferite da bruciature richiedono una valutazione specifica della profondità e della superficie colpita. La gestione iniziale di queste ferite coinvolge il raffreddamento della lesione con acqua fredda e il controllo del dolore.

In seguito, la valutazione accurata della profondità della bruciatura e la pianificazione del trattamento, come la copertura con innesti cutanei, diventano fondamentali.

Innovazioni e Nuove Tecnologie

Il campo della gestione delle ferite traumatiche continua a evolversi grazie a nuove tecnologie e innovazioni.

Gli infermieri devono rimanere aggiornati sulle migliori pratiche e sulle nuove tecniche e dispositivi che possono migliorare la qualità delle cure prestate ai pazienti. Alcune delle innovazioni più rilevanti includono:

Bendaggi Avanzati

Nuovi tipi di bendaggi, come i bendaggi emostatici e i bendaggi a base di idrogel, possono contribuire a promuovere la guarigione e a ridurre il rischio di infezioni.

Questi materiali possono essere utili in situazioni in cui le ferite sono difficili da coprire con bendaggi tradizionali.

Terapie Topiche

I progressi nelle terapie topiche, come le creme e gli unguenti per la guarigione delle ferite, hanno migliorato notevolmente l'efficacia del trattamento.

In questo caso si dovrà essere a conoscenza di queste opzioni e delle relative indicazioni per garantire una gestione ottimale delle ferite.

Telemedicina

La telemedicina tende ad offrire nuove opportunità nella gestione delle ferite traumatiche, consentendo il monitoraggio a distanza delle ferite e relative medicazioni e la consulenza con specialisti permettendo quindi di seguire i pazienti nelle fasi successive alla dimissione.

Conclusioni

La gestione delle ferite traumatiche richiede un approccio collaborativo e multidisciplinare, ma gli infermieri svolgono un ruolo centrale in questo processo, dalla valutazione iniziale alla cura delle ferite, all'educazione del paziente e al monitoraggio costante.

La loro competenza nell'assistenza di base, la capacità di valutazione e la rapidità di pensiero e nell’agire sono fondamentali per garantire un trattamento efficace e una ripresa ottimale per i pazienti.

Inoltre, come per ogni cosa, gli infermieri devono rimanere aggiornati sulle migliori pratiche e sfruttare le nuove tecnologie per migliorare costantemente la qualità delle cure prestate alle persone affette da ferite traumatiche.

Bibliografia

  1. Devriendt N, de Rooster H. Initial Management of Traumatic Wounds. Vet Clin North Am Small Anim Pract. 2017 Nov;47(6):1123-1134. doi: 10.1016/j.cvsm.2017.06.001. Epub 2017 Aug 4. PMID: 28781058.

  2. Valutazione e preparazione delle ferite [Sezione di libro] / aut. Reeder Timothy // Tintinalli's Medicina D'Urgenza, L'essenziale / aut. libro Meckler David M. Cline - O. John Ma - Rita K. Cydulka - Stephen H. Thomas - Daniel A. Handel - Garth D.. - [s.l.] : Piccin, 2013. - Vol. Terza Edizione.

  3. Leaper DJ. Ferite traumatiche e chirurgiche. BMJ. 2006 Mar 4;332(7540):532-5. doi: 10.1136/bmj.332.7540.532. PMID: 16513711; PMCID: PMC1388134.

 

Foto di Corey Ryan Hanson da Pixabay

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