Quando si ricovera un paziente viene sempre chiesto se è allergico a qualche farmaco o alimento, ma un paio di episodi recenti suggeriscono che se viene chiesto a una persona "lei ha delle allergie a farmaci" e risponde di no, potrebbe ignorare l'importanza di episodi più leggeri.
Un caso è capitato a un nostro collega il paziente è andato in sala operatoria e ha avuto una reazione all'antibiotico fatto durante l'induzione.
Fortunatamente nulla di serio, antistaminico più cortisonico, e si è tutto risolto.
Successivamennte, al telefono, la figlia riferì che si ricordava che con un antibiotico per il mal di gola era diventato tutto rosso...
Il problema è che molto spesso quando sentiamo un collega che racconta un episodio del genere ti viene subito da pensare che a me non capiterà mai; e invece... sono andato per mettere un perfalgan a un paziente e gli ho chiesto:
- "lei è allergico a qualche farmaco"
- "No, non ho allergie"
Ogni tanto far come san Tommaso e ficcarci il naso è cosa buona e giusta, ho insistito:
- "Ma sa questo è paracetamolo quello della tachipirina lei ha mai avuto reazioni quando prende la pastiglia per la febbre?"
- "Si, l'ultima volta sono diventato rosso e mi ha dato fastidio, ma io non sono un allergico e mi è bastato non prenderle più..."
I sintomi (tratto da Wikipedia):
Le allergie sono caratterizzate da una risposta infiammatoria agli allergeni; locale o sistemica.
I sintomi locali tipici sono:
- Naso: rigonfiamento delle mucose nasali starnuti e scolo liquido (rinite allergica).
- Occhi: arrossamento e prurito della congiuntiva (congiuntivite allergica). Quasi costantemente è un fenomeno di accompagnamento della rinite allergica.
- Vie aeree inferiori: irritazione, broncocostrizione, attacchi d'asma.
- Pelle: dermatite allergica come eczemi, orticaria, neurodermite (parzialmente) e dermatite da contatto.
La risposta allergica sistemica è detta anche "anafilassi" e a seconda del livello di severità, può causare reazioni cutanee, broncocostrizione, edema, ipotensione fino allo shock anafilattico con possibile insorgenza di coma, a volte letale.
Nel mio piccolo posso suggerire due cose per la sicurezza del paziente e nostra:
la prima è di tipo burocratico e vicino alla voce allergie aggiungere qualcosa del tipo "reazione di rossore eritemi o altro a farmaci" e la seconda è di indagare, noi stessi quando siamo i primi a somministrare un farmaco in reparto di chiedere al paziente se ha avuto reazioni di rossore macchie sulla pelle o altro al farmaco generico a farmaci dal nome commerciale diverso ma principio attivo identico.
Foto di Steve Buissinne da Pixabay
Bibliografia
