Hai mai pensato se esiste un'età minima o massima in cui fare attività fisica o se tutte le malattie impediscono alla persona di fare attività fisica?
L'impostazione all'attività fisica inizia ancora prima di imparare a camminare e ha un ruolo importantissimo sul futuro della vita delle persone, la pandemia del COVID-19 con la necessità del lockdown ha portato ad un aumento della sedentarietà pericoloso.
La sedentarietà determina un aumento di peso, quindi una riduzione dell'attività fisica perchè si è più stanchi per fare ogni cosa e di conseguenza, il sovrappeso stesso favorisce la sedentarietà e l'aumento di peso, si crea un circolo che si ripete e solo con determinazione e costanza si può interrompere.
Le linee di indirizzo sono un documento ufficiale realizzato dagli esperti della prevenzione per evitare l'equazione "sedentarietà = obesità = malattie".
Personalmente ho avuto modo di constatare di persona l'effetto della pandemia e nel 2020 guardando la bilancia ho visto che il sovrappeso era senza controllo e che sicuramente era la causa principale dei dolori alle gambe o la fatica a fare le scale.
Quindi quando ho visto il documento del Ministero della Salute "LINEE DI INDIRIZZO SULL’ATTIVITÀ FISICA: Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie" non ho resistito dal leggerlo.
Il documento affrotna le diverse fasce d'età dai bambini, adolescenti, adulti e anziani e donne in gravidanza o allattamento, ma anche le varie patologie come ad esempio:
- bambini affetti da patologie croniche
- persone con diabete mellito tipo
- persone con malattie cardio-cerebrovascolari
- persone con neoplasie
- donne con carcinoma mammario
- persone con neoplasie del colon
- persone con neoplasie della prostata
- persone con malattie respiratorie
- persone con patologie psichiatriche.
L'attività fisica ha un effetto benefico ed è vitale per tutti.
Il documento non è perfetto e sono dubbioso quando riporta l'affermazione che dovrebbe essere il Medico di Medicina Generale (MMG), il medico di famiglia, a consigliare l'attività fisica alla persona con patologie croniche, vero che è il responsabile del rilascio del certificato ma è il medico specialista, Cardiologo, Oncologo, Geriatra, Pneumologo che conosce bene lo stadio della malattia e il MMG potrebbe essere titubante sul rilascio di un certificato per andare in una palestra pubblica.
Mentre i medici specialisti potrebbero rilasciarlo e fare advocacy e vederne i risultati positivi.
Le linee di indirizzo identificano come destinatari della formazione tutti coloro che a vario titolo possono avere un ruolo nella promozione della salute e dell’attività fisica come strumento di benessere, prevenzione e terapia.
Operativamente ci vedo molti suggerimenti pratici da mettere in atto, perchè il documento offre le basi concettuali per realizzare opuscoli informativi che potrebbero essere il primo passo per divulgare l'attività fisica in persone con patologie croniche e magari un giorno vedere ospedali che si organizzano per consigliare corsi di "ginnastica" specifici alla dimissione del paziente "e se sembra impossibile, allora si può fare (cit.Bebe Vio)".
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Foto di Mohamed Hassan da Pixabay