Eutanasia: aperta la raccolta firme per il Referendum abrogativo

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hospice qualita di vitaDal 1 luglio al 30 settembre è aperta la raccolta firme per aderire al Referendum che aprirà le porte all’eutanasia legale in Italia.

L'eutanasia in Italia è possibile solo se viene modificato un articolo della legge italiana e l'Associazione Luca Coscioni sta raccogliendo le 500.000 firme per poter mettere in mano la modifica della legge ai cittadini Italiani con il Referendum.

Si può firmare nei tavoli appositi collocati in tutti Italia, ma anche negli uffici del proprio comune di Residenza e negli studi di avvocati e notai che hanno aderito.

La proposta dell'Associazione Luca Coscioni è andata alla ribalta dei media per alcuni casi, adesso vuole consentire a tutti di avere la possibilità di accedere all'eutanasia senza che si debba passare un processo penale.

Sono state raccolte oltre 100.000 firme ma è necessario arrivare a 500.000 per poter avere il Referendum abrogativo.

Oggi in Italia possono porre fine alle loro sofferenze solo i pazienti per cui risulti sufficiente l’interruzione delle terapie, e la Corte costituzionale ha chiarito che l’aiuto al suicidio non è punibile nel caso in cui la persona che lo richiede sia tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale.

Dobbiamo ricordarci che lasciar morire una persona perchè si sospendono le terapie vuol dire aumentare la sofferenza nel fine vita.

Le terapie per il controllo del dolore sono sempre più diffuse ma ci sono persone con patologie irreversibili che arrivano ad avere dolori intollerabili, oppure pazienti che sono impossibilitati ad assumere autonomamente un farmaco (a causa di SLA, di una tetraplegia, metastasi e tanto altro) e sono tenuti in vita indipendentemente dalla loro volontà.

Nel nostro Paese in molti non hanno la possibilità di scegliere, e di chiedere un aiuto medico attivo per la morte volontaria, perché il nostro codice penale vieta l’omicidio del consenziente (art. 579 c.p).

L’eutanasia attiva è vietata dal nostro ordinamento sia nella versione diretta, in cui è il medico a somministrare il farmaco eutanasico alla persona che ne faccia richiesta, sia nella versione indiretta, in cui il soggetto agente prepara il farmaco eutanasico che viene assunto in modo autonomo dalla persona.

Il Parlamento in tutti questi anni non è mai riuscito a discutere di eutanasia legale, nonostante una proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 e due richiami della Corte costituzionale, ecco perchè l’Associzione ha deciso di dare la parola ai cittadini con il Referendum.

Il quesito referendario: si pone l’obiettivo di introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’art. 579 c.p. che punisce l’omicidio del consenziente.

Articolo 579 c.p. e relative abrogazioni referendarie

Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nell’articolo 61. Si applicano le disposizioni relative all’omicidio [575-577] se il fatto è commesso:

  1. Contro una persona minore degli anni diciotto;
  2. Contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per un’altra infermità o per l’abuso di sostanze alcooliche o stupefacenti;
  3. Contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno [613 2].

Se il quesito venisse approvato lascerebbe intatte le tutele delle persone più vulnerabili, ma darebbe la possibilità a chi ne ha bisogno di scegliere un fine vita consapevole, controllato, sereno e privo di sofferenze.

Il Referendum porterebbe ad un cambiamento radicale e se da un lato restituirebbe al paziente un diritto di scelta dall'altro richiederebbe un cambiamento culturale e organizzativo a livello del Sistema Sanitario Nazionale.

Per sapere dove firmare visita il sito ufficiale del referendum link.

Il referendum è realizzato dall'Associazione Luca coscioni con il sostegno di tantissimi associazioni e partiti link.