Ho conosciuto Savino qualche hanno fa quando di ritorno dal salento mi sono fermato a Barletta per conoscere i colleghi di Nursetimes.org, il giornale online con cui collabora.
Savino Petruzzelli, infermiere di Sala Operatoria presso l’ospedale “mons. R. Dimiccoli” di Barletta e consigliere provinciale dell’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche della BAT), presenta la sua candidatura al consiglio Comunle del comune di Barletta (BT).
Tre domande per conoscere meglio Savino.
Per quali motivi hai deciso di intraprendere questa strada?
Tutto è nato dall'idea di unire forze, competenze, professionalità e idee per il bene di Barletta e dei barlettani.
Quest’anno è fondamentale per Barletta, credo che avere una guida che faccia prevenzione della salute alla cittadinanza e la promuova, ricordando l’importanza ed il valore degli infermieri nei momenti di gestione ed organizzazione delle cure sia un elemento di valore.
Il confronto, la collaborazione, l'iniziativa, la diversità sono fonti di ricchezza e crescita; con questi valori mi accingo ad entrare attivamente in campagna elettorale: come cittadino della porta accanto, ma anche come professionista, con le mie conoscenze e competenze.
Mi impegnerò per migliorare un territorio che può offrire molto alla comunità.
Savino hai già avuto modo incontrare i cittadini?
Per anni sono rimasti fermi a guardare quello che non andava ed ora non ne possono più.
Io ho deciso di muovermi in prima persona, di conoscere per decidere!
Ho seguito con interesse il lavoro del movimento "La buona politica" fondato dall’ex sindaco Francesco Salerno, e sono orgoglioso quest'anno di sposarne il programma, e di candidarmi come consigliere per sostenere il candidato sindaco Mino Cannito.
Ho avviato la mia campagna elettorale utilizzando l’hashtag #barlettanelcuore perché penso che prendersi cura di Barletta e dei suoi cittadini sia una competenza tipica degli infermieri, la caratteristica della nostra professione.
E’ fondamentale promuovere la buona qualità di vita del cittadino attraverso sistemi culturali e valori di riferimento, altrettanto basilare è il pieno rispetto dei valori del malato, considerando che per esprimere la propria autonomia è necessario che la persona abbia a disposizione tutte le informazioni utili sulla propria situazione e sulle prospettive di cura e di assistenza.
Dobbiamo prendere a cuore la salute dei cittadini bisognosi di cure e non, mettendo al centro la persona, i suoi bisogni, la sua importanza clinica, morale, sociale e quella della sua famiglia e di chi ci vive accanto a loro nei momenti più difficili dell’esistenza”.
Se il 10 giugno dovessi essere eletto?
Ci sarà tanto da fare.
Aiutare le persone fragili, in modo particolare quelle gli anziani, con un piano specifico.
Attuare programmi di prevenzione della salute (manovre di disostruzione delle vie aeree, utilizzo dei defibrillatori in caso di arresto cardiocircolatorio, corsi sulle dipendenze patologiche da alcool, smartphone, gioco d’azzardo, fumo) negli asili nido e nelle scuole elementari, medie e superiori.
Favorire l'istituzione della figura dell’infermiere scolastico e, come pionieri, di un “Pronto Soccorso Sociale” affidandolo direttamente ad associazioni di infermieri per supporto e assistenza a disabili ed anziani in difficoltà”.