Il tabagismo è l'abitudine o la dipendenza dal fumo di tabacco, la regione Toscana ha redatto una linea guida che evidenzia l'impegno e le risorse messe in campo.
A gennaio 2015 è stata pubblicata la linea guida che analizza il tabagismo e la emergente sigaretta elettronica nelle caratteristiche come le personalizzazioni per diversi dosaggi di nicotin a ecc...
Tanti i progetti della regione toscana in una guerra che sembra persa in partenza, ma se nessuno interviene allora sicuramente non ci sarà alcuna possibilità.
Quando si inizia a fumare?
A casa propria come un dono di famiglia o nelle scuole per emulazione, la linea guida evidenzia che verso gli adolescenti c'è ancora tanto spazio di intervento ma soprattutto si abbassa l'età di inizio fra gli 11 e 15 anni.
La sigaretta elettronica che è un consumo di nicotina emergente non è sfuggita alla regione che ha iniziato il monitoraggio e lo studio di strategie.
Le implicazioni sanitarie della sigaretta elettronica non mi sembrano molte ad oggi e riporto dalla linea guida:
Alcune indicazioni per gli operatori sanitari:
• non ci sono al momento dati scientifici per approvare l’uso della sigaretta elettronica come metodo per smettere di fumare;
• si raccomanda che gli operatori sanitari ricordino e seguano sempre e comunque le attuali linee guida basate sull’evidenza scientifica per il trattamento del tabagismo: quindi, il primo consiglio per ogni fumatore è smettere di fumare e ogni fumatore deve essere informato sull’esistenza di farmaci e programmi di trattamento efficaci che possono aiutarlo nella cessazione del fumo;
• l’uso della sigaretta elettronica può essere valutato in casi selezionati (e pertanto, a livello individuale, ma non a livello di popolazione), all’interno di un percorso medico-guidato di disassuefazione dal fumo di tabacco, finalizzato a una possibile strategia di riduzione del rischio (per esempio, in fumatori con grave comorbilità psichiatrica, malattie neoplastiche in stadio terminale, storia di dipendenza da fumo di tabacco non rispondente a ripetuti interventi farmacologici e comportamentali di dimostrata efficacia);
• gli utilizzatori della sigaretta elettronica dovrebbero essere informati dei danni alla salute (biologico, e/o di dipendenza fisica e comportamentale) la cui entità è ancora oggetto di studio;
• ai fumatori concomitanti di sigaretta elettronica e di sigaretta tradizionale, ricordare che l’obiettivo prioritario è quello di usare la sigaretta elettronica per smettere di fumare la sigaretta tradizionale prima possibile. L’uso concomitante di sigarette tradizionali ed elettroniche va scoraggiato, perché crea una situazione instabile che spesso lascia insoddisfatto il fumatore, che ritorna quindi a fumare esclusivamente tabacco.
• agli utilizzatori esclusivi di sigaretta elettronica, raccomandare di interromperne l’uso, poiché gli effetti sulla salute dell’uso a lungo termine non sono noti;
• alle donne in gravidanza e ai pazienti che hanno avuto da poco un evento coronarico acuto, in mancanza di studi sui rischi della sigaretta elettronica, va scoraggiato l’uso;
• agli ex-fumatori e ai non fumatori, gli operatori sanitari dovrebbero assolutamente scoraggiare l’uso della sigaretta elettronica, per i suoi effetti irritanti e le potenzialità di creare dipendenza;
• non è possibile escludere che l’uso della sigaretta elettronica in ambienti confinati sia nocivo per la salute dei soggetti esposti non fumatori, in particolare quelli potenzialmente più suscettibili (bambini, donne in gravidanza, anziani, pazienti con malattie respiratorie e cardiovascolari croniche).
Il lavoro da fare per ridurre il tabagismo soprattutto fra i giovani è moltissimo, la linea guida riporta i progetti realizzati dalla regione e i riferimenti normativi.
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