Dal 20 al 22 marzo 2025, il PalaCongressi di Rimini ha ospitato il terzo Congresso nazionale della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), un evento di rilevanza nazionale che ha visto la partecipazione di circa 5.000 professionisti del settore.
Il congresso, dal titolo "Infermiere³ – Innovazione, sfide e soluzioni", ha rappresentato un'occasione di confronto e dibattito sulle tematiche cruciali per il futuro della professione infermieristica.
Un evento di portata nazionale sull'Innovazione, la formazione e il futuro della professione
L'evento, patrocinato dal Ministero della Salute e dal Ministero dell'Università e della Ricerca, ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali di spicco.
L'apertura del congresso è stata caratterizzata dalla sfilata dei 102 Ordini provinciali e interprovinciali, un momento solenne che ha preceduto i saluti del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e il ricordo commosso di Emma Carli, recentemente scomparsa.
La presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli, ha pronunciato un discorso che ha suscitato grande emozione e partecipazione.
"Gli infermieri sono quelli che i problemi li risolvono e non li creano. Gli infermieri sono da sempre qui, nel cuore del Servizio Sanitario Nazionale, a farlo pulsare, ad offrire soluzioni per problemi complessi, a muovere tutte e sei le facce del cubo per trovare l’equilibrio migliore per il sistema salute,"
La presidente FNOPI ha sottolineato anche il ruolo centrale degli infermieri nel sistema sanitario e rivendicando la necessità di un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano la professione.
"Mai più scelte non condivise! Mai più schiacciati da soluzioni appiattite sulle esigenze di una sola parte! Mai più dall’alto verso il basso, ma insieme! Insieme per ragionare, costruire e decidere!".

Richieste, proposte per il futuro e molti contenuti
La FNOPI ha chiesto al governo e alle istituzioni di consolidare le misure già adottate, come la regolamentazione della libera professione e l'introduzione di indennità, con atti normativi strutturali.
In un contesto sanitario in rapida evoluzione, la libera professione infermieristica sta guadagnando sempre più interesse tra i professionisti, dimostrando una tendenza in controtendenza rispetto ad altre forme di esercizio professionale. La "libertà", insita nella definizione stessa di questa attività, consente agli infermieri di esprimere appieno la propria professionalità e il proprio ingegno imprenditoriale, spesso con una visione innovativa e fuori dagli schemi tradizionali.
Questo dinamismo è supportato da importanti novità normative, come la Legge 49/2023 sull'equo compenso e la Legge 56/2023, che ha convertito il DL 34/2023 relativo al vincolo di esclusività. Inoltre, la Legge di Bilancio 2024 (Legge 207/2024) ha modificato i limiti di reddito da lavoro dipendente per l'accesso al regime forfettario, aprendo nuove possibilità per i liberi professionisti. Si assiste, infine, alla nascita di nuove forme associative che superano i modelli organizzativi obsoleti.
Tra le proposte, l'avvio delle lauree magistrali specialistiche e la riduzione del carico di compiti routinari sugli infermieri, affidandoli a figure di supporto. Inoltre, è stato presentato e regalato a tutti i partecipanti il nuovo codice deontologico che presenta novità interessanti, in particolare ho trovato rivoluzionario l'articolo 15 dal titolo "Cura dei curanti" in cui viene affermato che gli infermieri si prendono cura dei propri colleghi, familiare e delle loro persone di riferimento offrendo supporto e assistenza; promuovendo i principi di altruismo e solidarietà professionale con l'obiettivo di creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo.
Oltre ai dibattiti in plenaria, il congresso ha offerto numerose attività formative, spazi espositivi e momenti di intrattenimento.
I partecipanti hanno potuto visitare il "Villaggio della formazione in simulazione", l'"Experience Area" e il Museo Internazionale dell'Arte Filatelica Infermieristica.

Le sfide del settore sanitario, tra cui l'aumento delle dimissioni, la carenza di personale e la necessità di innovazione, richiedono un cambio di paradigma e un nuovo approccio strategico che valorizzi il ruolo degli infermieri e li coinvolga attivamente nelle decisioni che riguardano il futuro del sistema sanitario.

