Il protocollo di ricerca è lo strumento che trasforma un'idea di ricerca infermieristica in un progetto reale.
Se decidi di realizzarlo devi aver presente che ha delle caratteristiche ben precise, deve essere riproducibile e deve essere considerato una macchina dove entrano dei dati ed escono dei risultati, imput e output.
Il protocollo di ricerca dovrebbe essere utilizzato ogni volta che si rilevano dei dati in ambito ospedaliero, compresa la tesi che risponde anche alle classiche domande: chi, cosa, come, quando, dove e perchè.
Il protocollo, nella sua realizzazione, deve essere riproducibile perchè?
La prima caratteristica che deve avere una ricerca scientifica, essere riproducibile perchè se ciò che hai scritto nessun'altro riesce a realizzarlo allora stai facendo qualcosa d'altro, cucina, pittura ma non ricerca.
E' riproducibile vuol dire che un altro infermiere se lo vuole applicare deve riuscire a realizzarlo.
Nel contesto di un reparto il vantaggio è che procede bene anche quando non sei presente personalmente, si può ripetere nel tempo cosicchè l'anno succesivo si possano anche confrontare i dati per fare analisi con dati più significativi.
Un protocollo deve essere rigido come una macchina automatica: entrano i dati e ne escono i risultati; e come una macchina può avere delle pause delle verifiche intermedie.
Guardando la struttura del protocollo è chiaro che ha capo e coda e che deve prevedere tutte le fasi di lavorazione e analisi dei dati e se si esce dal protocollo la macchina deve essere revisionata.
Il protocollo andrebbe utilizzato ogni volta che si raccolgono dei dati e soprattutto se si raccolgono dei dati nelle Aziende Sanitarie.
Quindi, dalle tesi agli studi su iniziativa del singolo che affrontano progetti di studi osservazionali a studi sperimentali.
Uno studio clinico, una ricerca sul campo anche il semplice studio osservazionale è una zona di frontiera e chi lo realizza ha fatto una ricerca bibliografica e vuole aggiungere qualcosa in più che non ha trovato. Questo a volte richiede strumenti nuovi e non comporta che chi realizza una ricerca sia infallibile, l'idea di infallibilità è adatta solo per i non addetti ai lavori.
Il protocollo di ricerca deve essere chiaro e leggibile, i termini tecnici vanno bene ma non i tecnicismi o il linguaggio strettamente di settore, dato che dovrà essere letto ed approvato anche da i “non addetti ai lavori” come il responsabile dell'URP.
Il protocollo dovrebbe avere una struttura minima fatta così:
- Indice
- Introduzione (raccontare lo stato dell'arte la bibliografia e perchè è utile lo studio)
- Obiettivi dello studio, lo scopo delllo studio, uno o due obiettivi seri e misurabili
- Criteri di selezione, su chi rilevate i dati e su chi non li rilevate chiamati anche criteri di inclusione e di esclusione
- Disegno dello studio, dovete scegliere bene, cosa fate osservate o sperimentate? Qui descrivete le fasi operative con cui realizzate il vostro studio
- Dati clinici, Che dati rilevate?, Che strumento utilizzate?
- Criteri di valutazione dell'intervento oggetto di studio Non dite mai di avere il 100% di qualcosa, significa fallimento. Mi spiego se pretendete che siano raccolti il 100% dei questionari ai pz che hanno una certa patologia o che accedono ad una determinata struttura... be o mentite o siete diventati pazzi per inseguire fino all'ultimo utente. Scegliete un valore più basso e confacente alla vostra esperienza 80-90% vanno bene.
- Valutazione statistica, che analisi statistica fate sui vostri dati?
- Consenso Informato, se raccogliete i dati con questionari ricordate il modulo di consenso.
- Scheda raccolta dati, la scheda che utilizzate
- Bibliografia, elenco della bibliografia
- Responsabile, chi risponde dello studio e i sui recapiti
Oppure anche una struttura più complessa dipende dalla portata del lavoro che organizzate:
- Indice
- Razionale dello studio, in questo caso l'introduzione la chiamiamo razionale dello studio, perchè vogliamo essere più tecnici e riteniamo che lo studio sia importante.
- Background, la bibliografia scientifica nel dettaglio, cosa hanno trovato
- Razionale dello studio, il motivo scientifico per cui è necessario il nostro studio è che la bibliografia precedente non ha dato.
- Obiettivi dello studio,obiettivi da raggiungere con questo studio
- Disegno dello studio
- Disegno dello studio, descrizione dettagliata dello studio che volete realizzare, se lo studio è complesso riferirsi alla bibliografia e riportare esattamente.
- Centro, Se lo studio è multicentrico allora deve essere inclusa la sede con i recapiti per essere contattati.
- Popolazione in studio, popolazione target
- Criteri di inclusione/esclusione
- Rilevazione dati
- Fasi operative, se il progetto richiede diverse fasi di lavorazione tipo 1°fase formazione del personale, 2° reclutamento 3° analisi ecc.. le fasi vanno descritte e se possibile fare una flow chart.
- Criteri di valutazione dell'intervento oggetto di studio, tempo e quantità, definiscono se continuare se lasciare o se è concluso.
- Ad esempio la formazione si conclude ad aprile, il reclutamento di 10 soggetti a maggio, a settembre si deve srrivare a 40 altrimenti fine progetto.. perchè..
- Analisi statistica
- Quale analisi farete sui vostri dati
- Consenso Informato
- Bibliografia
- Allegati
Infine, ricordo che questo scritto sono chiacchiere in libertà, utili per la riflessione e per avere una traccia delle parole chiave da cercare su internet o sui testi.
Difficilmente troverete ciò che cercate già pronto, ma se avete pazienza e fantasia lo costruirete, fare ricerca può richiedere anni di pazienza.
L'avvento delle IA o AI, come si preferisce, consente di avere risposte interessanti ed aggiornate sui modelli di ricerca validati.