Lo studio in vitro cerca di riprodurre le condizioni di utilizzo del connettore a pressione neeedleless free connector o NFC identifica dei residui di alcol isopropilico che passa all'interno del tappino a pressione.
Secondo lo studio durante l'utilizzo i NFC possono essere contaminati all'interno durante le normali operazioni di utilizzo o molto facilmente se non hanno un tappino protettivo, i tappini con disinfettante più performanti hanno all'interno un disinfettante a base alcolica.
Lo studio pubblicato nel gennaio 2024 su "Infection Control & Hospital Epidemiology" 12;45(5):576–582. doi: 10.1017/ice.2023.285 dal titolo "In vitro assessment of isopropanol leakage from antiseptic barrier caps into commonly used needleless connectors" ci offre un modello che può essere riprodotto in ogni laboratorio.
Gli autori Camille Boissière, Astrid Bacle, Romain Pelletier, Diane Le Bouedec, Thomas Gicquel, Yves Lurton, Brendan Le Daré hanno fatto una riproduzione di quanto accade nel quotidiano degli infermieri che gestiscono le fleboclisi.
Punti di forza
- Lo studio era ben progettato e condotto
- Gli autori hanno valutato un'ampia gamma di NC e ABC disponibili sul mercato europeo
- Lo studio ha scoperto che la perdita di isopropanolo dipendeva dal tipo di NC utilizzato, ma non dal tipo di ABC
- Gli autori hanno evidenziato un potenziale problema di sicurezza con gli ABC che potrebbe non essere ben noto ai medici
Debolezze
- Lo studio era limitato a un ambiente in vitro
- Gli autori non hanno valutato l'esposizione dei pazienti all'isopropanolo
- Non è chiaro quanto sia grave il rischio di perdita di isopropanolo
Nel complesso
Questo è uno studio importante che evidenzia un potenziale problema di sicurezza con gli ABC. Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare l'esposizione dei pazienti all'isopropanolo e il rischio di perdita di isopropanolo.
Nel frattempo i medici devono tenere presente che durante l'uso dei tappini protettivi (ABC) c'è un'esposizione all'isopropanolo.
Vista la necessaria protezione dai rischi di infezione intravascolare, gli autori consigliano che sia prestata una maggiore attenzione nelle popolazioni più fragili come quella pediatrica e neonatale.
