Gli antisettici sono sostanze chimiche che hanno un'attività antibatterica, il loro uso sulle ferite infette deve essere ponderato bene perchè come risposta ad ogni sostanza chimica che li danneggia i batteri possono produrre forme resistenti.
L'associazione infermieristica AISLeC è impegnata nella divulgazione infermieristica con le Wound Care Pills, e con il documento "Ferita, Infezione e Antimicrobici: Quale scelta e modalità d’uso dell’antisettico nella gestione delle lesioni infette nella pratica clinica" nel documento danno delle indicazioni per il corretto utilizzo degli antisettici di uso più frequente.
L'uso responsabile degli antisettici non è semplice, perchè le aree necrotiche sono naturalmente colonizzate, ma non per questo causano infezione e possono essere rimosse anche senza l'uso di antisettici.
L'identificazione poi di una ferita colonizzata richiede di fare un colturale con la tecnica di levine.
Il documento riprende i principali antisettici di uso comune:
- Soluzioni a base di cloroderivati
- Soluzione acquosa clorexidina gluconato 0,05%
- Soluzione acquosa di Povidone (PVP) - iodio 7,5%
- Soluzione Perossido di idrogeno o acqua ossigenata 3%
- Soluzione di propil-betaina 0,1% e poliesanide (PHMB) 0,1%
L'utilizzo responsabile di antisettici richiede di saper rispondere a domande come:
- Come si usa un antisettico: lavaggio o impacco?
- Quanto tempo deve durare l’impacco?
- L’antisettico va risciacquato?
- Per quanto tempo posso utilizzare l’antisettico?
- Posso alternare l’impiego di diversi antisettici?
Se non hai una risposta alle domande devi leggere il wound care pills che trovi nella pagina dedicata.
Una precisazione:
Leggendo l'elenco degli antisettici ho avuto un dubbio sullo iodio Povidone soluzione acquosa, perchè pensavo di non averlo in reparto, poi ho scoperto che la soluzione acquosa non esiste è una contraddizione in termini, perchè lo iodio non è solubile in acqua, ma esiste la soluzione NON alcolica, che non contiene alcol isopropilico o alcol etilico (le soluzioni alcoliche sono utilizzate in sala operatoria) ma soprattutto non c'è il segnale "infiammabile".
Ho cercato anche iodopovidone al 7,5% perchè io ho quello al 10% e ho pensato di doverne chiedere uno specifico invece ho scoperto che una soluzione al 7,5% di iodopovidone corrisponde alla soluzione al 10% di iodio libero ed è la percentuale che spesso è indicata sulle confezioni. Per maggiori chiarimenti puoi scaricare i documenti di AIFA aggiornati al 2020 come il foglietto illustrativo del Betadine o la scheda del riassunto delle caratteristiche del prodotto.
In copertina foto di WikiImages da Pixabay di escherichia coli