L'infermiere, il conflitto interiore e l'EBN

Il conflitto interiore dell'infermiere: tra regole e necessità

L'infermiere si trova spesso di fronte a un dilemma: seguire le regole e i protocolli o agire in base alle necessità del paziente, anche se questo significa discostarsi dalle procedure standard. Questo conflitto interiore, spesso negato, è una costante nella professione infermieristica.

Due approcci a confronto

Possiamo immaginare due infermieri, A e B, che si trovano di fronte alla stessa situazione: un paziente che necessita di idratazione ma ha le vene difficili da reperire. L'infermiere A, seguendo le regole, richiederà un CVC (catetere venoso centrale), con i relativi rischi e tempi di attesa.

L'infermiere B, invece, opterà per un'ipodermoclisi, una soluzione più rapida e meno invasiva. Chi ha agito correttamente?

EBN: una possibile soluzione?

L'Evidence Based Nursing (EBN) si propone di guidare le decisioni cliniche basandosi sulle migliori evidenze scientifiche disponibili. Tuttavia, l'EBN presenta dei limiti, soprattutto in ambito infermieristico, dove la pratica è ricca di variabili e sfumature difficili da quantificare.

L'eccessivo peso dato alla statistica nell'EBN rischia di soffocare la condivisione di esperienze e intuizioni cliniche, fondamentali per la crescita professionale. Inoltre, la mancanza di studi specifici su molte pratiche infermieristiche rende difficile applicare l'EBN in modo rigoroso.

Come superare il conflitto?

La consapevolezza di questo conflitto interiore è il primo passo per superarlo. L'infermiere deve essere in grado di valutare criticamente le evidenze scientifiche, integrandole con la propria esperienza e le esigenze del paziente.

L'EBN può essere uno strumento utile, ma non deve essere l'unico criterio guida. La condivisione di esperienze, il confronto con i colleghi e la formazione continua sono essenziali per sviluppare un approccio clinico equilibrato e consapevole.

 

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