La traumatologia pediatrica nel terzo millennio

Sala operatoria ortopediaQualche giorno fa ho presentato il corso di traumatologia pediatrica su infermieriattivi e mi aveva colpito il fatto che fosse completo ed esaustivo.

Per cui ho pensato di scrivere una mail con tre domande al dott. Gino Rocca il direttore della Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica per comprendere meglio la chirurgia ortopedica pediatrica.

Le tre domande che gli ho posto erano:

  • Quali sono gli elementi che contraddistinguono la moderna traumatologia pediatrica? 
  • La traumatologia pediatrica e controllo del dolore, quale tipo di approccio? 
  • Le ultime novità della traumatologia pediatrica, cosa ci riserverà il futuro?

E mi ha descritto l'ortopedia che verrà:

Che dire, effettivamente negli ultimi 30 anni , con il progredire delle innovazioni ed il miglioramento costante dei materiali ed il continuo progresso scientifico, hanno influenzato l’inquadramento e la scelta delle terapie nelle patologie ortopediche pediatriche.  Inutile ricordare l’aumento della traumatologia pediatrica negli anni, dovuto al cambiamento degli stili di vita , ad esempio con un incremento importante dei bambini che praticano attività sportive e l’utilizzo di mezzi di locomozione , assai più pericolosi.

Negli  anni ’60, ad esempio l’utilizzo del gesso era la priorità assoluta nel trattamento delle fratture e di certe patologie malformative, nel  tempo il progresso ha relegato l’apparecchio gessato in casi selezionati per far posto all’approccio chirurgico .  Apparentemente potrebbe sembrare un aumento dell’aggressività terapeutica, ma decisamente no, in  quanto ci permette di ridurre i tempi di trattamento e migliorare la guarigione.

Importante è stato il progressivo coinvolgimento dei genitori , migliorando il più possibile gli spazi ospedalieri attivando attività, quali aree ludiche personalizzate e non ultimo la scuola.

Certamente è importante ricordare l’alta professionalità dei colleghi anestesisti, che ci permettono di assistere e curare i pazienti pediatrici , controllando il dolore in tutte le fasi dell’evento traumatico.

Il futuro è vicino, oramai utilizziamo quotidianamente, con la collaborazione costante di ingegneri , sistemi computerizzati che ci premettono di studiare i casi ed elaborare soluzioni terapeutiche sempre più precise , ( stampa 3D e ricostruzioni virtuali ).

In conclusione, possiamo affermare che il progresso ci aiuterà sempre più nell’approccio alla traumatologia pediatrica, senza dimenticare l’importanza che i giovani ortopedici oltre ad avere notevole dimestichezza con le piattaforme informatiche moderne, debbano avere nella loro formazione le basi storiche della disciplina.

Che dire “inutile costruire bene il tetto della casa , se non abbiamo delle solide fondamenta”.

Un caloroso grazie per la preziosa disponibilità al Dott. Gino Rocca direttore Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica

Foto di Sasin Tipchai da Pixabay 

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