Il legame che unisce le persone agli animali è antico, il legame al proprio animale domestico è ancora più forte dato che è un compagno di vita, che condivide la quotidianità.
Il cucciolo passerà tutta la sua vita con il padrone, lo vede come la sua famiglia e la cosa è reciproca.
Anche facendo parte della famiglia però, ci sono luoghi dove inostri amici quadrupedi non possono entrare.
Ormai sempre più locali ne consentono l'accesso: negozi, ristoranti, hotel e anche diverse spiagge, le strutture sanitarie invece pare non prendano neanche in considerazione la cosa.
Gli animali che accedono alle strutture sanitarie sono spesso addestrati, ma perchè non ammettere anche gli animali che fanno parte della vita del paziente?
Di seguito 6 punti dove vengono illustrati essenzialmente cosa significa portare gli amici a quattro zampe nelle strutture sanitarie:
1. Il legame che unisce le persone con gli animali domestici
Gli animali sono molto importanti nella vita di tutti coloro che lo tengono con se, ma questo affetto è ancora più forte quando la persona si trova a condividere la quotidianità solo con il suo cane, gatto o coniglietto, o chi per essi.
Vivere con gli animali ha un effetto molto benefico, portare a passeggio il cane è sempre un esercizio fisico. In più aiuta sicuramente a socializzare, tanti si fermano a coccolare il cane, oppure si conoscono altre persone che hanno a loro volta un cane. Ci sono diversi studi che provano che per questi motivi le persone sono portate a stare meglio più a lungo.
Ma i benefici sono anche immediati, giocare e coccolare gli animali rende felici.
2. L'interazione con l'animale ha un effetto calmante
Quando si viene ricoverati in ospedale, le sensazioni sono diverse, ma la calma è sicuramente difficile da mantenere, per diversi fattori come la malattia, il luogo e le persone estranee non aiutano. Se il cucciolo che sta con noi nella vita di tutti i giorni potesse anche lui farci visita, la situazione cambierebbe.
Ci sarebbe un ondata di affetto e allegria che scaccerebbe via le sensazioni negative.
Le sensazioni positive aiutano a rilassarsi e di conseguenza si abbassano la pressione sanguigna e il battito cardiaco.
3. L'interazione con gli animali può ridurre il dolore
La terapia assistita con gli animali è una co-terapia per aiutare a ridurre il dolore. Sono stati fatti diversi studi e sono stati dimostrati effetti positivi. Chi ha conseguito la co-terapia, dopo un intervento, ha utilizzato meno antidolorifici.
Coccolare l'animale aiuta a distrarsi e mette in circolo nel corpo umano diversi ormoni che riducono lo stress e favoriscono il buon umore, e al dolore non ci si pensa più.
4. In ambiente sanitario sono state già inserite 3 tipi di terapie assistete con animali
Da molto tempo i cani vengono addestrati per aiutare l'uomo, anche in ambito sanitario.
Ci sono cani addestrati per non udenti, assistono il padrone in quanto sono le sue orecchie, e lo avvertono.
Ci sono i cani addestrati per aiutare i non vedenti nella vita di tutti i giorni.
E poi ci sono cani che, insieme a specialisti, assistono le persone affette de disturbi psicologici o disailità fisiche.
Questi cani sono indispensabili quotidianamente per certe persone e di grandissimo aiuto in terapie temporanee per altre.
5. Visita di animali domestici
Per far entrare l'animale domestico come visitatore gli ospedali dovrebbero avere delle procedure specifiche di accertamento, dove il veterinario può controllare anche la documentazione dell'animale.
Servirebbero apposite aree dove è possibile fare i controlli prima di farli entrare nell'area sanitaria.
Gli infermieri e gli operatori sanitari però dovrebbero avere altre 2 o 3 paia di occhi o sapere come intervenire se il comportamento dell'animale dovesse farsi aggressivo o semplicemente non idoneo a rimanere in quello che è un ambiente sanitario, tranquillo e ordinato.
Per quanto riguarda le strutture a lungo termine come le case di cura o gli istituti, gli animali avrebbero più tempo per adattarsi per essere tenuti come animali domestici, ma dovrebbero comunque essere sottoposti a controlli continui e regolari.
Ovviamente ci sarebbero aree off limit dove essere tenuti lontami come la cucina.
6. Il rischio di infezione
Gli animali sono sempre stati tenuti lontani dagli ospedali perchè l'idea è quella d un ambiente "sterile", sappiamo che non è esattamente così. Oggi si sa che gli animali domestici non sono un rischio neanche per quelle persone affette da immunodeficienza.
Ci saranno sempre zone dove l'animale è meglio che non entri, dove ci sono gli strumenti, come ad esempio ambienti chirurgici, quello si che sarebbe assolutamente vietato. Ma sono molte le zone dove potrebbe esserci un accesso più libero.
La pet therapy sta facendo molti passi avanti grazie ai tantissimi volontari in Italia e nel mondo permettendo ai cani di diventare veri e proprio operatori e di migliorare la salute dei pazienti in diverse realtà.
Foto di Péter Göblyös da Pixabay