E' successo in America, un infermiere abilitato per la prescrizione di farmaci veniva ben pagato da una casa farmaceutica per prescrivere il suo antidolorifico.
Rischia 5 anni di carcere e 250.000 dollari di multa, ma è un caso esemplare o nella norma, dato che alla fine...
Il Nurse practicioner del Connecticus Alfonso ha preso ben 83.000 dollari per prescrivere i farmaci antidolorifici di una casa farmaceutica.
Il farmaco non veniva prescritto a pazienti dopo una visita o perchè oncologici visto che era appropriato per la terapia antalgica di quei pazienti e di conseguenza quando ha raggiunto la cifra di 1000.000 di dollari di farmaco prescritto a spese del sistema sanitario qualcuno ha indagato.
Eppure Alfonso andava ad eventi e riceveva rimborsi per condividere la sua esperienza anche di 1000 dollari al giorno e cosa c'è di strano è una forma corretta non vi sembra?
La forma però non ha cambiato la sostanza di quella che è una corruzione, dato che a quegli eventi molte volte c'era Alfonso con il rappresentante farmaceutico o amici che non avevano niente a che fare con le prescrizioni.
L'infermiere rischia 5 anni di carcere e 250.000 dollari di multa ed è giusto così, forse è un caso isolato, ma non credo, lo stesso articolo cita Elissa Ladd, un associate professor of nursing del MGH Institute of Health Professions in Boston, dove nel suo articolo riporta i dati di 263 nurse practitioners, intervistati nel 2010 sui contatti con le case farmaceutiche e il 96% rispose che erano frequenti.
Leggendo l'articolo mi chiedo qual è il dato che colpisce di più?
Un milione di dollari di farmaci prescitti a me fa effetto, l'infermiere americano ha potuto prescrivere tale cifra di farmaci prima che qualcuno si dicesse stop andiamo a vederci chiaro. Anche in Italia a fronte di spese spropositate l'ASL inizia ad indagare ed ogni tanto qualche medico va a processo.
La cifra contestata 83.000 dollari, è tanto o poco a fronte di una spesa da 1000.000, non so ma sicuramente è sbagliato qualunque fosse stato l'importo.