La formazione ECM nel 2014 punti di vista...

La formazione ECM inizia nel 2002 ed è ancora oggi uno degli aspetti che più fanno discutere la nostra professione e se non ci fosse?

La formazione obbligatoria per gli infermieri è sempre esistita anche prima del 2002 solo che i corsi di aggiornamento erano pochi e sviluppati solo dalle associazioni infermieristiche, la formazione era un evento occasionale dove eri mandato ad un congresso aziendale realizzato per autocompiacimento del dirigente di turno.

 

Prima del 2002 fare formazione era un "vezzo" personale e spesso non si avevano giorni di permesso facilmente e oggi?

Oggi c'è AGENAS la CNFC i crediti ECM, ma sono solo tecnicismi e le aziente sanitarie pubbliche o private non farebbero formazione perchè detto da loro o dalle normative.

Le aziende accreditate sono obbligate dal processo di accreditamento stesso ad effettuare la formazione continua, ma perchè?

Il sistema di accreditamento delle strutture sanitarie parte in Emilia Romagna nel 1999 circa ed è traslato dal sistema iso, prevedere che il lavoratore per comprendere i processi di lavoro debba essere aggiornato è elementare che un lavoratore debba restare al passo con i tempi.

Ma come arrivarci?

La formazione è vista come compensazione di carenze dell'infermiere o una base per crescere e perfezionare il proprio lavoro.

La formazione segue la logica degli investimenti di budget, o spendi per ristrutturare o per costruire.

Capire che formazione viene decisa dall'azienda, per compensare carenze o per dare conoscenze che consentano agli infermieri di crescere e progettare un assistenza più efficente consente di capire in che modo verrà poi accettata o meno.

La formazione che viene utilizzata come leva per crescere o per compensare carenze cambia molto la percezione della formazione stessa e se dal lato pratico la differenza può sembrare concettuale dal lato del sociale lavorativo cambia molto.

 

Per compensare carenze? 

E' un modello concettuale giustificato solo nel caso di eventi avversi gravi manifesti.

In alternativa si crea una situazione di rapporti sociali sul lavoro dove il settore formazione e chi da l'incipit ha un ruolo dominante verso un infermiere che deve subire la formazione.

Ma cosa vuol dire subire la formazione?

Semplicemente essere in un aula ad ascoltare un argomento che all'inizio non sentiamo nostro perchè ci è stato appioppato per decisione di altri.

 

Per una crescita professionale?

Le aziende sanitarie che accolgono un modello di formazione per crescere è più difficile, richiede riunioni, ascoltare idee e accogliere le proposte degli infermieri per immaginare una crescita del team infermieristico.

Una bella scelta l'ho vista realizzata in un ospedale privato multispecialistico dove gli infermieri avevano un budget e potevano scegliere su cosa formarsi e se un infermiere deve decidere da solo sceglierà contenuti che lo fanno crescere in un confronto virtuoso di crescita reciproca con i colleghi. Ovviamente ho incontrato i colleghi anche ad eventi gratuiti.

 

Una formazione che crea un percorso virtuoso deve inevitabilmente incontrare le esigenze personali per crescere in modo virtuoso e come dice il detto l'appetito vien mangiando.

Oggi poi l'offerta di formazione oggi è superiore alla domanda, basta guardarsi attorno con attenzione, la formazione è contagiosa perchè la conoscenza migliora la consapevolezza, i risultati e la sicurezza nel nostro lavoro.

 

Il sistema ECM non è perfetto per un semplice motivo, non può decidere al nostro posto, ma per essere capaci di decidere al meglio.... deciti tu.

 

 

 

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