La rimozione dei punti di sutura ha delle caratteristiche generali e delle problematiche che in molte condizioni possono essere comuni mentre in altre più specifiche.
Spesso si da per scontato che vada sempre tutto bene, invece, ci sono delle piccole cose che si possono osservare e categorizzare per cercare di fare la scelta migliore nell'interesse del paziente.
Le domande più frequenti sono: dopo quanto tempo si tolgono i punti e dopo quanto si può fare la doccia.
La ferita chirurgica si realizza in seguito ad un intervento chirurgico più o meno grande; si può avere una ferita chirurgica per una rimozione di un neo di pochi millimetri o per un trapianto di cuore, due situazioni agli estremi.
La ferita chirurgica viene realizzata in un intervento detto pulito, se partendo dall'esterno verso l'interno non si incontrano organi colonizzati da microrganismi siano essi esogeni o endogeni il rischio è contenuto, in alternativa si può avere una ferita a maggior rischio di complicanze infettive.
I punti a volte vongono messi anche in ferite lacero contuse, ma in questo caso chiaramente non si parla di ferita chirurgica.
Le suture effettuate dal chirurgo possono essere di diverso tipo, non mi ci soffermo ma è molto interessante l'articolo su wikipedia (LINK).
Quando il paziente è in reparto o in ambulatorio per rimuovere i punti, si deve scoprire la ferita ed osservarla per vedere se ci sono punti staccati, punti continui, punti riassorbibili o punti metallici.
La valutazione richiede l'osservazione della linea di sutura che in condizioni normali deve essere ben adesa e continua lungo tutto il suo percorso e la cute circostante non deve essere bagnata o arrossata.
La valutazione della ferita chirurgica per la rimozione dei punti è opportuno che venga effettuata dal chirurgo, a seconda della complessità dell'intervento.
Dopo quanto tempo si tolgono i punti?
Dipende dalla sede dell'intervento, di solito vanno da un minimo di 7 giorni per le suture fino ad un massimo di 30 per le suture nelle zone soggette a trazione come i piedi.
Non bisogna dimenticare che non c'è una regola fissa, la rimozione prevista può essere prolungata a seconda della sede, dell'età, dell'aspetto visivo della cute circostante che potrebbe far sospettare dei ritardi di guarigione.
Come si rimuovono i punti di sutura?
I punti metallici richiedono una pinza specifica detta levapunti.
Le fasi sono:
- lavaggio delle mani
- indossare DPI e guanti non sterili
- rimozione della medicazione
- disinfezione e valutazione della ferita
- rimozione dei punti con la pinza
- disinfezione
- si riposiziona una medicazione se necessario
- indicazioni specifiche per il post operatorio
La pinza per rimuovere i punti metallici richiede un minimo di manualità e le fasi sono:
- si rimuove la confezione e si tiene la pinza sterilmente in modo che la parte a contatto con i punti non venga appoggiata su superfici sporche
- la parte inferiore della pinza va sotto il punto e la si chiude tenendo la base della pinza immobile
- il punto si apre e lo si può sfilare
La ferita quando sono appena stati rimossi i punti può presentare alcuni aspetti:
- piccoli puntini che sanguinano, di solito non è nulla di serio e basta mettere una medicazione a piatto per evitare di sporcare gli indumenti
- possono essere presenti piccoli scalini, di solito di pochi millimetri, questo capita perchè la cute non era ben giustapposta,
- possono esserci dei punti che non sono ben adesi, la valutazione medica è necessaria per capire se ci sono tramiti, o se è sufficiente mettere degli steri-strip.
Rimozione delle suture in filo
Le suture in filo si prendono per un' estremità che sporge e si taglia uno dei fili che entrano nella cute e poi si sfilano.
Le suture continue possono essere visibili come un filo nero o blu che entra ed esce dalla cute oppure un filo che resta sottopelle ed emerge alle estremità, in questo caso si taglia un' estremità e quindi si sfila dall' altra.
Nel caso in cui il filo di sutura entra ed esce dalla cute lo si taglia in più punti e si rimuovono i piccoli filamenti facendo attenzione a non lasciarne nessuno in sede.
La ferita prima della rimozione dei punti come può essere?
Se va tutto bene si presenta lineare, la cute è normocromica e adiacente, i punti sono ben distanziati, può essere presente del sangue essiccato, o al limite presentarsi leggermente arrossata lungo la linea, se no è un problema di cute che ha sofferto per l'ambiente creato dal cerotto.
Si rimuovono i punti di sutura e se va tutto bene il paziente fa due domande tipiche:
- quando posso fare la doccia?
- quando posso fare sport o riprendere le attività quotidiane?
Due domande che se il paziente non fa gli vanno ricordate.
Quando la ferita chirurgica è perfetta la doccia si fa dal giorno stesso o dal giorno dopo, dipende dal tipo di intervento.
Quando i punti sono rimossi in condizioni normali la ferita chirurgica può essere considerata guarita, ma la ripresa dell'attività dipende sempre dal tipo di intervento subito. A seconda dell'intervento può essere sufficiente una ripresa progressiva dell'attività, o essere necessario l'uso di pancere, tutori o altri tipi di ausilii per il tempo indicato dal chirurgo, fino al coinvolgimento di altri professionisti come ad esempio il fisioterapista, l'enterostomista, etc.
Rimossi i punti, mettiamo una medicazione?
Dipende sempre da come si presenta la nostra ferita: se dai punti rimossi escono delle goccioline di sangue, la medicazione avrà una funzione di protezione che eviterà agli indumenti di sporcarsi.
Quali complicanze gravi si possono osservare dopo la rimozione dei punti chirurgici?
Le complicanze più gravi che non dipendono da infezioni ma da problemi tessutali, sono la liponecrosi e le aree necrotiche.
Nel caso in cui la ferita non sia perfettamente adesa e avviene una leggerissima trazione in cui i due lembi si distaccano ed esce un siero giallo cristallino a volte brillante, questo vuol dire che abbiamo una liponecrosi del sottocute. La guarigione della ferita si prolungherà e potrebbe richiedere medicazioni protratte nel tempo da effettuare al domicilio con attivazione dell'ADI.
La presenza di aree di cute asfittiche biancastre in un primo momento e necrotiche successivamente prolungherà le medicazioni, perchè prima deve delimitarsi l'area di necrosi che dovrà essere rimossa in un secondo momento o in ambulatorio o in sala operatoria a seconda dell'estensione.
L'infezione della ferita spesso è correlata dalla presenza di un aspetto flogistico, presenza di pus e febbre, la sola presenza di un'area iperemica e di pus potrebbe anche essere correlata ad un rigetto dei punti o di piccole protesi impiantate.
La valutazione della ferita e delle condizioni del paziente consente una personalizzazione dell'assistenza che ci permetterà di ottenere il massimo del risultato e di rilevare tempestivamente eventuali complicanze per attuare una soluzione adeguata.
Per approfondimenti:
Medicare la ferita chirurgica al domicilio
A volte sembra una medicazione, a volte un punto di sutura, la colla