Le infezioni nell'uomo sono causate da virus, batteri, funghi e parassiti e la conoscenza dei meccanismi di trasmissione delle infezioni è la base scientifica che l'infermiere traduce in gesti quotidiani e nel compimento delle tecniche.
L'infermiere che si prodiga quotidianamente per migliorare la propria tecnica nel rispetto della massima asepsi e lo fa per proteggere il paziente ed evitare la propagazione delle infezioni all'interno dell'ambiente di cura.
Le malattie infettive e parassitarie si determinano quando agenti biologici riescono a superare le barriere dell’organismo umano, quando un batterio o un virus, un protozoo o un qualsiasi altro parassita riesce a proliferare avremo una malattia con caratteristiche peculiari dell'agente patogeno.
L'agire quotidiano dell'infermiere deve tenere conto delle malattie infettive trasmissibili che sono dette contagiose, quando hanno la caratteristica di trasmettersi da un organismo ad un altro attraverso il meccanismo del contagio.
Il contagio richiede la trasmissione, il passaggio dell’agente responsabile (causa necessaria) da una sorgente d’infezione (costituita dall’uomo o dall’animale contagiosi, siano essi malati o portatori) ad un soggetto recettivo, il quale, dopo un periodo di incubazione più o meno lungo, comincerà a presentare i sintomi di quella determinata malattia.
Quando un paziente viene dimesso con un'infezione correlata all'assistenza (ICA) per un'infezione urinaria o da batterio multiresistente significa che c'è stata una trasmissione spesso ricondotta all'utilizzo di un presidio o alle condizioni debilitate che ha reso il paziente recettivo.
Il soggetto recettivo che si è infettato diventerà a sua volta una nuova sorgente di infezione e può disseminare i microrganismi nell’ambiente e può anche infettare direttamente un nuovo soggetto ricettivo, creando quella che viene chiamata la catena di trasmissione delle malattie infettive.
Come avviene la trasmissione della malattia infettiva?
L'agente patogeno passa dalla sorgente al soggetto recettivo sia direttamente per contagio diretto, sia indirettamente, grazie all’interposizione di mediatori inanimati, come l’aria o l’acqua, oppure animati, come le mosche o altri insetti .
Quando parliamo di una trasmissione diretta per contagio diretto ci si riferisce alle malattie sessualmente trasmessibili oppure alle malattie esantematiche dei bambini (ad esempio il morbillo, la rosolia, ecc.), a differenza delle malattie a trasmissione indiretta per contagio indiretto, che richiede veicoli e vettori, ed implica che l’agente patogeno sia abbastanza resistente da poter sopravvivere, almeno per un certo lasso di tempo, al di fuori dell’organismo.
I veicoli sono oggetti inanimati che trasportano l’agente patogeno, come ad esempio:
- acqua, epatite virale, la poliomielite, le salmonellosi, il colera, ecc.
- alimenti, dove gli agenti infettivi riescono a sopravvivere, ma anche a moltiplicarsi, perchè sono ricchi di sostanze adatte a nutrire i germi stessi.
- oggetti di uso, cioè tutti gli oggetti che siano venuti a contatto con un individuo malato di malattia infettiva (gli oggetti d’uso, ovviamente, variano a seconda dell’ambiente preso in considerazione: stoviglie, asciugamani, giocattoli, strumenti medici, ecc.).
L'Ospedale ha molti ambienti condivisi che vengono a contatto con più persone, come ad esempio:
- l'ascensore
- i servizi igienici
- i totem informativi.
Il lavoro quotidiano delle persone addette alle pulizie è la prima barriera, poi c'è il lavoro di chi fa informazione all'utenza sull'importanza del lavaggio delle mani.
L'infermiere agisce nella gestione degli accessi vascolari, cateteri e drenaggi utilizzando la massima asepsi.
Ricordiamoci che i veicoli possono anche essere specifici per una tipologia di malattie come dire l'aria per le malattie respiratorie.
I vettori sono esseri animali che fungono da tramite tra la sorgente di infezione e l’individuo recettivo, possono agire come semplici trasportatori (vettori meccanici), oppure essere una parte del ciclo biologico dell’agente patogeno (vettori obbligati).
Alcuni animali vettori sono:
- la mosca, si contamina toccando materiale infetto è un vettore meccanico.
- la zanzara Anopheles è un vettore obbligato, la sua presenza è indispensabile perchè il protozoo vi compie parte del suo ciclo vitale e parte nell’uomo.
Infine, per completare il tema della trasmissione delle malattie infettive è necessario ricordare:
- la trasmissione attraverso il sangue
- la trasmissione verticale
Trasmissione attraverso il sangue
Il sangue di un soggetto infetto può trasmettere l’infezione attraverso varie modalità, come le trasfusioni, lo scambio di siringhe per droghe ad uso endovenoso, la puntura accidentale con aghi e taglienti contaminati da sangue.
L'infermiere per definizione quando sta "maneggiando" il sangue deve sempre considerarlo infetto e per questo utilizza i guanti, anche se il paziente dichiara di essere "negativo" o non avere comportamenti a rischio.
Il motivo è che lo stesso paziente può non sapere di essere positivo ad una malattia a trasmissione ematica.
Le malattie più pericolose trasmesse attraverso il sangue sono l’AIDS, l’epatite virale B e C.
La trasmissione verticale
Avviene quando l’agente infettante passa dalla madre al prodotto del concepimento attraverso la barriera permeabile costituita dalla placenta.
Questa modalità è possibile soprattutto per i virus, che hanno dimensioni più ridotte e superano più facilmente il filtro placentare: i virus in questione sono soprattutto l’HIV (responsabile AIDS) e il virus dell’epatite B (HBV), ma anche altri virus responsabili, durante la gravidanza, di malformazioni embrio-fetali quali il virus della Rosolia, il Citomegalovirus e il virus della Varicella.
L'infezione dà sempre una malattia infettiva?
La sorgente dell'infezione può essere sia un uomo che un animale, numerose malattie infettive vengono infatti trasmesse all’uomo dagli animali (tubercolosi bovina, brucellosi, rabbia, ecc.).
L’animale e l’uomo costituiscono sorgente di infezione non solo quando sono malati, ma anche sotto forma di portatori; con tale termine sono indicati gli individui in grado di disseminare l’agente infettivo senza dimostrare i segni della malattia.
I portatori sono classificati in:
- portatori sani
- portatori precoci
- portatori convalescenti
- portatori cronici.
Portatori sani, infine, sono soggetti in cui l’infezione è presente, ma l’agente causale non è in grado di superare le difese dell’ospite e quindi di provocare la malattia; pertanto, si stabilisce una sorta di equilibrio tra questo, l’agente, e quelle, le difese del soggetto, per cui la malattia non si manifesta, ma il portatore sano resta potenzialmente contagioso.
Portatori precoci, cioè quelli che trasmettono l’agente patogeno durante il periodo di incubazione. Essi, in tale fase della malattia, non sono controllabili, e possono quindi con facilità diffondere l’infezione nell’ambiente in cui abitualmente vivono.
Portatori convalescenti sono quelli che eliminano i microrganismi dopo la guarigione della malattia e si definiscono cronici quando questo avviene per un periodo di tempo molto lungo dopo la guarigione.
Come si manifesta la malattia infettiva?
La malattia infettiva si manifesta con sintomi specifici ma all'interno di una popolazione può avere andamenti molto diversi che vengono definiti:
- sporadico
- endemico
- epidemico
- pandemico.
1. Malattie sporadiche, o ad andamento sporadico, sono quelle che si manifestano in pochi e isolati casi (es. intossicazioni alimentari da Botulino).
2. Malattie ad andamento endemico sono quelle che presentano, con una certa regolarità (per es. annuale o stagionale), un discreto numero di casi; numero che si mantiene costante nel tempo, rispettando quelli che sono i cicli tipici di quella malattia (ad es .il morbillo, le gastroenteriti estive).
3. Malattie ad andamento epidemico quando vengono colpiti un numero di soggetti decisamente superiore alla media, e i casi sono in relazione fra loro attraverso una catena di contagio (es. tossinfezioni alimentari da salmonelle).
4. Pandemie quando ci troviamo di fronte ad epidemie di larga portata, che oltrepassano i confini di un continente (ad es. alcune Influenze, l’AIDS, la SARS).
La resistenza agli antibiotici ha portato ad avere ceppi batterici specifici degli ospedali che sono causa di infezioni correlate all'assistenza e che gli ospedali stessi faticano ad eradicare, ne sono un esempio gli enterobatteri NDM - New Delhi in Toscana (LINK).
Il Medico, l'infermiere, l'OSS e il personale delle pulizie ogni giorno lavorano per evitare la trasmissione di ulteriori malattie infettive, il problema è che il "nemico" non possiamo vederlo e si adatta alle nostre scelte.
L'articolo è un riadattamento delle slide LINK, di cui non ho modo di recuperare i dati dell'autore per contattarlo, ma sono veramente ben fatte e offrono una base per comprendere meglio le epidemie (ebola, coronavirus ecc.) e come l'agire degli operatori sanitari è legato ai saperi scientifici.