Nanofibre, medicazioni del futuro in arrivo

Le nanofibre sono filamenti piccolissimi, la loro realizzazione è un esempio di come si possano applicare i principi scientifici per ottenere qualcosa di nuovo, infatti sono realizzate con un elettrofilatrice, una macchina che con alti voltaggi e campi elettromagnetici crea filamenti dell'ordine dei 100 nm.

Filamenti di 100 nm vuol dire dell'ordine di 0,1 micron ovvero più piccolo di una cellula e questo fa si che le medicazioni che utilizzeremmo sarebbero in grado di adattarsi alle singole cellule, fantastico.

Ne parlava al congresso del GIV la dott.sa Cosolo capitano medico che collabora ad un progetto per l'utilizzo delle nanofibre negli scenari di ad alto rischio.

Le nanofibre hanno un vantaggio, sono una materia prima a basso costo da una goccia si ottiene un foglietto 40x40.

Nanofibre che su medicazioni o in un gel possono essere realizzate con diverse materie prime, così si costituisce la trama il supporto la superifcie a cui aderiscono altre sostanze.

Alcuni esempi di utilizzo come:

  • tessuti a base di nanofibre nelle maschere con indicatori che cambiano colore a seconda della contaminazione chimica o batterica dell'aria,
  • nanofibre che fungono da supporto per la crescita cellulare,
  • nanofibre che si appoggiano sulle cellule e favoriscono la diffusione del prodotto dove serve.

Se vogliamo apllicare un principio attivo in una ferita lo spandiamo ovunque e poi speriamo che non si diluisca, la nanofibra con un principio attivo adeso, antibiotico o fattore di crescita, arriva a contatto con la cellula riducendo la quantità di prodotto sprecato e aumentandone l'efficacia.

L'idea poi ad esempio per i servizi sanitari in zone povere disagiate dove gli ambulatori militari vedono una persona con una ferita infetta e sanno che non tornerà quindi hanno bisogno di una medicazione che applicata una volta sola possa far guarire la ferita in 15 giorni.

Altro utilizzo delle nanofibre è di mimetismo, se ricordo bene, l'esempio nell'utilizzo in un intervento per tumore cerebrale, dove le nanofibre fungono da attrattore per eventuali cellule neoplastiche rimaste vaganti.

Penso che se il prodotto oggi sembra da fantascienza sarà sempre più reale grazie all'industria cosmetica che appena ne comprenderà la portata darà un potente impulso ad una produzione industriale.

 

Foto di Genty da Pixabay

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