Visto che l'Italia non ha una grande attività di produzione di linee guida è necessario guardare oltreconfine, una delle ultime linee guida uscita a dicembre 2014 ci offre degli spunti importanti e mette ancora di più l'operatore al centro della soluzione o del problema.
Le prime raccomandazioni EPIC£ sono sugli operatori e riporto:
3. Formazione degli operatori sanitari e dei pazienti
Per migliorare i risultati clinici e ridurre i costi dell’assistenza è essenziale che tutti gli operatori coinvolti nell’assistenza dei pazienti portatori di DIV siano educati sulla prevenzione delle infezioni e sappiano riconoscere i segni e i sintomi delle infezioni. Per il successo di qualunque strategia volta a ridurre il rischio infettivo ha importanza critica l’adozione di programmi educazionali strutturati che mettano gli operatori sanitari in condizioni di fornire, monitorare e valutare il livello di assistenza e aumentare costantemente la propria competenza. L’evidenza rivista dall’HICPAC dimostra che il rischio d’infezione diminuisce con la standardizzazione della tecnica asettica, 350–356 ed aumenta quando il mantenimento dei cateteri intravascolari è affidato a sanitari inesperti. 353, 357
Due recenti revisioni sistematiche hanno valutato l’efficacia degli interventi educazionali nel ridurre le CRBSI.228, 358 La prima concludeva che la attuali evidenze provengono prevalentemente da studi con controllo storico che non distinguono in modo convincente tra la reale efficacia di determinate strategie ed una tendenza generica ad un miglioramento delle procedure di gestione. La pratica clinica può essere modificata da una vasta varietà di strategie educazionali che non scaturiscono necessariamente da precisi inquadramenti pedagogici, teorici o concettuali e che di conseguenza non offrono conclusioni generalizzabili su quali siano gli approcci più efficaci per educare al miglioramento della pratica stessa.
La seconda revisione sistematica concludeva innanzitutto che gli interventi educazionali sembrano avere effetti più prolungati e profondi se comprensivi di un audit e di un feed-back e quando la disponibilità di strumenti clinici è coerente con i contenuti del messaggio educazionale. Secondo, che gli interventi educazionali hanno un maggior impatto quando la compliance di partenza verso la buona pratica clinica è bassa. In terzo luogo, che il ripetere gli interventi educazionali nella pratica quotidiana con coinvolgimento dei discenti è una strategia che non sembra avere una maggiore efficacia nel modificare la pratica clinica rispetto alle modalità tradizionali di formazione. 228
Gli operatori sanitari dovrebbero conoscere le istruzioni del produttore riguardo la compatibilità dei diversi dispositivi con le soluzioni antisettiche, il tempo di permanenza e le connessioni per poterne assicurare un utilizzo sicuro.
IVAD 1 Gli operatori sanitari che assistono i pazienti con cateteri vascolari devono essere addestrati all’utilizzo di tali dispositivi; inoltre, devono essere specificamente valutati sulla loro competenza in proposito; infine, devono adottare in modo costante le procedure per la prevenzione delle infezioni batteriemiche cateterecorrelate. Classe D/GPP
Questa raccomandazione ci chiede che gli operatori sanitari siano addestrati non dal collega anziano con una dimostrazione e poi un agire copia incolla, ma addestrati, da addestratori preposti.
E aggiunge, specificamente valutati nella competenza, non dicono se hai una laurea, se hai esperienza o altro, fa lo stesso,chiede valutazione della competenza, quanti di noi sono stati valutati da persona che sa valutare e formata per tale proposito.... Questo comporta un intervento organizzativo aziendale un impegno oltre la buona volontà del singolo professionista.
IVAD2 Al fine di assicurare un utilizzo sicuro dei dispositivi, gli operatori sanitari devono essere a conoscenza delle raccomandazioni dei produttori relativamente ad ogni catetere, alla connessione e al tempo di permanenza delle linee infusionali, nonchè alla compatibilità di tali dispositivi con gli antisettici e con altri liquidi. Nuova raccomandazione Classe D/GPP
Le raccomandazioni dei produttori diventano un elemento importante anche per la gestione.
IVAD3 Prima della dimissione, i pazienti con catetere intravascolare e i loro caregivers dovrebbero essere edotti sulle tecniche per prevenire le infezioni e sulla gestione corretta del dispositivo. Classe D/GPP
Prima della dimissione è un tempo non ben definito, un ora prima, un giorno prima, serve un impegno gestionale il team di reparto deve decidere, e i caregivers, familiari e assistenti devono essere edotti, ovvero informati ed istruiti sulle tecniche per prevenire le infezioni che sono la gestione e l'utilizzo del CVC, ma dove e da chi vengono istruiti da un infermiere che interrompe il proprio lavoro e non ha idea di cosa voglia dire formare e istruire o da una persona preparata ad hoc con materiali didattici su misura, compresi campioni per esercitarsi?
Queste sono le prime 3 raccomandazioni e se ci si deve immaginare come applicarle generano da sole molto lavoro che deve vedere una collaborazione continua fra infermiere, coordinatore e direzione.