43.399 i contagi sul lavoro denunciati all'INAIL

coronavirus decessi lavoro uomini donnePubblicati dall'INAIL i dati preliminari degli infortuni sul lavoro dovuti al coronavirus, dati aggiornati al 15 maggio 2020. I numeri sono importanti e visto che le attività produttive erano chiuse la maggioranza dei contagi riguarda i professionisti sanitari.

Il rapporto indica che dei 43399 contagiati circa sono 15.000 infermieri, il 42,0% delle denunce (più di tre casi su quattro sono donne) riguardano i lavoratori della salute e oltre l’84% dei contagi sono relativi ad infermieri (15.311) seguono il 21,6% di operatori socio-sanitari 3937 (l’81,5% sono donne), i medici sono l’11,4% ovvero 2077.

Il totale degli infortuni legati al coronavirus (43399) vede per il 71,7% i contagiati sono donne, il 28,3% uomini, nel caso dei 171 decessi l'82,5% sono uomini e il 17,5% sono donne.

Il rapporto dell'INAIL la scheda tecnica delle denunce maggio 2020, è un documento generale e non entra nel dettaglio degli infermieri, ma evidenzia il grande tributo di infortuni registrato nelle regioni del Nord, prima fra tutte la Lombardia.

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Le professioni principalmente coinvolte nei decessi da coronavirus sono infermieri, medici e operatori socio sanitari.

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La situazione meriterebbe un'analisi approfondita da parte della medicina del lavoro e di FNOPI per comprendere se l'età dei contagiati (oltre 50 anni) possa essere un elemento utile per richiedere una maggiore tutela sul lavoro. Inoltre il dato relativo all'età dei decessi è ancora più indicativo,  l’età media dei deceduti è 59 anni mentre l’età mediana è di 60 anni contro gli 80 anni è quella calcolata dall’Istituto superiore della sanità per i deceduti nazionali.

Molti dei lavoratori deceduti erano prossimi alla pensione e lavoratori della Sanità, medici, infermieri ed OSS è opportuno un analisi approfondita per distinguere se si potevano scegliere lavoratori di età inferiore, forse meno suscettibili ad un decorso grave della malattia.

Ricordiamoci poi che i dati dell'INAIL non contemplano i dati di chi ha ceduto allo sconforto ed alla paura facendo la drammatica scelta del suicidio.

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