Paracentesi: tutto quello che c'è da sapere

La paracentesi è una procedura medica utilizzata per rimuovere il liquido in eccesso dall'addome, comunemente noto come ascite. Questa condizione può essere causata da una serie di fattori, tra cui insufficienza epatica, malattie renali, insufficienza cardiaca congestizia e altre condizioni mediche.

Di fatto, quindi, la paracentesi viene eseguita per alleviare i sintomi associati all'ascite, come gonfiore addominale, dolore e difficoltà respiratorie.

paracentesi wikipediaScopo della paracentesi

La paracentesi rappresenta un passo fondamentale nella gestione dell'ascite, un accumulo anormale di liquido nell'addome causato da una varietà di condizioni mediche.

L'ascite può essere sintomatica o asintomatica, ma quando i sintomi si manifestano, come nel caso di gonfiore addominale, dispnea o dolore, può ridurre significativamente la qualità della vita del paziente.

Oltre a fornire sollievo dai sintomi dell'ascite, la paracentesi serve anche a scopi diagnostici.

L'analisi del liquido ascitico può aiutare a identificare la causa sottostante dell'ascite, determinando se è di natura:

  • infettiva,
  • emorragica,
  • neoplastica,
  • dovuta a malattie epatiche, renali o cardiache.

Questa informazione è cruciale per la pianificazione del trattamento e per determinare il percorso di gestione più appropriato per il paziente.

Indicazioni per la paracentesi

Le indicazioni per la paracentesi sono varie e dipendono principalmente dallo stato clinico del paziente e dalla gravità dell'ascite.

Oltre ai sintomi evidenti di ascite, come il gonfiore addominale, ci sono altri segnali che possono suggerire la necessità di una paracentesi, come:

  • l'aumento progressivo dell'addome,
  • la mancanza di miglioramento con la terapia diuretica,
  • la presenza di segni di insufficienza epatica o di altre patologie correlate.

Inoltre, la paracentesi può essere utilizzata come strumento terapeutico per alleviare i sintomi e migliorare il comfort del paziente.

La rimozione del liquido ascitico in eccesso può ridurre la pressione intra-addominale, migliorare la funzionalità respiratoria e ridurre il rischio di complicanze come l'ernia o l'infezione peritoneale.

Le indicazioni specifiche per la paracentesi includono quindi:

  1. Ascite sintomatica: quando il paziente sperimenta sintomi come gonfiore addominale, dolore o difficoltà respiratorie a causa dell'accumulo di liquido nell'addome.
  2. Controllo del volume del liquido: per monitorare e regolare il volume del liquido ascitico nell'addome.
  3. Valutazione diagnostica: per analizzare il liquido ascitico e determinare la causa sottostante dell'ascite, come insufficienza epatica, malattie renali o altre condizioni mediche.

Preparazione per la paracentesi

Prima di sottoporsi a una paracentesi, una preparazione adeguata è essenziale per garantire il successo della procedura e ridurre al minimo il rischio di complicazioni.

Questi possono includere:

  1. Valutazione medica: il paziente sarà sottoposto a una valutazione medica completa per determinare la necessità della procedura e identificare eventuali complicazioni.
  2. Esami di laboratorio: potrebbero essere richiesti esami del sangue e analisi del liquido ascitico per valutare la funzionalità degli organi e determinare la composizione del liquido.
  3. Discussione dei rischi e dei benefici: il medico discuterà con il paziente i potenziali rischi e benefici della paracentesi, consentendo al paziente di prendere una decisione informata.

Oltre alla valutazione medica e agli esami di laboratorio, è importante che il paziente sia adeguatamente informato sui dettagli della procedura, compresi i potenziali rischi e benefici.

La collaborazione tra il paziente, il medico e il team sanitario è fondamentale per garantire una buona comprensione delle aspettative e delle precauzioni da seguire.

Durante la preparazione, il paziente potrebbe anche essere sottoposto a un'ulteriore valutazione per identificare eventuali fattori di rischio che potrebbero influenzare la sicurezza o l'efficacia della paracentesi, come la presenza di coagulopatia o la compromissione della funzione renale.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario sospendere temporaneamente l'assunzione di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici per ridurre il rischio di sanguinamento durante la procedura.

Procedura della paracentesi

La paracentesi è una procedura relativamente semplice che può essere eseguita in diverse impostazioni, tra cui ambulatoriale, in ospedale o in unità di cura intensiva, a seconda delle esigenze del paziente e della gravità dell'ascite.

Il successo della paracentesi dipende dalla corretta esecuzione di ogni fase della procedura, dalla preparazione iniziale alla gestione post-procedurale del paziente.

Il processo della paracentesi include diverse fasi:

  1. Posizionamento del paziente: il paziente viene posizionato in posizione supina su un lettino o un tavolo operatorio, con il torace leggermente sollevato per favorire il flusso del liquido dall'addome, o in decubito laterale se la quantità di liquido da evacuare è limitata.
  2. Individuare il punto di inserzione: può essere utile l’utilizzo di una penna dermografica.
  3. Pulizia della zona: disinfettare la cute con clorexidina o con un antisettico a base di iodio e preparare un campo sterile con un telino forato.
  4. Anestesia locale: una piccola quantità di anestetico locale viene iniettata nelle immediate vicinanze della zona dove verrà inserito l'ago con il fine di ridurre il disagio del paziente durante l'inserimento dell'ago.
  5. Inserimento dell'ago: utilizzando un ago adatto alla procedura in essere, il medico lo inserisce delicatamente, con una inclinazione di 45 gradi, attraverso la parete addominale nella cavità peritoneale, dove si trova il liquido ascitico.
  6. Raccolta del liquido: Una volta introdotto il catetere da paracentesi, lo si connette a una siringa da 5-10 cc o a una sacca di raccolta in base alla quantit̀à di liquido da prelevare. Possono essere necessarie altre siringhe o più sacche rispetto alla quantit̀à di liquido che si vuole prelevare o evacuare.
  7. Monitoraggio: durante la procedura, il personale sanitario monitora costantemente il paziente per eventuali segni di complicazioni, come sanguinamento, dolore eccessivo o problemi respiratori.
  8. Rimozione dell'ago: dopo aver raccolto una quantità sufficiente di liquido ascitico, l'ago viene rimosso e la zona di inserimento viene coperta con una benda sterile per ridurre il rischio di infezione.
  9. Analisi del liquido: il liquido ascitico raccolto viene inviato per l'analisi in laboratorio per determinare la causa sottostante dell'ascite e valutare la composizione del liquido.

Complicazioni della paracentesi

Sebbene la paracentesi sia generalmente considerata una procedura sicura e ben tollerata, ci sono alcuni potenziali rischi e complicazioni associati che devono essere presi in considerazione.

Queste possono includere:

  1. Sanguinamento: in alcuni casi, la paracentesi può causare sanguinamento eccessivo, specialmente se il paziente ha problemi di coagulazione del sangue. Per questi paziento è consigliabile attuare una profilassi mediante la trasfusione di plasma fresco congelato.
  2. Perforazione di organi o vescica: esiste un rischio minimo di perforazione degli organi interni durante l'inserimento dell'ago, specialmente se il paziente ha aderenze o altre complicazioni anatomiche.
  3. Infezione: anche se la zona viene disinfettata con antisettico prima della procedura, c'è un minimo rischio di infezione dopo la paracentesi, specialmente se il paziente ha un sistema immunitario compromesso.
  4. Disconfort o dolore: alcuni pazienti possono sperimentare disagio o dolore durante o dopo la paracentesi, che può essere gestito con farmaci antidolorifici o antinfiammatori.

Conclusioni

La paracentesi è una procedura importante nella gestione dell'ascite, fornendo sollievo dai sintomi e aiutando a identificare la causa sottostante dell'accumulo di liquido nell'addome.

Con una preparazione adeguata, una corretta esecuzione e un monitoraggio attento, la paracentesi può essere eseguita in modo sicuro ed efficace, migliorando la qualità della vita dei pazienti affetti da ascite e contribuendo alla pianificazione del trattamento ottimale.

Tuttavia, è importante che i pazienti siano pienamente informati sui potenziali rischi e benefici della procedura e che collaborino attivamente con il loro team sanitario per garantire un risultato positivo e una buona prognosi a lungo termine. 

Bibliografia

 

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