Emorroidi, ragadi o marische quali differenze?

Emorroidi, ragadi e marische sono patologie benigne dell'ano e la definizione di benigne è data dal fatto che non comportano un pericolo di vita immediato, ma ciò non toglie che le emorroidi e le ragadi siano molto dolorose e per questo devono essere trattate adeguatamente.

Sia le emorroidi che le ragadi hanno un esordio rapido ma a parte la sede, le cause di queste malattie sono molto diverse tra loro.

Emorroidi

Le emorroidi sono una condizione comune che interessa milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta di vene gonfie e infiammate nell'area rettale e anale, che possono provocare disagio, dolore e sanguinamento. Anche se è considerata una condizione benigna, le emorroidi possono interferire in modo significativo con la qualità della vita, infatti in alcuni casi è rischiesto un intervento medico.

Le emorroidi si formano a partire dai cuscinetti emorroidali, che sono presenti normalmente nel canale anale e hanno la funzione di contribuire alla continenza.

Quando queste strutture si dilatano eccessivamente, possono comparire i sintomi tipici.

Esistono due principali tipi di emorroidi:

  1. Emorroidi interne: si sviluppano all'interno del retto e generalmente non sono visibili. Possono provocare sanguinamento, ma raramente causano dolore, poiché l'area interna del retto è scarsamente innervata.
  2. Emorroidi esterne: si formano sotto la pelle intorno all'ano. Sono più dolorose rispetto a quelle interne poiché quest'area è ricca di terminazioni nervose, in alcuni casi possono infiammarsi e formare coaguli, provocando ulteriore dolore. 

Fattori che contribuiscono allo sviluppo di questa condizione includono:

  • Stitichezza cronica, o sforzo eccessivo durante l'evacuazione, che aumenta la pressione sulle vene rettali.
  • Diarrea cronica, che può irritare la zona anale.
  • Obesità, che crea una pressione aggiuntiva sull'addome e sul bacino.
  • Gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, a causa dell'aumento della pressione intra-addominale e dei cambiamenti ormonali.
  • Prolungata posizione seduta, che riduce il flusso sanguigno e può portare a congestione venosa.
  • Invecchiamento, poiché con l'età il tessuto connettivo nel retto e nell'ano si indebolisce.
  • Dieta povera di fibre, che rende le feci dure e difficili da espellere.

I segni più comuni delle emorroidi includono:

  • Sanguinamento rettale: piccole quantità di sangue rosso vivo sulla carta igienica o nelle feci.
  • Dolore o disagio nell'area anale, specialmente durante l'evacuazione.
  • Prurito o irritazione nella zona anale.
  • Gonfiore o protuberanze intorno all'ano, che possono essere dolorose al tatto (soprattutto nel caso delle emorroidi esterne).
  • Perdita di muco dopo l'evacuazione.

A volte le emorroidi interne possono sporgere fuori dall'ano, causando una condizione nota come prolasso emorroidale, che può essere doloroso e richiedere un intervento medico.

Una complicanza frequente sono le emorroidi trombizzate che si sviluppano quando il sangue all'interno di questi cuscinetti venosi non riesce più a circolare si ferma e dà vita ad un coagulo che prende il nome di trombo.

Le emorroidi quando sanguinano sono pericolose?

La pericolosità di un emorroide che sanguina dipende da tre fattori:

  • Le condizioni cliniche della persona, se sta assumendo farmaci anticoagulanti o se è già anemica per altre cause si può avere una perdità ematica importante.
  • La quantità di sangue, è più o meno variabile a seconda della dimensione delle emorroidi e può portare ad anemizzazione.
  • La durata delle perdite, avere perdite ematiche ricorrenti per giorni in una zona colonizzata da batteri che se entrano nel circolo ematico causano infezioni anche molto gravi.

Quindi, quando ci si trova con emorroidi dolorose e sanguinanti è necessario farsi valutare dallo specialista.

Ragadi

Le ragadi anali sono piccole ferite lineari situate nella mucosa dell'ano, cioè l'ultima parte del tratto intestinale.

Le ragadi si dividono nelle due categorie principali:

  1. Ragadi acute: sono recenti, superficiali e di solito guariscono spontaneamente o con trattamenti conservativi.
  2. Ragadi croniche: si sviluppano quando la lesione persiste per più di 6 settimane, spesso accompagnata da una cicatrizzazione più profonda, con bordi ispessiti e la formazione di una piccola escrescenza di pelle chiamata polipo sentinella.

Cause 

Le ragadi anali sono generalmente causate da un trauma o uno stiramento eccessivo del canale anale, che può essere dovuto a diversi fattori come la stitichezza cronica, la diarrea, patologie infiammatorie intestinali, ipertono dello sfintere anale.

Sintomi 

I sintomi di una ragazzata anale sono tipicamente molto dolorosi e possono interferire con le attività quotidiane. I segni principali includono:

  • Dolore acuto e intenso: il dolore si verifica durante e subito dopo l'evacuazione, spesso descritto come una sensazione di taglio o bruciore. Il dolore può durare da pochi minuti a diverso minerale.
  • Sanguinamento rettale: si manifesta come piccole tracce di sangue rosso vivo sulla carta igienica o nelle feci. Il sanguinamento è generalmente limitato e non mescolato alle feci.
  • Prurito e irritazione anale: il continuo sfregamento e la presenza della ferita possono causare prurito.
  • Spasmo dello sfintere anale: la contrazione involontaria e prolungata del muscolo sfintere in risposta al dolore può peggiorare la condizione, rendendo più difficile la guarigione.

Prevenzione 

La prevenzione delle ragadi anali si basa principalmente sulle misure che promuovono la salute intestinale e riducono lo sforzo durante l'evacuazione:

  • Seguire una dieta ricca di fibre per evitare la cucitura e facilitare il passaggio di feci morbide.
  • Bere molta acqua ogni giorno per mantenere il tratto intestinale idratato.
  • Evitare di rimanere a guardare troppo a lungo in bagno.
  • Esercizio fisico regolare, che aiuta a mantenere una buona circolazione sanguigna e favorisce il movimento intestinale.

Le ragadi anali possono essere dolorose e debilitanti, ma con una corretta gestione spesso guariscono senza la necessità di interventi chirurgici. Riconoscere precocemente i sintomi e adottare misure preventive, come una dieta ricca di fibre e una buona igiene anale, è fondamentale per evitare complicazioni e recidive. Nei casi più gravi, i trattamenti medici o chirurgici possono risolvere efficacemente il problema

Le ragadi possono sanguinare?

Certamente, ma di solito in quantità minore rispetto alle emorroidi e il problema principale è legato alla possibilità di avere infezioni locali che determinano una maggiore infiammazione e la possibilità di avere la formazione di ascessi che possono richiedere un prolungamento del trattamento.

Marische

Le marische sono piccole pieghe di pelle in eccesso, morbide e di forma irregolare, che si sviluppano attorno all'ano. Sono comunemente considerati un problema estetico, ma raramente provocano dolore o sintomi significativi. Tuttavia, in alcuni casi, possono causare irritazione, prurito o difficoltà nell'igiene personale.

Le marische possono variare di dimensione, da piccole e appena percepibili a escrescenze più grandi e visibili. Spesso associate a precedenti condizioni anali, come emorroidi o ragadi, e possono creare imbarazzo o disagio per chi ne soffre.

Le marische sono spesso conseguenza di infiammazione, traumi o tensioni ripetute nell'area anale.

Le cause più comuni includono:

  • Emorroidi: una delle principali cause delle marische perchè possono dilatarsi e, quando si sgonfiano o vengono trattate, la pelle che le riveste può rimanere allungata e formare una marisca.
  • Ragadi anali: anche la presenza di ragadi anali, che sono lacerazioni nella mucosa dell'ano, può portare allo sviluppo di marische come risposta all'infiammazione cronica.
  • Trauma o irritazione locale: traumi meccanici, come lo sfregamento o il passaggio di feci dure, possono causare la formazione di queste pieghe cutanee.
  • Interventi chirurgici: dopo interventi per la rimozione di emorroidi o ragadi, la cicatrizzazione della pelle può provocare la formazione di marische.
  • Infiammazioni croniche: condizioni infiammatorie del tratto intestinale, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa, possono causare un'irritazione cronica dell'ano e favorire la comparsa di marische.
  • Gravidanza: durante la gravidanza, l'aumento della pressione sul retto e sull'ano può causare il rigonfiamento delle vene e della pelle circostante, portando alla formazione di marische.

Sintomi

Le marische, nella maggior parte dei casi, non causano dolore o disagio significativo. Tuttavia, possono presentarsi alcuni sintomi tra cui irritazione o prurito.

Inoltre, le marische possono irritarsi a causa del movimento, della sudorazione o dell'attrito con i vestiti.

Le marische possono sanguinare?

Le marische sono lembi di cute che ha un aspetto sano, e non sanguinano salvo che non ricevano traumatismi, la forma è antiestetica e generalmente possono causare problemi nella pulizia della sede.

Quale specialista si occupa delle malattie dell'ano?

Il chirurgo generale specializzato nelle malattie dell'ultimo tratto dell'intestino è il proctologo, quindi è indispensabile rivolgersi al proprio medico curante per chiedere una visita proctologica.

La visita valuterà innanzitutto che il dolore, il sanguinamento o la presenza di una formazione cutanea sia effettivamente una delle patologie benigne e non invece una neoformazione tumorale da studiare.

Ricordiamoci che i tumori possono dare sintomatologie simili: dolore, sanguinamento, presenza di masse non ben identificabili, costipazione ecc..

Quindi prima di iniziare un trattamento è necessario osservare direttamente la sede sia all'esterno che all'interno con l'anoscopia, per questo la visita del chirurgo proctologo è indispensabile, l'autovalutazione rischia di non identificare altre patologie. 

 

Foto di Darko Djurin da Pixabay

Pin It

Articoli più letti