La musicoterapia nella sanità: un'analisi sulle applicazioni cliniche e il ruolo collaborativo dell'infermiere

musica

La musicoterapia rappresenta un approccio clinico sistematico che utilizza esperienze musicali e le loro espressioni, come il suono, il corpo e la voce, per perseguire obiettivi terapeutici, preventivi o riabilitativi.

A differenza di un semplice ascolto musicale a scopo di intrattenimento, il suo fine ultimo è quello di sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo, facilitando una migliore integrazione intra- e interpersonale e, di conseguenza, migliorando la qualità della vita.1

Questa disciplina si fonda su principi operativi distinti, tra cui la partecipazione attiva del paziente, la centralità di un rapporto di fiducia e di accettazione incondizionata, l'adattamento personalizzato della tecnica in base alle esigenze individuali e lo scambio reciproco di proposte tra paziente e musicoterapeuta.4

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Sebbene la sua formalizzazione come pratica clinica sia relativamente recente, le radici della musicoterapia affondano in tempi antichi. Già i greci, infatti, ritenevano che la musica fosse la "medicina dell'anima", e ne guidavano lo studio fin dalla più tenera età, considerandola fondamentale per lo sviluppo armonico dell'individuo.5

In Italia, il riconoscimento e la ricerca scientifica sulla disciplina hanno avuto inizio nel 1973, con il primo seminario di musicoterapia tenutosi a Bologna, seguito dalla nascita dell'Associazione Italiana Studi di Musicoterapia nel 1975, volta a promuovere la ricerca e la diffusione culturale di questa pratica.6 

Basi scientifiche e meccanismi d'azione

Meccanismi neurobiologici e fisiologici

L'efficacia della musicoterapia si basa su solidi meccanismi neurobiologici e fisiologici. La musica agisce in modo diffuso sulle strutture corticali e sottocorticali del cervello, facilitando la sincronizzazione neuronale e attivando aree cerebrali legate al piacere.8 La sua azione si manifesta anche sul piano endocrinologico e immunitario: l'ascolto di musica o la sua produzione abbassa i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, e aumenta la produzione di serotonina, ossitocina ed endorfine, che promuovono il benessere, il buonumore e hanno un effetto analgesico.9

Inoltre, la musicoterapia può favorire la neurogenesi e la riparazione neuronale 12 e indurre modificazioni positive sull'organismo, come la vasodilatazione e la riduzione della pressione sanguigna, in particolare con l'ascolto di musica armonica e con ritmi lenti.10

Metodologie di intervento: attiva vs. ricettiva

La pratica musicoterapeutica si articola in due metodologie principali, la cui scelta dipende dagli obiettivi clinici e dalla condizione del paziente:

  • Musicoterapia ricettiva o passiva: in questa modalità, l'intervento si basa sull'ascolto di musica. La musica può essere registrata o suonata dal vivo dal musicoterapeuta. L'obiettivo è indurre uno stato di rilassamento, gestire il dolore, l'ansia e migliorare il sonno.10 Questo approccio si è dimostrato particolarmente efficace in contesti di area critica, dove l'ascolto di brani preselezionati aiuta a mascherare i rumori ambientali e a indurre un senso di tranquillità.10
  • Musicoterapia attiva o creativa: questa metodologia incoraggia il paziente a creare musica attivamente, utilizzando strumenti musicali, la voce o il proprio corpo. Non sono richieste competenze musicali pregresse.12 L'atto di fare musica facilita la comunicazione, l'espressione delle proprie emozioni e la riattivazione di competenze neuromotorie, favorendo l'integrazione psicocorporea.9

La selezione tra l'approccio attivo e quello ricettivo non è casuale ma rappresenta una decisione clinica strategica. La letteratura scientifica ha evidenziato come la musicoterapia ricettiva sia più efficace nell'alleviare i sintomi comportamentali e fisiologici, come dimostrato in studi su pazienti sottoposti a emodialisi o con ridotte capacità di interazione sociale, dove l'ascolto individuale ha avuto un impatto più significativo sulla depressione rispetto alle sessioni di gruppo.17

Al contrario, la musicoterapia attiva è la scelta preferenziale per favorire l'espressione di sé, la socializzazione e il recupero di abilità motorie.9 Questa personalizzazione dell'intervento, basata su una valutazione attenta del paziente, è un elemento fondamentale che distingue l'approccio clinico da un'applicazione generica della musica. 

Applicazioni cliniche e evidenze scientifiche

La musicoterapia, quale intervento complementare, ha trovato applicazione in una vasta gamma di contesti sanitari, con risultati supportati da evidenze scientifiche. Un elemento ricorrente nella letteratura è che questa disciplina viene sistematicamente proposta come un'intervento aggiuntivo e non sostitutivo.10

Tale constatazione sottolinea un orientamento sempre più diffuso nella sanità moderna verso un approccio olistico, che affianca le terapie farmacologiche e chirurgiche con strumenti umanizzanti, ponendo il paziente e il suo benessere psicofisico al centro del percorso di cura.

Gestione del dolore e dell'ansia

Uno degli ambiti più studiati della musicoterapia è la gestione del dolore e dell'ansia. Diverse meta-analisi e revisioni sistematiche hanno confermato la sua efficacia. Una ricerca condotta su 73 studi randomizzati controllati ha dimostrato in modo univoco che l'esposizione alla musica attenua il dolore e riduce l'ansia nel periodo post-operatorio, limitando il ricorso agli analgesici.21

In oncologia, la musicoterapia riveste un ruolo cruciale nella gestione del "dolore globale" del paziente, contribuendo a diminuire gli stati di ansia, depressione e a migliorare la qualità della vita.15 I meccanismi d'azione in questo contesto includono la distrazione del paziente dal sintomo doloroso, il rilascio di endorfine e l'induzione di un senso di controllo benefico sul proprio stato.19

In geriatria e neuro-riabilitazione

La musicoterapia si è rivelata un prezioso alleato nella gestione delle sfide sanitarie legate all'invecchiamento. In pazienti con demenza e Morbo di Alzheimer, è considerata un efficace approccio non farmacologico per alleviare l'agitazione psicomotoria e i sintomi comportamentali, spesso gestiti con sedativi.11

La musica ha un forte potere mnestico, in grado di rievocare ricordi vividi e un senso di identità, anche nelle fasi più avanzate della malattia.12 L'ascolto di brani familiari può ridurre il disagio, migliorare il tono dell'umore e il senso di orientamento spazio-temporale, rafforzando i legami tra pazienti, caregiver e personale sanitario.24

In oncologia e cure palliative

Oltre alla gestione del dolore e dell'ansia, la musicoterapia in oncologia e nelle cure palliative aiuta il paziente a esprimere ed elaborare il proprio rapporto con la malattia, migliorando le relazioni con sé, con la famiglia e con il mondo circostante.23

L'esperienza clinica ha dimostrato che sia la musicoterapia attiva che quella ricettiva sono efficaci in questo contesto, coinvolgendo anche i familiari e contribuendo a creare un ambiente di serenità e distrazione.15

In pediatria e salute mentale 

Nell'ambito della neuropsichiatria infantile, la disciplina offre un valido contributo nei disturbi dello spettro autistico, del ritardo mentale, delle dislessie e dei disturbi del linguaggio.16 Per i bambini che affrontano lunghe degenze ospedaliere, la musicoterapia riduce l'ansia legata a interventi o terapie invasive e diminuisce la percezione del dolore fisico.27 Per saperne di più leggi l'articolo: "La Musicoterapia e il suo contributo nel trattamento del neonato prematuro in terapia intensiva neonatale".

In ambito di salute mentale, la musicoterapia si rivela un efficace mezzo di supporto ai trattamenti farmacologici, migliorando l'aderenza alle cure e promuovendo una relazione più positiva tra il paziente e il servizio di assistenza.28 

Area Clinica

Obiettivi terapeutici principali

Meccanismi d'azione evidenziati

Evidenza a supporto

Area Critica e Peri-operatoria

Riduzione di dolore e ansia post-operatori; limitazione del ricorso ad analgesici; miglioramento del sonno e del comfort.

Distrazione; rilascio di endorfine; abbassamento della pressione arteriosa; induzione di rilassamento.

Meta-analisi su 73 RCTs 21; Studi su pazienti in terapia intensiva e ventilazione meccanica.13

Geriatria (Demenza, Alzheimer)

Riduzione dei sintomi comportamentali (agitazione, agitazione psicomotoria); miglioramento del tono dell'umore e della memoria; rafforzamento dei legami interpersonali.

Potere mnestico (rievocazione di ricordi); attivazione di aree cerebrali intatte; abbassamento dei livelli di cortisolo.

Studi sul morbo di Alzheimer 11; Studi su pazienti in case di riposo.25

Oncologia e cure palliative

Miglioramento della qualità di vita; elaborazione del rapporto con la malattia; diminuzione di ansia, depressione e dolore globale.

Rilascio di endorfine; azione sul sistema psico-neuro-immuno-endocrinologico; distrazione dalla sofferenza.

Studi su pazienti oncologici 19; Esperienze in hospice.15

Pediatria

Riduzione del dolore e dell'ansia da degenza; miglioramento dell'umore; facilitazione della comunicazione e dello sviluppo cognitivo-motorio.

Creazione di uno spazio sicuro per l'espressione emotiva; azione sui disturbi del linguaggio e apprendimento.

Studi su bambini ricoverati 27; Contributo in neuropsichiatria infantile.26

Salute mentale

Supporto al trattamento farmacologico; miglioramento dell'aderenza alle cure; facilitazione dei rapporti interpersonali.

Creazione di uno spazio di cura centrato sul paziente; stimolazione emotiva e interpersonale.

Convegno sull'uso della musicoterapia in psichiatria 28; Approccio integrato ai disturbi dell'umore.8

 

Il ruolo professionale del musicoterapeuta

In Italia, la professione di musicoterapeuta è inquadrata come "professione non organizzata" dalla Legge 14/2013, che ne disciplina l'esercizio.3 Sebbene manchi un ordine professionale, la Norma UNI 11592 del 2015 ha definito i requisiti di conoscenza, abilità e competenza necessari per operare nel settore delle Arti Terapie, fornendo un quadro di riferimento per la certificazione professionale.20

La formazione è affidata a corsi di studio privati di durata triennale o quadriennale e, più recentemente, a bienni di specializzazione accademica offerti dai Conservatori.31

Il musicoterapeuta è uno specialista che opera all'interno di un'equipe multiprofessionale, collaborando con medici, psicologi, infermieri e altri operatori sanitari.3 Il suo compito non si limita all'applicazione di una tecnica, ma include la progettazione di un progetto terapeutico condiviso e la valutazione continua dell'intervento, traducendo le espressioni sonoro-musicali del paziente in significati emotivi e promuovendo il cambiamento.7

L'infermiere e la musicoterapia: un'integrazione strategica nell'assistenza olistica

L'infermiere, per la sua posizione centrale e per il contatto prolungato con il paziente, riveste un ruolo fondamentale nell'integrazione della musicoterapia nell'assistenza quotidiana.34 Nei paesi in cui l'assistenza infermieristica è maggiormente sviluppata, come gli Stati Uniti, la musicoterapia è considerata un Intervento Terapeutico Infermieristico Autonomo (ITNI,

Independent Therapeutic Nursing Intervention).14 Questo significa che l'infermiere può utilizzare la musica in modo autonomo per migliorare la qualità di vita dei pazienti, ridurre la sintomatologia dolorosa e gli stati d'ansia, e facilitare il recupero della coscienza in casi complessi.14

La sinergia tra l'infermiere e il musicoterapeuta è cruciale per un'assistenza olistica di successo. L'infermiere è il professionista ideale per condurre una prima "anamnesi sonoro-musicale", raccogliendo dati essenziali sulle preferenze e sulla storia musicale del paziente.13 Questi dati, sebbene raccolti dall'infermiere, vengono poi valutati dal musicoterapeuta per la scelta dell'approccio più adatto, creando un flusso di lavoro collaborativo e informato.13

Le responsabilità dell'infermiere nell'ambito della musicoterapia si concentrano su attività che rientrano nella sua autonomia professionale. Esse includono:

  • Preparazione del setting: l'infermiere è responsabile di creare un ambiente tranquillo, riducendo i rumori di fondo e gli stimoli esterni che potrebbero affaticare il paziente.13
  • Somministrazione della terapia ricettiva: l'infermiere può gestire l'ascolto di musica pre-selezionata per la gestione di sintomi come ansia, dolore e agitazione.14
  • Monitoraggio: la valutazione dell'efficacia dell'intervento spetta all'infermiere, che può monitorare i parametri vitali e utilizzare scale di valutazione neurologica, dell'umore o del dolore per registrare i risultati dell'intervento.13

L'analisi dei ruoli e delle competenze professionali rivela una chiara complementarità tra le due figure. L'infermiere, per la sua natura, è il professionista più adatto a gestire l'applicazione della musicoterapia ricettiva e a raccogliere i dati essenziali, data la sua presenza costante al fianco del paziente. L'intervento attivo e la progettazione terapeutica più complessa rimangono invece di pertinenza esclusiva del musicoterapeuta certificato.13

Questo modello di collaborazione strategica garantisce che l'assistenza sia allo stesso tempo personalizzata, efficace e rispettosa dei confini professionali. L'infermiere non sostituisce il musicoterapeuta, ma diventa un attore chiave nel processo di cura, creando le condizioni ottimali e implementando interventi di base che migliorano significativamente il benessere del paziente.

Limiti, sfide e prospettive future

Nonostante le promettenti evidenze, la musicoterapia in ambito sanitario deve affrontare diverse sfide. La ricerca è ancora limitata da un'eterogeneità di protocolli, campioni di studio spesso esigui e una mancanza di strumenti di valutazione standardizzati per misurare l'efficacia a lungo termine.12 Inoltre, i benefici possono variare notevolmente a seconda dell'individuo e del contesto clinico, e la musica potrebbe non produrre effetti positivi su tutti i pazienti.37

Un'ulteriore considerazione riguarda il ruolo delle nuove tecnologie, come l'Intelligenza Artificiale, nella produzione di musica per scopi terapeutici. Se da un lato l'IA può personalizzare le playlist in base alle preferenze del paziente, dall'altro solleva questioni etiche significative.38 Il cuore della musicoterapia non è solo il suono, ma la relazione umana che si instaura tra paziente e terapeuta, una dimensione che l'Intelligenza Artificiale non può replicare.

Infine, un'importante limitazione nel contesto italiano è l'assenza di percorsi di formazione specifici in musicoterapia per gli infermieri.35 L'istituzione di corsi dedicati, come suggerito dalla letteratura, sarebbe fondamentale per fornire agli infermieri gli strumenti e le competenze necessarie per implementare interventi efficaci e sicuri, integrando in modo formale la disciplina nella pratica infermieristica.34

Conclusioni e raccomandazioni strategiche

La musicoterapia si afferma come una risorsa preziosa e scientificamente validata per il benessere dei pazienti, offrendo una modalità di cura complementare che agisce su dolore, ansia e sintomi comportamentali in diverse aree cliniche. La sua efficacia, tuttavia, è strettamente legata alla capacità di personalizzazione dell'intervento e alla sua integrazione in un approccio olistico.

La chiave per massimizzare i benefici di questa pratica risiede nella collaborazione strutturata tra il musicoterapeuta certificato e l'infermiere. Quest'ultimo, grazie alla sua posizione privilegiata e alla sua formazione, è il professionista ideale per raccogliere dati cruciali sul paziente, preparare l'ambiente di cura e somministrare gli interventi di musicoterapia ricettiva.

L'infermiere non sostituisce la figura specialistica, ma ne supporta l'operato, fungendo da ponte essenziale tra la cura clinica tradizionale e la dimensione relazionale e umana della musicoterapia.

Per consolidare e diffondere questa pratica nel sistema sanitario italiano, si raccomandano tre azioni strategiche: un maggiore investimento nella ricerca per standardizzare protocolli e strumenti di valutazione; lo sviluppo di percorsi formativi specifici per gli infermieri in musicoterapia; e la promozione di protocolli di assistenza integrata che riconoscano e formalizzino la sinergia tra infermieri e musicoterapeuti, migliorando non solo gli outcomes clinici ma anche la qualità e l'umanizzazione delle cure.

Bibliografia

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  2. www.conservatoriopescara.it, http://www.conservatoriopescara.it/studiare-al-d-annunzio/offerta-formativa/122-didattica/corsi-di-i-livello-musicoterapia/142-cosa-%C3%A8-la-musicoterapia.html#:~:text=La%20musicoterapia%20mira%20a%20sviluppare,processo%20preventivo%2C%20riabilitativo%20o%20terapeutico.
  3. Musicoterapeuta: ecco come diventarlo. - Cesfor,https://www.cesfor.bz.it/magazine/musicoterapeuta-ecco-come-diventarlo/
  4. Musicoterapia - Le Mani Parlanti, http://www.lemaniparlanti.it/musicoterapia/
  5. Musicoterapia: storia dall'antichità ai giorni nostri. Platone e Aristotele - Blog della Musica,https://www.blogdellamusica.eu/musicoterapia-storia/
  6. Origini della musicoterapia - Psicolab, https://www.psicolab.net/origini-della-musicoterapia/
  7. Che cos'è la musicoterapia?, http://musicaterapia.it/musicoterapia/
  8. Musicoterapia: quali effetti sul benessere psicologico e fisico? - State of Mind,https://www.stateofmind.it/2025/04/musicoterapia-benefici/
  9. Difficoltà di linguaggio nell'anziano – Il potere della musicoterapia - Paramedica,https://paramedica.it/il-potere-della-musicoterapia/
  10. EFFICACIA DELLA MUSICOTERAPIA COME INTERVENTO INFERMIERISTICO NELLA RIDUZIONE DELL'ANSIA E DEL DOLORE, https://tesi.univpm.it/retrieve/f8a73e67-f682-410c-b585-dbfb43338175/TESI%20DI%20LAUREA%20-%20BIANCHI%20GIAN%20MARCO.pdf
  11. Gli interventi e gli effetti della musicoterapia nelle demenze - State of Mind,https://www.stateofmind.it/2018/06/musicoterapia-demenze/
  12. La scienza dice che la musicoterapia sia d'aiuto nell'Alzheimer - Psicoterapia Funzionale,https://www.psicoterapiafunzionale.it/2021/09/la-scienza-dice-che-la-musicoterapia-sia-daiuto-nellalzheimer/
  13. L'uso della musicoterapia in rianimazione nel paziente con patologia cranica. Sperimentazione di un protocollo integrato - Scenario, https://scenario.aniarti.it/index.php/scenario/article/viewFile/232/216
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  22. (PDF) La musicoterapia nell'assistenza infermieristica in area critica,https://www.researchgate.net/publication/264352554_La_musicoterapia_nell%27assistenza_infermieristica_in_area_critica
  23. Musicoterapia in Oncologia - Ferdinando Suvini, https://ferdinandosuvini.com/musicoterapia-in-oncologia/
  24. Musicoterapia: una nuova speranza per la cura della demenza senile - BuoneNotizie.it,https://www.buonenotizie.it/salute-e-benessere/2025/08/08/musicoterapia-una-nuova-speranza-per-la-cura-della-demenza-senile/giulia-mastrocicco/
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  26. La musicoterapia in età pediatrica: un ruolo chiave nell'approccio multidisciplinare alle disabilità neurocognitive - Medici Oggi, accesso eseguito il giorno settembre 1, 2025, https://medicioggi.it/a-cura-e-a-cuore/la-musicoterapia-eta-pediatrica-un-ruolo-chiave-nellapproccio-multidisciplinare-alle-disabilita-neurocognitive/
  27. Musicoterapia in Pediatria - Fantasilandia,https://www.fantasilandia.it/musicoterapia-in-pediatria/
  28. quale musicoterapia nella salute mentale? - Padova - Unipd,https://www.unipd.it/ilbo/sites/unipd.it.ilbo/files/musicosalute.pdf
  29. La musicoterapia allunga la vita - Ierfop,http://www.ierfop.org/la-musicoterapia-allunga-la-vita/
  30. LA MUSICOTERAPIA OGGI, LEGGE 4/2013, NORMA UNI SULLE ARTITERAPIE 11592, EQF,https://musicoterapia.it/la-musicoterapia-oggi-legge-4-2013-norma-uni-sulle-artiterapie-11592-eqf/
  31. Master in MUSICOTERAPIA - X Edizione - Dettaglio corso, https://www2.almalaurea.it/cgi-asp/lau/corsi/dettaglioCorsi.aspx?lang=it&ID=105020
  32. All-20-Musicoterapia.pdf - Università di Pavia, https://web.unipv.it/wp-content/uploads/2022/09/All-20-Musicoterapia.pdf
  33. Musicoterapeuti, cosa fanno e come lo si diventa - Cure-Naturali.it, https://www.cure-naturali.it/enciclopedia-naturale/terapie-naturali/profili-professionali/professione-musicoterapeuta.html
  34. la musicoterapia nella gestione di ansia e dolore nei pazienti oncologico pediatrici,https://thesis.unipd.it/retrieve/f4bb2611-f5ac-4709-9b63-92f4dc4c1b52/Pedol_Alice.pdf
  35. La musicoterapia nell'assistenza infermieristica in area critica - musica per studi medici,https://musicaperstudimedici.com/musicoterapia/la-musicoterapia-nellassistenza-infermieristica-in-area-critica/
  36. “LA MUSICOTERAPIA COME STRUMENTO DI PREVENZIONE NELLA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE AFFETTO DA DELIRIUM POSTOPERATORIO, https://thesis.unipd.it/retrieve/c01a798a-d144-4d68-994a-d54239aeb8d1/Babbolin_Chiara.pdf
  37. Musicoterapia, quando la musica supporta la clinica - Nurse24.it,https://www.nurse24.it/infermiere/lavorare-come-infermiere/musicoterapia-quando-la-musica-supporta-la-clinica.html
  38. Intelligenza Artificiale (IA) Musica e Musicoterapia - musicoterapiaViva,https://www.musicoterapiaviva.it/l/musicoterapia-intelligenza-artificiale/
  39. Apprendere la Musicoterapia - Artedo Academy, https://www.artedo-academy.it/course/apprendere-la-musicoterapia/

 

L'articolo è stato fatto con l'aiuto di Gemini Pro e le informaizoni sono state tutte verificate da un professionista.

Foto di Anton H

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