I gas medicinali sono essenziali nelle strutture sanitarie, con impieghi che spaziano dall'anestesia alla terapia respiratoria, dalla criochirurgia alla diagnostica. Una gestione accurata, che includa stoccaggio, distribuzione e sicurezza, è fondamentale per la salute di pazienti e operatori.
In Italia, una normativa complessa regola l'uso dei gas medicinali in ospedale, definendo standard di qualità, sicurezza e tracciabilità.
Normativa Italiana sui Gas medicinali
La normativa italiana sui gas medicinali è in continua evoluzione. Il Decreto Legislativo 24 aprile 2006, n. 219, li definisce come "ogni sostanza o associazione di sostanze presentata come avente proprietà curative o profilattiche delle malattie umane" o "utilizzata sull'uomo per ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche".
Sono quindi soggetti alle normative sui farmaci tradizionali, inclusa l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio (AIC).
Inoltre, il Decreto Legislativo 46/97 (93-42) classifica gli impianti di distribuzione dei gas medicinali come dispositivi medici. Nello specifico, gli impianti centralizzati di distribuzione e i relativi componenti sono classificati come Dispositivi Medici di Classe IIb, mentre gli impianti di evacuazione dei gas anestetici rientrano nella Classe IIa.
La Farmacopea Ufficiale Italiana definisce i requisiti di qualità e purezza, mentre il Decreto Ministeriale del 4 agosto 2000 stabilisce il colore bianco per il corpo delle bombole. È importante sottolineare che, ad eccezione di quelle ad uso ospedaliero, tutte le confezioni di gas medicinali devono riportare il codice Braille con il nome del prodotto e la forma farmaceutica.
Per gli impianti di distribuzione, la normativa di riferimento è la UNI EN ISO 7396-1 e UNI EN ISO 7396-2. Queste norme specificano i requisiti per la progettazione, l'installazione, il funzionamento e la manutenzione, garantendo la sicurezza e la continuità di erogazione.
A tal proposito, la norma UNI EN ISO 7396-1 introduce il concetto di "Gestione Operativa" dei Gas Medicali e il "Documento di Gestione Operativa (DGO)".
Il DGO, redatto in accordo con l'Allegato G della norma, definisce le procedure per garantire il funzionamento sicuro e affidabile dell'impianto, con particolare attenzione alla sicurezza del paziente e del personale.
La norma UNI 11100 fornisce una guida all'accettazione, alla messa in servizio e alla gestione operativa degli impianti. La tracciabilità dei gas medicinali è responsabilità della Farmacia Ospedaliera , che deve garantire la tracciabilità del lotto e della confezione.
Un aspetto cruciale riguarda la classificazione dei gas per uso terapeutico e diagnostico. La distinzione tra gas medicinali e dispositivi medici non è sempre netta, e la classificazione in base al meccanismo d'azione può risultare complessa. Ad esempio, i gas per spirometria, pur essendo utilizzati a scopo diagnostico, potrebbero essere considerati accessori di un dispositivo medico.
Aspetti tecnici dei Gas Medicinali
Tipologie e analisi dei Gas Medicinali
In ambito ospedaliero, vengono utilizzati diversi tipi di gas medicinali, ognuno con proprietà e applicazioni specifiche. Oltre all'ossigeno e al protossido di azoto, sono ampiamente diffusi l'aria medicinale, l'aria medicinale sintetica, l'azoto, l'elio e l'anidride carbonica.
La qualità e la purezza dei gas medicinali sono fondamentali per la sicurezza dei pazienti. Per garantire la conformità agli standard, vengono utilizzati diversi metodi di analisi:
- Cromatografia gassosa, tecnica per separare e identificare i componenti di una miscela gassosa.
- Spettrometria di massa, determina la massa molecolare e la struttura chimica dei componenti.
- Sensori elettrochimici, generano un segnale elettrico in risposta alla presenza di un gas specifico.
- Analizzatore paramagnetico, misura la concentrazione di ossigeno.
Ossigeno
L'ossigeno medicinale è ottenuto dalla distillazione frazionata dell'aria liquida . È essenziale per la respirazione cellulare e viene utilizzato principalmente nell'ossigenoterapia.
La sua concentrazione nell'aria influenza la combustibilità dei materiali, aumentando il rischio di incendio in ambienti arricchiti di ossigeno. Inoltre, essendo più pesante dell'aria, può accumularsi in spazi confinati.
Protossido di Azoto
Il protossido di azoto è un anestetico e analgesico che riduce la sensibilità al dolore e induce rilassamento. In anestesia, viene spesso utilizzato in combinazione con altri anestetici.
In passato, venivano utilizzati anche gas come etilene, acetilene e ciclopropano, ma sono stati abbandonati a causa dell'elevata infiammabilità.
Anidride Carbonica
L'anidride carbonica è presente in bassa concentrazione nell'aria atmosferica . In ambito medicale, viene utilizzata come gas di contrasto e in criochirurgia.
Gestione dei Gas medicinali in ospedale
La gestione dei gas medicinali comprende diverse fasi:
Stoccaggio
- Le bombole devono essere stoccate in locali dedicati, non sotterranei, freschi, asciutti, ben aerati e con pavimento, pareti e soffitto in materiale incombustibile.
- I locali devono essere chiusi a chiave, lontani da fonti di calore, protetti dai raggi solari e con una temperatura non superiore a 50°C. <
- I serbatoi criogenici sono generalmente alloggiati all'aperto su platee in cemento armato, in locali accessibili solo a personale autorizzato e informati sui rischi.
- È fondamentale garantire la sicurezza dei contenitori, assicurando le bombole contro le cadute e evitando di sigillare i contenitori criogenici per consentire lo sfogo del gas in caso di evaporazione.
Distribuzione
La distribuzione può avvenire a doppio stadio, con una prima riduzione di pressione nella centrale e una seconda in prossimità dei punti di utilizzo. I collegamenti flessibili sono impiegati per isolare le apparecchiature dalle vibrazioni e compensare i movimenti strutturali degli edifici.
Il sistema "feed for maintenance" consente di effettuare la manutenzione escludendo una sorgente di alimentazione, garantendo la disponibilità di almeno due fonti in caso di guasto. La posizione della sorgente di riserva è determinata dall'Hospital Facility Management (HFM).
I sensori di pressione devono essere permanentemente connessi alla rete di distribuzione per monitorare costantemente la pressione. Gli impianti sono dotati di sistemi di monitoraggio e allarme, che includono allarmi operativi, allarmi operativi di emergenza e allarmi clinici di emergenza, per notificare al personale tecnico o clinico eventuali anomalie.
I pannelli indicatori di allarme sono posizionati in base a un'analisi del rischio, per garantire la massima visibilità e tempestività di intervento. Ogni rete di distribuzione deve essere sottoposta a test e certificata per garantire che contenga solo il gas previsto.
Sicurezza
I materiali utilizzati negli impianti di distribuzione dei gas medicinali devono essere compatibili con i gas stessi e con l'ossigeno, per evitare reazioni chimiche pericolose o la formazione di incendi. Il personale addetto alla gestione dei gas medicinali deve ricevere una formazione specifica sui rischi correlati e sulle procedure di sicurezza da adottare.
È fondamentale adottare procedure rigorose per prevenire la contaminazione dei gas e garantire la sicurezza degli operatori. L'utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) è indispensabile e deve essere conforme alle indicazioni delle schede di sicurezza dei gas.
È importante utilizzare i raccordi corretti per ogni tipo di gas, per evitare perdite o la miscelazione di gas incompatibili. Per verificare la presenza di perdite, è necessario utilizzare acqua saponata o un liquido tensioattivo, mai una fiamma libera, che potrebbe innescare un incendio.
È vietato travasare gas da un cilindro all'altro, per evitare la contaminazione o la formazione di miscele pericolose. I cilindri non devono essere svuotati completamente, per evitare l'ingresso di aria o altre impurità. È inoltre vietato riparare o smontare le valvole dei cilindri, se non da personale qualificato. L'abbigliamento degli operatori deve essere adeguato, evitando materiali infiammabili come lana o sintetici. Una corretta etichettatura e segnaletica è fondamentale per identificare i gas, le relative precauzioni e le procedure di sicurezza da seguire.
Il farmacista ospedaliero svolge un ruolo cruciale nella gestione dei gas medicinali, garantendone la qualità e la sicurezza in tutte le fasi, dallo stoccaggio alla somministrazione.
Le sue responsabilità includono:
- Stoccaggio, assicurare la corretta conservazione dei gas medicinali in ambienti idonei.
- Trasporto e consegna, supervisionare il trasporto e la consegna ai reparti, garantendo la tracciabilità all'interno dell'ospedale.
- Controllo qualità, verificare la conformità dei prodotti alle specifiche, la presenza della documentazione e la corretta gestione in sicurezza.
- Gestione impianti, assicurare la qualità del gas distribuito dagli impianti fino alle unità terminali
Applicazioni dei Gas Medicinali in ospedale
I gas medicinali hanno diverse applicazioni:
Anestesia
- Protossido di azoto e gas alogenati vengono utilizzati per indurre e mantenere l'anestesia.
- L'aria medicinale funge da gas vettore per gli anestetici volatili.
Terapia respiratoria
- L'ossigeno è fondamentale per il trattamento dell'insufficienza respiratoria.
- Aria medicinale e aria medicinale sintetica vengono utilizzate per l'assistenza ventilatoria.
Criochirurgia
- Gas criogenici vengono utilizzati per la distruzione di tessuti anomali.
Altre applicazioni
- L'anidride carbonica viene utilizzata come gas di contrasto in laparoscopia.
- I gas medicali trovano impiego in diagnostica, per la spirometria e la visualizzazione di strutture anatomiche.
- Elio e argon vengono utilizzati per la diagnosi di patologie respiratorie.
- Gas fluorurati e azoto vengono utilizzati per azionare strumenti medicali e come propellenti per farmaci in aerosol.
- Ossigeno ed elio vengono utilizzati in terapia iperbarica.
- L'ossido di etilene viene impiegato per la sterilizzazione degli strumenti medicali.
- In chirurgia oftalmica, gas come aria, esafluoruro di zolfo (SF6) e perfluoropropano (C3F8) vengono utilizzati per chiudere le rotture retiniche.
Problematiche e sfide nella gestione dei Gas Medicinali
Rischio di contaminazione
La contaminazione può avere gravi conseguenze. Procedure rigorose sono necessarie per prevenirla durante stoccaggio, distribuzione e utilizzo.
Sicurezza degli operatori
L'esposizione a gas anestetici può comportare rischi per la salute degli operatori e le misure di protezione collettiva e individuale servono per minimizzare l'esposizione.
Il parametro LC50, che rappresenta la concentrazione letale per il 50% della popolazione animale esposta in un determinato periodo, viene utilizzato per valutare la tossicità dei gas.
Rischi per i pazienti
- Somministrazione errata del gas che può avere gravi conseguenze per i pazienti, un'attenta identificazione e l'utilizzo di componenti gas-specifici è importante per prevenire errori di connessione.
- Asfissia, gas diversi da aria e ossigeno possono causare asfissia se presenti in alte concentrazioni, è importante monitorare la concentrazione di ossigeno nell'ambiente di lavoro e garantire una ventilazione adeguata.
Gestione delle emergenze
Le strutture sanitarie devono essere preparate a gestire emergenze come perdite, guasti agli impianti o mancanza di disponibilità.
È importante informare il responsabile della prevenzione incendi di ogni modifica strutturale o impiantistica che possa influire sulla gestione delle emergenze.
Inoltre, è necessario mantenere sgombre le vie di fuga e gli spazi sicuri. Un'organizzazione di primo soccorso e informazioni sui comportamenti da adottare in caso di emergenza sono elementi essenziali del piano di emergenza.
Incident Reporting
Un sistema di segnalazione degli incidenti ("incident reporting") è fondamentale per migliorare la sicurezza nella gestione dei gas medicinali. È importante adottare una cultura "no blame" per incoraggiare la segnalazione volontaria degli eventi e identificare le debolezze del sistema.
Il "modello del formaggio svizzero" degli incidenti evidenzia come gli incidenti siano spesso il risultato di una serie di errori e mancanze a diversi livelli.
Gli incidenti possono essere causati da insufficiente disponibilità di gas, malfunzionamento delle apparecchiature o errori umani.
Soluzioni e best practice per la gestione dei Gas Medicinali
- Formazione del personale, la formazione del personale su normativa, aspetti tecnici e procedure di sicurezza.
- Manutenzione degli impianti che include anche la sostituzione dei filtri.
- Sistemi di monitoraggio e allarme, efficaci per rilevare anomalie.
- Procedure di sicurezza, essenziali per prevenire la contaminazione e garantire la sicurezza.
- Collaborazione tra professionisti, tra cui farmacisti, medici e ingegneri clinici è fondamentale per ottimizzare la gestione; anche la collaborazione tra fornitore e utilizzatore è importante per garantire la sicurezza del paziente.
- Controllo qualità, un processo continuo che include analisi periodiche e la verifica della conformità alle specifiche; il farmacista può avvalersi di un laboratorio esterno accreditato per le analisi.
- Spazio di cura e valutazione del rischio, concetti fondamentali per la progettazione delle strutture sanitarie e la scelta dei sistemi di gas medicali; il livello di rischio influenza la progettazione e l'implementazione dei sistemi e il comportamento umano gioca un ruolo importante nella prevenzione degli incidenti.
In sintesi
La gestione dei gas medicinali in ospedale è un processo complesso che richiede un approccio multidisciplinare e una costante attenzione alla normativa, agli aspetti tecnici e alle procedure di sicurezza.
La formazione continua del personale, la manutenzione degli impianti, i sistemi di monitoraggio e allarme, le procedure di sicurezza rigorose e la collaborazione tra professionisti sono elementi cruciali per garantire la sicurezza di pazienti e operatori.
Il futuro della gestione dei gas medicinali in Italia sarà caratterizzato da una crescente attenzione alla sicurezza, all'innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale.
L'implementazione di sistemi di gestione informatizzati, la diffusione di nuove tecnologie per la somministrazione dei gas e l'utilizzo di gas medicali più ecologici saranno alcune delle tendenze chiave nei prossimi anni. Inoltre, la crescente complessità delle normative e la necessità di garantire la tracciabilità dei gas medicinali richiederanno un continuo aggiornamento delle competenze e delle procedure gestionali.
Bibliografia
- Gas medicinali: normativa e responsabilità del farmacista - Bollettino SIFO.
- Il Documento programmatico per l'acquisizione del gas medicinale - FAREonline
- La norma UNI EN 737-3 sugli impianti di distribuzione dei gas medicali - Ospedale sicuro
