I social sono ambienti web impostati per favorire i contatti, che si possono chiamare anche amici, il fatto è che spesso per avere più attenzione si usa fare presa con le emozioni.
Le emozioni non ci consentono di scrivere e rispondere in modo razionale e spesso hanno peso altri nostri disagi quotidiani, li ha percepiti la nostra presidente Mangiacavalli, ed entrando nel gioco ha involontariamente evidenziato delle lacune importanti nella FNC.
Prendendo spunto dal suo post che riporto sotto (con la funzione incorpora di facebook) ha mostrato dei problemi seri ma anche delle lacune nella Federazione Nazionale dei Collegi, che andrebbero colmate.
Leggendo il post e l'intervista su nurse24.it (LINK) ha colto alcuni punti e ne ha evidenziati altri.
Il primo punto che ha identificato è che c'è una guerra social per avere il consenso degli infermieri, a suon di luoghi comuni, di insulti ed evidenziando e postando notizie più o meno false anche a sfondo razzista basta che attirino l'attenzione, (in fondo il social non consente di verificare la notizia e spesso tanti si fermano all'immagine e alle 3 righe, basterebbe un pulsante "fake").
Questa guerra senza esclusione di colpi è come ha detto la presidente, sviluppata nei gruppi e come ha ben detto è un atteggiamento vergognoso.
Nel post e nell'intervista ha identificato delle lacune importanti nella FNC, che come dice Lei si chiama fuori, siamo sicuri?
Riprendo una frase da un sito di diritto (LINK) e riporto:
...deve intendersi, per luogo pubblico quello di diritto o di fatto continuativamente libero a tutti o a un numero indeterminato di persone mentre, per luogo aperto al pubblico, quello anche privato, al quale però, un numero indeterminato di persone ovvero un'intera categoria di persone, può accedervi senza limite o nei limiti della capienza, ma ciò solo in determinati momenti o alle condizioni poste da chi esercita un diritto sul luogo. Ne consegue dunque che la possibilità di considerare un luogo privato "aperto al pubblico", è questione di fatto in quanto dipende dalle condizioni all'accesso poste dal titolare dello ius excludendi
Il brano sopra è chiaro, facebook.com è di proprietà del sig.Zukemberg, che decide permessi e regole di accesso, e non ci sono aree private quando i gruppi, pubblici, privati o segreti hanno migliaia di persone iscritte.
Io sono infermiere h24?
Posso dire che appena esco dal luogo di lavoro non sono più infermiere e posso parlare male dei colleghi, dargli degli ignoranti analfabeti, tanto generalizzo, poi magari insulto qualche presidente, tanto se nessuno nega sarà vero, in fondo così fan tutti... davvero si può fare così solo perchè siamo nei social?
Se io sono infermiere anche quando passeggio per strada allora perchè non devo esserlo quando passeggio e mi collego ai social?
Il mio, nostro codice deontologico riporta:
CAPO V
Articolo 41
L'infermiere collabora con i colleghi e gli altri operatori di cui riconosce e valorizza lo specifico apporto all'interno dell'équipe.
Articolo 42
L'infermiere tutela la dignità propria e dei colleghi, attraverso comportamenti ispirati al rispetto e alla solidarietà.
Articolo 43
L'infermiere segnala al proprio Collegio professionale ogni abuso o comportamento dei colleghi contrario alla deontologia.
Articolo 44
L'infermiere tutela il decoro personale ed il proprio nome. Salvaguarda il prestigio della professione ed esercita con onestà l’attività professionale.
Articolo 45
L’infermiere agisce con lealtà nei confronti dei colleghi e degli altri operatori.
Articolo 46
L’infermiere si ispira a trasparenza e veridicità nei messaggi pubblicitari, nel rispetto delle indicazioni del Collegio professionale.
L'articolo 43 chiede agli infermieri di denunciare al collegio ogni abuso e comportamento dei colleghi, ma se anche solo una decina di infermieri segnalassero comportamenti discutibili ai propri collegi, questi sarebbero paralizzati dalla burocrazia in poche ore e alla fine non farebbero nulla, lasciando proliferare un malcostume diffuso.
Quindi visto che la pubblicazione di un post che ha migliaia di visualizzazione è comparabile ad un giornale o una pubblicazione nazionale e la FNC dovrebbe valutare i post alla stessa maniera.
Forse non ne ha i poteri?
Se è così è una lacuna che consente a chi per interessi più o meno celati di insultare chiunque, il caso qualche giorno fa mi sono venuti i conati di vomito quando ci si insulta gratuitamente o si insulta un collegio senza motivo e dopo qualche esempio tutti si sentono autorizzati a dire tutto.
Cara Presidente Mangiacalli, forse serve una delega dei collegi per agire in modo centrale a livello nazionale, non so, ma qualcosa si deve fare, i social sono canali a livello nazionale molto più efficaci dei giornali tradizionali.
Poi si, vi dovrete rimboccare le maniche e fare come in Inghilterra che hanno iniziato a chiamare 40.000 infermieri (LINK) per rispondere di quello che hanno scritto e dichiarato nei social e se qualcuno sente minaciata la sua libertà sarà necessario chiarire che la libertà di espressione è una cosa, mentre la libertà di infangare non è ammissibile.