Il lavoro dell'infermiere non è pesante fisicamente o almeno non richiede un'attività fisica continua, ma possiede elementi di stress e tensione causati dai ritmi irregolari.
Questi elementi ci portano ad abitudini alimentari spesso sregolate e se ci aggiungiamo un poco di sedentarietà è facile arrivare a problemi di salute generali ed in particolare cardiovascolari.
Una mattina del 2020, sulla bilancia ho visto che avevo raggiunto il peso di 92Kg, ho pensato che forse verso sera sarei arrivato a 94-95 kg ed essendo alto 1,68 dovevo porre un rimedio a questa situazione che poteva portarmi allo sviluppo di malattie croniche.
Avendo 50 anni, se mi andava bene, alla prima visita dal mio medico di famiglia mi avrebbe proposto di iniziare con qualche pillola preventiva per i problemi cardiovascolari.
Il 4 maggio 2020 il lockdown consentiva di uscire per fare attività sportiva, era il momento di iniziare a fare jogging.
Perchè iniziare a fare jogging?
I motivi principali erano tre:
- il primo è che dovevo fare un attività fisica regolare per le condizioni fisiche non buone, avevo male alle gambe, mi alzavo alla mattina che i piedi mi facevano ancora male, fare le scale era un problema e se sollevavo qualcosa avevo subito male alla schiena
- il secondo perchè è uno sport economico dato che deve essere un'attività da portatare avanti per anni
- il terzo e più importante era poter stare all'aria aperta
Solo jogging o anche dieta?
La prima necessità era ridurre il peso in modo regolare e sapevo che non sarei stato in grado di ridurre il peso solo riducendo la quantità di cibo.
All'inizio ho ridotto il cibo introdotto, nel 2020 lavoravo negli ambulatori di chirurgia, orario 8-16 e a pranzo molte volte mangiavo solo brioche e cappuccino poi quando arrivavo a casa, verso le 17, per non mettermi a mangiare tutto quello che mi capitava fra le mani, uscivo subito a fare jogging.
La difficoltà è stata resistere i primi mesi, poi con l'aumento dell'attività fisica ho ripreso un'alimentazione regolare e l'effetto è stato una perdità di peso di 10 kg nel primo anno, questo traguardo mi ha fatto arrivare alla fase più complessa, cioè mantenere il peso raggiunto.
Cosa serve per fare jogging?
Quando avevo 20 anni ho corso per qualche tempo e pensavo di sapere cosa mi sarebbe aspettato.
Per iniziare a fare jogging non serve acquistare atrezzature complicate, un piaio di pantaloncini corti, la maglietta e un paio di scarpe da tennis anche vecchie, cose che spesso tutti abbiamo in casa.
Per le scarpe ho preso quelle economiche di decathlon, cercandole fra quelle adatte per persone pesanti.
Quindi ho iniziato a fare jogging senza documentarmi anche perchè facevo 2,5Km in più di 30 minuti, ho aggiunto degli obiettivi raggiungibili era il primo passo per motivarmi a continuare.
Il mio primo obiettivo era curare la postura assieme al tenere un andatura costante senza fermarmi a camminare.
Questo perchè regolavo, il passo con la respirazione e la frequenza cardiaca.
Raggiunto il primo obiettivo arrivava il secondo cioè iniziare ad aumentare la velocità e la distanza, mantenendo un' andatura confortevole che non comportasse affanni, batticuore, dolore al fegato o alla milza.
Quindi l'attività fisica mi ha fatto subito bene?
Assolutamente no, il primo impatto è stato doloroso, avevo male ovunque, alla pianta del piede, alla caviglia, al tendine di achille, al ginocchio, e al basso ventre perchè la pancia tirava ad ogni passo e a volte alle spalle.
In fondo, l'unica mia attività era quella lavorativa e non comportava di usare il fisico, un fisico che aveva 50 anni e più di 20 di non attività sportiva.
L'idea di mollare non mi è passata per la testa, i dolori che avevo li riconoscevo come legamenti e muscoli che erano stati messi alla prova anche solo con poca attività erano stati stressati.
Il primo passo è stato di allenare in ogni momento della giornata le caviglie, trovandosi all'estremità opposta alla nostra testa spesso ce le dimentichiamo, eppure sono le nostre fondamenta.
Non facevo nulla di complicato, movimenti senza carico come rotazioni e sollevamenti sulle punte (completi o parziali).
L'aver rinforzato le caviglie è stato un successo nella mia esperienza con l'attività fisica.
Quando un muscolo o un legamento viene stressato deve avere tempo di recuperare, quindi fra due corsette di joggin all'inizio lasciavo passare anche 3 giorni, poi 2 giorni, poi un giorno.
Dopo alcuni mesi facevo 2-3 giorni consecutivi e uno di riposo, anche se i doloretti c'erano ancora.
Quando decisi di passare a due giri, 5 km li facevo in 50 minuti era arrivato il momento di aumentare il passo.
Aumentando il passo i dolori muscolo tendini erano in posti diversi, ho provato ad adottare la stessa strategia, 2-3 giorni di riposo e poi li riducevo fino ad arrivare a 2-3 corsette e poi un giorno di riposo.
Il jogging è diventato corsetta quando sono arrivato vicino ai 40 minuti, per passare alla corsa dovevo tenere sotto controllo la respirazione e soprattutto la frequenza per questo ho preso uno smartwach fitness economico su amazon.
Il passaggio alla corsa è stato graduale, ho curato la postura e il benessere, niente eroismi, nella corsa se non hai rispetto del tuo corpo e delle tue possibilità ti spezzi.
Aumentando il passo i dolori erano al top, e mi serviva un aiuto, il libro "La Scienza della corsa" è stato illuminante, scritto da un fisioterapista runner, ho visto che per il 90% dei dolori che avevo c'era un rimedio.
Il passaggio dal jogging alla corsa ha richiesto delle scarpe più performanti e sono andato in negozio, ma mi hanno dato delle scarpe neutre, adatte a tutti i piedi, ma i dolori sono aumentati soprattutto al tallone, allora non lo sapevo ma avendo i piedi piatti devo usare scarpe con la pronazione.
Le scarpe per la pronazione del piede non sostituiscono il piattismo plantare, ma restituiscono l'elasticità del movimento e sono rinato.
Il dolore al tallone è scomparso quando ho smesso di pensare che il passo doveva essere tacco punta o solo punta, io avevo il mio modo di correre ed è stato illuminante per migliorare la postura e il passo il libro di Fulvio Masini "Andiamo a correre".
La costanza premia e si fa meglio in compagnia, un grande aiuto li ho avuti dalle mie figlie che mi hanno accompagnato prima con gli allenamenti e poi mi hanno portato a fare le gare.
Le gare sono importanti non perchè debba fare un grande risultato, ma la gara è una data sul calendario che richiede di avere una preparazione performante che nel mio caso vuol dire arrivare alla fine della corsa. Inoltre facendo le competitive devo fare la visita medica e ho scelto un medico scrupoloso che mi fa l'ECG sotto sforzo tirando al massimo.
La conclusione di questi primi 30 mesi dopo tanto lavoro e costanza, è stato di avere perso 20kg e arrivare a fare corse di 20 km in montagna, i famosi trail o crossing, e anche 30 km in strada arrivando fra i primi 10 in classifica...dal basso..ma arrivo ed è una gran soddisfazione che poco tempo fa non mi sarei mai immagianto.
Dal jogging alla corsa i costi sono lievitati?
Quando il primo pensiero era inizio e non so se continuo, il costo era un fattore determinante e il jogging era perfetto si può fare con quello che si ha in casa.
Se la velocità aumenta e passi alla corsa il costo sono le scarpe, se vuoi fare gare non competitive e non specialistiche ce ne sono tantissime ed è bello correre insieme a mille persone.
La mia necessità è fare attività fisica senza vincoli di orari e il paragone per definire se spendo poco o molto è la palestra o la piscina ed un attività regolare può comportare un costo complessivo di 400-600 euro anno.
Le spese sono:
- visita medico sportiva 70 euro/anno
- smartwatch modesto 35 euro
- iscrizione associazione runcard 25 euro
- attrezzatura per il trail 150 euro (bacchette, zainetto e accessori)
- scarpe 90-150 euro,
- iscrizione gare 5-50 euro (le non competitive costano 5 euro i trail in montagna anche 50 euro)
Sulle stesse scarpe da corsa si può risparmiare, prima è necessario trovare quella adatta al proprio piede e alla propria corsa, poi inizia la ricerca, il costo delle scarpe è molto variabile, di solito in negozio è più alto, ci si va per il parere tecnico del venditore, la stessa scarpa la puoi trovare in negozio a 150 euro, online a 120 euro oppure in un grande magazzino che offre solo un colore a 90 euro, (mi è capitato con le mizuno wawe) conviene cercare.
Quelli che preferisco sono i "mercatini" alle manifestazioni delle corse che spesso hanno prezzi concorrenziali e specialisti di scarpe da corsa.
Il costo delle corse è impegnativo?
Verso l'infinito e oltre, le corse portano lontano e quindi anche il costo è molto variabile, da pochi euro per le corse non competitive alla mezza maratona che costa dai 20 ai 40 euro (dipende dai premi che danno ai vincitori), mentre una corsa in montagna di crossing o trail dai 40 ai 50 euro (dipende dal numero ridotto di partecipanti e dall'assistenza tecnica presente) e devi iscriverti con un certo anticipo perchè hanno posti limitati.
Poi ci sono le corse prestigiose e il costo può ancora lievitare a seconda del luogo, una corsa sulle dolomiti o in una capitale richiede il pernottamento, ma in questo caso ci si prende qualche giorno in più e diventa una vacanza.
I corridori professionisti hanno poi un livello alto per tutto, dall'abbigliamento agli accessori come smartwatch da 1000 euro con le mappe integrate, scarpe in fibra di carbonio, consulenti sportivi ecc. per adesso il mio obiettivo è correre a lungo stando bene e chissà magari arrivare un giorno a fare la maratona.
Concludo, nell'ultima corsa ho fatto la mezza maratona in 2 ore e 3 minuti, non è il tempo migliore del mondo, ma in pochi anni di allenamento e con 53 anni sulle spalle per me è una gran bella soddisfazione.