Angiografia polmonare: tecnica e indicazioni

cvp paziente

L'angiografia polmonare è una tecnica diagnostica invasiva utilizzata per visualizzare le arterie polmonari e le patologie come embolia polmonare, malformazioni vascolari, aneurismi o stenosi.

Viene considerato uno dei metodi di riferimento per l'analisi del sistema vascolare polmonare, grazie alla sua elevata risoluzione e alla capacità di fornire informazioni dettagliate sul flusso ematico.

L’angiografia viene utilizzata per controllare le eventuali anomalie dei vasi sanguigni, in genere delle arterie che possono includere:

  • ostruzioni
  • restringimenti
  • connessioni anomale tra arterie e vene (malformazioni arterovenose)
  • infiammazione (vasculite)
  • dilatazioni (aneurismi) di una parete indebolita di un vaso sanguigno
  • lacerazioni (dissezione) della parete di un vaso sanguigno

L'angiografia polmonare si basa sulla somministrazione di un mezzo di contrasto radiopaco attraverso un catetere inserito in un vaso sanguigno. Il mezzo di contrasto permette di ottenere immagini dettagliate delle arterie polmonari, ricevute tramite fluoroscopia o radiografia.

La procedura viene eseguita in un laboratorio di cateterismo cardiovascolare, e richiede un team di esperti tra cui cardiologi interventisti, radiologi e tecnici specializzati.

Indicazioni

L'angiografia polmonare è generalmente indicata in una serie di condizioni polmonari vascolari e cardiovascolari, tra cui:

  1. Embolia polmonare: La principale indicazione per l'angiografia polmonare e la conferma di un'embolia polmonare , specialmente quando altri metodi diagnostici, come la tomografia computerizzata (TC), non forniscono informazioni definitive, perchè ora l'angiografia, è stata in gran parte sostituita dall'angio-TC polmonare, che è meno invasiva. L'angiografia polmonare permette di visualizzare direttamente i trombi nelle arterie polmonari.
  2. Ipertensione polmonare: L'angiografia può essere utilizzata per studiare le anomalie vascolari associate all'ipertensione polmonare, specialmente in presenza di sospetta tromboembolia cronica.
  3. Malformazioni artero-venose: Viene eseguita per diagnosticare anomalie strutturali nel sistema vascolare polmonare, come le malformazioni artero-venose, che possono causare ipossiemia o emorragie polmonari.
  4. Aneurismi o stenosi polmonari: In casi di sospetti aneurismi o stenosi, l'angiografia polmonare consente una visualizzazione precisa della morfologia vascolare, indispensabile per pianificare interventi chirurgici o procedure endovascolari.

Procedura e ruolo dell'infermiere

L'angiografia polmonare è una procedura invasiva che richiede preparazione e attenzione per minimizzare i rischi per il paziente.

  1. Preparazione, prima della procedura, al paziente vengono somministrati anticoagulanti per prevenire la formazione di coagulanti e sedativi per ridurre l'ansia. È importante valutare la funzione renale e il rischio di reazioni allergiche al mezzo di contrasto.
  2. Accesso vascolare, l'accesso viene solitamente effettuato attraverso l'arteria femorale, anche se è possibile utilizzare altre vie come la vena giugulare o la vena succlavia. Un catetere viene introdotto nell'arteria e avanzato fino al tronco dell'arteria polmonare o nelle sue diramazioni, sotto guida fluoroscopica.
  3. Somministrazione del mezzo di contrasto: Una volta che il catetere è posizionato correttamente, viene iniettato il mezzo di contrasto iodato, che consente di visualizzare il flusso di sangue attraverso le arterie polmonari. L'iniezione del contrasto deve essere effettuata con attenzione per evitare complicanze emodinamiche come il sovraccarico di liquidi o aritmie.
  4. Acquisizione delle immagini, durante la somministrazione del contrasto, le immagini vengono acquisite tramite fluoroscopia a raggi X in diverse proiezioni. Questo consente una valutazione accurata del flusso sanguigno polmonare, delle diramazioni arteriose e della presenza di eventuali ostruzioni o anomalie.
  5. Post-procedura, una volta terminata la procedura, il paziente viene monitorato per eventuali complicanze, come emorragie nel sito di inserimento del catetere o reazioni al contrasto. Nella maggior parte dei casi, il paziente può essere dimesso entro poche ore o il giorno successivo, a seconda delle sue condizioni generali.

Vantaggi e limiti

L'angiografia polmonare offre un livello di dettaglio superiore rispetto ad altre tecniche non invasive, consentendo di identificare con precisione le patologie vascolari. Inoltre, è considerato il "gold standard" per la diagnosi di embolia polmonare, con una precisione diagnostica molto elevata.

Durante la procedura è possibile effettuare interventi terapeutici, come la trombectomia o l'angioplastica delle arterie polmonari in caso di stenosi, rendendola una procedura diagnostica e terapeutica allo stesso tempo.

Essendo una procedura invasiva, comporta rischi significativi, inclusi:

  • il sanguinamento;
  • le infezioni anche se rare.

Se si verifica la rottura del vaso sanguigno la sede di iniezione può sanguinare e può formarsi un ematoma doloroso.

Mentre in caso di infezione, può diventare rosso, gonfio e trasudare una secrezione purulenta, entro alcuni giorni dall'iniezione. Infine, vi è un rischio di complicazioni più gravi come: l'insufficienza respiratoria o l'embolia del mezzo di contrasto.

Il rischio di complicanze è più elevato nei pazienti anziani, nonostante resti basso. 

In sintesi

L'angiografia polmonare, nonostante sia una tecnica invasiva, è ancora essenziale per diagnosticare con precisione problemi ai vasi sanguigni dei polmoni, come embolie o malformazioni.

Nonostante l'avvento di tecniche meno invasive come l'angio-TC, l'angiografia polmonare conserva un ruolo di primo piano nei casi in cui sia necessario un elevato dettaglio anatomico o quando si prevede la possibilità di intervenire terapeuticamente durante la procedura stessa.

È fondamentale che l'esecuzione dell'angiografia polmonare avvenga in centri specializzati, con personale medico e infermieristico esperto, al fine di garantire la massima sicurezza per il paziente e minimizzare il rischio di complicanze. La corretta valutazione del rapporto rischio-beneficio e un'accurata selezione dei pazienti sono elementi cruciali per un utilizzo appropriato di questa tecnica diagnostica.

Approfondimenti e documenti:

Foto di Olga su Unsplash

Pin It
Accedi per commentare