Eparina: principio attivo, effetti farmacologici e complicanze

iniezione infermiera

L'eparina è un farmaco anticoagulante, impiegato in medicina da oltre un secolo, la sua scoperta risale al 1916, ad opera di Jay McLean, uno studente di medicina dell'Università Johns Hopkins, che la isolò per la prima volta dal fegato di cane.

Da allora, l'eparina ha rivoluzionato la prevenzione e il trattamento delle malattie tromboemboliche.

L'eparina è un glicosaminoglicano, una lunga catena di zuccheri complessi, naturalmente presente nel nostro organismo, in particolare nei mastociti, cellule coinvolte nelle reazioni allergiche e infiammatorie.

L'eparina endogena ha una funzione anticoagulante fisiologica, contribuendo a mantenere la fluidità del sangue e prevenire la formazione di coaguli.

Esistono diverse forme di eparina, tra cui l'eparina non frazionata (ENF) e le eparine a basso peso molecolare (EBPM). L'ENF è la forma originale di eparina, con un'azione rapida ma una breve durata.

Le EBPM, invece, sono state sviluppate negli anni '80 e offrono una serie di vantaggi, tra cui una maggiore biodisponibilità, un'emivita più lunga e un minor rischio di effetti collaterali.

Come funziona l'eparina?

L'eparina agisce potenziando l'attività dell'antitrombina, una proteina naturale che inibisce la coagulazione.

In questo modo, previene la formazione di trombi (coaguli di sangue) che possono ostruire i vasi sanguigni e causare gravi problemi di salute, come trombosi venosa profonda, embolia polmonare e ictus.

Tipi di eparina

  • Eparina non frazionata (ENF): è la forma originale di eparina, somministrata per iniezione endovenosa o sottocutanea. Ha un'azione rapida ma una breve durata d'azione.
  • Eparine a basso peso molecolare (EBPM): sono derivate dall'ENF e hanno un peso molecolare inferiore. Vengono somministrate per via sottocutanea, hanno un'azione più prolungata e un minor rischio di effetti collaterali rispetto all'ENF. Esempi di EBPM sono enoxaparina, dalteparina e nadroparina.

Quando si usa l'eparina?

L'eparina è utilizzata in diverse situazioni cliniche, tra cui:

  • Prevenzione della TVP, in pazienti a rischio, come quelli sottoposti a interventi chirurgici, immobilizzati a letto o con una storia di trombosi.
  • Trattamento della TVP e dell'embolia polmonare, per sciogliere i coaguli di sangue già formati e prevenire la formazione di nuovi trombi.
  • Prevenzione della coagulazione durante la dialisi, per evitare la formazione di coaguli nel circuito di dialisi.
  • Trattamento di alcune malattie cardiache, come l'angina instabile e l'infarto miocardico.

Somministrazione e dosaggio

La somministrazione e il dosaggio dell'eparina variano a seconda del tipo di eparina, dell'indicazione e delle caratteristiche del paziente.

L'ENF viene solitamente somministrata per via endovenosa o sottocutanea, mentre le EBPM vengono somministrate per via sottocutanea. Il dosaggio viene stabilito dal medico in base al peso del paziente, alla funzionalità renale e ad altri fattori.

Effetti collaterali e precauzioni

Il principale effetto collaterale dell'eparina è il sanguinamento. Altri effetti indesiderati possono includere trombocitopenia (riduzione delle piastrine), reazioni allergiche e dolore nel sito di iniezione.

La trombocitopenia indotta da eparina (HIT) è una complicanza protrombotica, autoimmune e potenzialmente grave del trattamento con eparina. La frequenza della HIT varia ampiamente a seconda del tipo di eparina utilizzato. La HIT dovrebbe essere considerata una "sindrome clinico-patologica".

Patogenesi e Manifestazioni cliniche

La patogenesi della HIT è complessa e non completamente compresa. Tuttavia, si ritiene che sia mediata da anticorpi contro il complesso eparina-piastrinica (HEP-PF4).

Questi anticorpi si legano al complesso HEP-PF4, che attiva le piastrine e le induce a distruggersi. Ciò porta a una riduzione del numero di piastrine nel sangue, che può causare sanguinamento e trombosi. In alcuni casi, la HIT può essere fatale.

I sintomi della HIT possono variare da lievi a gravi, quelli più comuni includono:

  • Trombocitopenia (riduzione del numero di piastrine nel sangue)
  • Sanguinamento (ad esempio, lividi, emorragie nasali, emorragie gastrointestinali)
  • Trombosi (formazione di coaguli di sangue)

Diagnosi e trattamento

La diagnosi della HIT si basa su una combinazione di criteri clinici, laboratoristici e di imaging. I criteri clinici includono la presenza di trombocitopenia, la presenza di un evento trombotico o emorragico e l'esposizione all'eparina.

I criteri laboratoristici includono la presenza di anticorpi anti-HEP-PF4. I criteri di imaging includono la presenza di trombosi venosa profonda o embolia polmonare.

Il trattamento della HIT consiste nella sospensione dell'eparina e nella somministrazione di un anticoagulante alternativo. Gli anticoagulanti alternativi includono l'argatroban, il bivalirudina e il fondaparinux. In alcuni casi, può essere necessario anche il trattamento con immunoglobuline o plasmaferesi.

Prevenzione

La prevenzione della HIT consiste nell'utilizzo di eparine a basso peso molecolare (EBPM) anziché eparina non frazionata (ENF). Le EBPM sono meno associate al rischio di HIT.

Se è necessario utilizzare l'ENF, è importante monitorare attentamente i pazienti per individuare tempestivamente eventuali segni di HIT.

È importante essere consapevoli dei sintomi della HIT e di come prevenirla e trattarla. Se si sospetta che una persona abbia la HIT, è importante consultare immediatamente un medico.

Per concludere

L'eparina è un farmaco anticoagulante efficace e versatile, utilizzato in diverse situazioni cliniche per prevenire e trattare la formazione di coaguli di sangue.

La scelta del tipo di eparina, il dosaggio e la durata del trattamento devono essere personalizzati in base alle esigenze del paziente. È importante un'attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio e un monitoraggio costante per garantire la sicurezza e l'efficacia della terapia.

Disclaimer: Le informazioni fornite in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per qualsiasi dubbio o domanda sull'uso dell'eparina, consultare sempre il proprio medico.

Per approfondimenti

 

Foto di Gustavo Fring

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