Tumore del pancreas, strategie di cura e ricerche in evoluzione

Il 31 marzo 2017 si è tenuto a Bologna il convegno dal titolo "Cancro del pancreas: nuove sfide, nuove speranze?"

In questa giornata si sono confrontato gli esperti della chirurgia del pancreas.

La mattina si è aperta con la presentazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) del pancreas il cui scopo è garantire cure di qualità in tempi adeguati. La complessità del trattamento chirurgico, oncologico, radioterapico è stato poi approfondito nel pomeriggio.

La mattina sarebbe stata interessante, ma purtroppo ero al lavoro e così finito il turno ho seguito volentieri questo aggiornamento tenuto da esperti chirurgi, oncologi, radioterapisti che hanno puntato a mostrare i progressi in termini di trattamento e sopravvivenza, senza dimenticare la qualità della vita.

La chirurgia della testa del pancreas, la sua complessità per la zona vascolarizzata e i vantaggi della tecnica robotica, laparoscopica o aperta, quali dati a confronto, quali studi offrono la soluzione migliore.

Solo chirurgia o anche chemioterapia adiuvante?

Durante il concresso sono stati presentati dati, casi, video e foto, il caso reale va poi calato guardando le condizioni cliniche della persona.

La chemioterapia, un arma che si aggiunge alla chirurgia, che come ha presentato la dott.sa Di Marco ha avuto un evoluzione rapida negli schemi terapia sempre più efficaci.

Il prof.Morganti primario di radioterapia al Sant.Orsola mi ha colpito, non solo perchè ha evidenziato l'evoluzione tecnologica delle nuove macchine della radioterapia, sempre più precise, ma perchè la loro applicazione non è scollegata dalla consapevolezza della possibilità di recidive che hanno monitorato ed adattato l'attuale terapia per essere sempre più efficace.

Ma non basta.

Interessante anche la critica del prof.Morganti agli studi precedenti, con schemi realizzati quando la radioterapia aveva come sorgenti il Cobalto ed applicazioni per periodi lunghi.

Un tumore aggressivo, richiede una squadra aggressiva, forse può sembrare uno slogan ma oggi l'approggio verso malattie complesse è polispecialistico ma a questo si aggiungono se necessario anche l'elettrochemioterapia e la radiofrequenza.

Il pomeriggio è stato interessante, ci ha presentato lo stato dell'arte e le prospettive di miglioramento delle cure che nascono anche loro da studi multidisciplinari che seguono il paziente dall'esordio della malattia, alla chiusura il 90% dei partecipanti era ancora presente nel momento del saluto finale.

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